The Bible

 

Geremia 50:38

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38 Disseccamento soprasta alle sue acque, e saranno asciutte, perciocchè ella è un paese di sculture, ed essi sono insensati intorno agl’idoli.


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

From Swedenborg's Works

 

Ultimo Giudizio #54

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54. 1. Cosa s’intende per Babilonia e qual è la sua natura. Babilonia significa tutti coloro che desiderano usare la religione per esercitare il dominio sugli altri. Usare la religione a questo scopo significa acquisire il controllo sulle anime delle persone, e quindi sulla loro vita spirituale, utilizzando come mezzo i fondamenti Divini della religione. In senso generale, Babilonia significa tutti coloro che mirano al potere in quanto scopo, servendosi della religione come mezzo.

Il motivo per cui il nome Babilonia viene attribuito a tale genere di persone, è che la tirannia religiosa ha avuto inizio in tempi remoti, ma fu annientata velocemente. Il suo principio è descritto dalla città e dalla torre la cui sommità si sarebbe spinta fino al cielo; la sua distruzione è descritta dalla confusione tra le lingue dei popoli che si riconoscevano nel nome Babele (Genesi 11:1-9). Per il significato nel dettaglio di questo soggetto, nel senso interno o spirituale della Parola, si veda in Arcana Coelestia (nn. 1283-1328).

[2] In Daniele possiamo vedere che una simile tirannia ebbe inizio in Babilonia, che racconta di Nabucodonosor, il quale istituì un idolo che tutti dovevano adorare (Daniele 3). Questo s’intende anche per Baldassarre e della sua corte che bevevano in vasi d'oro e d'argento che Nabucodonosor aveva portato via dal tempio di Gerusalemme; e adoravano idoli d'oro, argento, rame e ferro. Perciò le parole, contato, pesato e diviso, furono scritte sul muro, e il stesso sovrano fu ucciso quella stessa notte (Daniele 5). I vasi d'oro e d'argento dal tempio di Gerusalemme significano le buone azioni e le verità insegnate dalla chiesa; bere da questi, e allo stesso tempo adorare idoli d'oro, argento, rame e ferro, significa profanazione. Le scritte sul muro e la morte del re significano il giudizio e la distruzione pronunciati sui popoli che usano strumentalmente le buone azioni e le verità insegnate dal Divino.

[3] L’indole delle persone chiamate Babilonia è descritta in modo ricorrente nei profeti, come in Isaia:

Tu racconterai questa parabola sul re di Babilonia. Jehovah ha spezzato il bastone dei malvagi, lo scettro dei dominatori. Lucifero, tu sei caduto dal cielo e sei precipitato a terra. Tu hai detto nel tuo cuore, Salirò al cielo, al di sopra delle stelle di Dio farò il mio trono in alto, e mi siederò sul monte dell’adunanza, sul lato nord; sarò come l'Altissimo. Eppure, sarai gettato all'inferno, nel più profondo dell’abisso. Sterminerò il nome di Babilonia e di ciò che resta di lei, e il suo possedimento sarà ereditato dal gufo (Isaia 14:4-5, 12-15, 22-23)

Nello stesso profeta:

Il leone ha detto: È caduta, è caduta Babilonia e tutte le statue scolpite dei suoi idoli sono a terra in frantumi (Isaia 21:9)

Si veda anche Isaia 47:1; 48:14-20; Geremia (50:1-3) da cui si evince la natura di Babilonia.

[4] Deve essere noto che una chiesa diviene Babilonia quando la carità e la fede cessano di esistere e l’amore di sé comincia a regnare al loro posto. Più questo amore è libero da vincoli, più si precipita a capofitto nell’esercitare il dominio sugli altri, sulla terra, ma anche sopra il cielo. Né è pago di ciò, è si arrampica fino al trono di Dio e pretende per sé il potere del Divino.

Dai passi citati sopra dalla Parola si potrebbe dedurre che un simile evento sia accaduto prima della venuta del Signore. Nondimeno, che Babilonia fu distrutta dal Signore, quando egli era nel mondo, sia perché il culto era degradato in un’idolatria assoluta e sia con l'ultimo giudizio avvenuto su di essi in quel momento nel mondo spirituale. Questo si intende nei profeti, nei passi che fanno riferimento alla caduta di Lucifero - che lì è Babilonia – all’inferno (Isaia 14:12-15) e dove si fa riferimento alla caduta di Babilonia (Isaia 13;21:1-10; Geremia 50-51). I passi che descrivono le scritte sul muro (Daniele 5:1-29); e la morte di Baldassarre (Daniele 5:30-31); e della pietra scavata nella roccia, che distrusse la statua nel sogno di Nabucodonosor (Daniele 2:33-34).

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.