From Swedenborg's Works

 

Vita #0

Study this Passage

/ 114  
  

VITA

EMANUEL SWEDENBORG

Sommario:

Indice Insegnamenti sulla vita per la nuova Gerusalemme tratti dal Decalogo I, [§§ 18]

La religione concerne il modo in cui si vive, e la via religiosa alla vita è fare il bene, II [§§ 917]

Nessuno può fare qualcosa di autenticamente buono da se stesso, III [§§ 1831]

Nella misura in cui l’uomo volta le spalle alle cattive azioni perché sono peccati, le buone azioni che fa non procedono da lui ma dal Signore, IV [§§ 3241]

Nella misura in cui l’uomo volta le spalle al male perché è peccato, ama ciò che è vero, V [§§ 4252]

Nella misura in cui l’uomo volta le spalle al male perché è peccato, ha fede ed è spirituale, VI [§§ 5361]

I Dieci Comandamenti ci dicono quali mali sono peccati, VII [§§ 6266 ]

Tutti i generi di omicidio, adulterio, furto e falsa testimonianza, insieme con l’impulso a commetterli, sono mali ai quali si devono voltare le spalle perché sono peccati, VIII [§§ 6773]

Nella misura in cui l’uomo volta le spalle a ogni genere di omicidio, in quanto peccato, egli è nell’amore verso il prossimo, IX [§§ 7479]

Nella misura in cui l’uomo volta le spalle ad ogni genere di adulterio in quanto peccato, ama la castità, X [§§ 8086]

Nella misura in cui l’uomo volta le spalle a tutti i generi di furto in quanto peccato, ama l’onestà, XI [§§ 8791]

Nella misura in cui l’uomo volta le spalle è tutti i tipi di falsa testimonianza in quanto peccati, ama la verità, XII [§§ 92100]

L'unico modo di astenersi dai mali in quanto peccati, fino ad averli in avversione è combattere contro di essi, XIII [§§ 101107]

L’uomo deve astenersi dai mali come peccati, e combattere contro di essi come da se stesso, XIV [§§ 108114]

/ 114  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

From Swedenborg's Works

 

Vita #101

Study this Passage

  
/ 114  
  

101. XIII. L’uomo deve astenersi dai mali come peccati, e combattere contro di essi come da se stesso.

È conforme al disegno Divino che l’uomo agisca liberamente e secondo ragione, perché agire liberamente e secondo ragione è agire da se stesso. Invero, queste due facoltà, libertà e ragione, non sono proprie dell’uomo, ma sono dal Signore in lui; egli non è mai privato di queste due facoltà, perché senza di esse non potrebbe essere riformato. Cioè, senza la libertà e la ragione, non può fare penitenza, non può combattere il male e quindi, neanche portare un frutto che sia conforme al pentimento (Matteo 3:8; Luca 3:8). Così, essendo l’uomo dotato di libertà e ragione dal Signore, ed operando in virtù di esse, ne consegue che egli non agisce da se stesso, ma come da se stesso.

  
/ 114  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

From Swedenborg's Works

 

Vita #62

Study this Passage

  
/ 114  
  

62. VII. Tutti i generi di omicidio, adulterio, furto e falsa testimonianza, insieme con l’impulso a commetterli, sono mali ai quali si devono voltare le spalle perché sono peccati.

È noto che la legge del Sinai fu scritta su due tavole e che la prima tavola contiene argomenti concernenti Dio, e la seconda argomenti concernenti l’uomo. Non è ovvio, nel senso letterale, che la prima tavola contenga tutto ciò che riguarda Dio e che la seconda contenga tutto ciò che riguarda l’uomo, nondimeno, è tutto lì dentro. È per questo che le due tavole sono chiamate le Dieci Parole, intendendo la sintesi di tutte le verità (si veda n. 61). In ogni caso, non c'è modo di spiegare brevemente come tutto sia contenuto qui, però può essere compreso riferendosi a quanto esposto al paragrafo in Insegnamenti sulla Sacra Scrittura, n. 67, che il lettore può consultare. Questa è la ragione per la quale si fa riferimento a tutti i tipi di omicidio, adulterio, furto e falsa testimonianza.

  
/ 114  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.