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Hæc dixit Isaias, quando vidit gloriam ejus, et locutus est de eo.
170. 19) Rappresentazioni e apparenze nel cielo
L’uomo che pensa in una luce unicamente naturale è incapace di comprendere che vi è ogni cosa nel cielo, al pari del mondo; e a causa del fatto che egli ha consolidato in sé, nella luce naturale, l’idea che gli angeli non sono altro che spiriti, alla stregua di soffi eterei, privi dei sensi propri dell’uomo, dunque privi di occhi, e quindi privi degli oggetti percepiti dalla vista; ciò nondimeno, gli angeli sono dotati di una percezione sensoriale come quella degli uomini, anzi, di gran lunga più raffinata; e la luce da cui gli angeli hanno la loro percezione è di gran lunga più splendente di quella in cui vedono gli uomini. Che gli angeli siano uomini nella forma più compiuta, e godano di ogni percezione può essere visto più sopra (nn. 73-77); e anche, che la luce nel cielo sia più splendente della luce nel mondo (nn. 126-132).