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Genesi 13:18

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18 Allora Abramo levò le sue tende, e venne ad abitare alle querce di Mamre, che sono a Hebron; e quivi edificò un altare all’Eterno.

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Arcana Coelestia #1608

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1608. E alla tua discendenza per sempre Che questo significhi coloro che hanno la fede in lui è evidente dal significato di discendenza [seme] , cioè fede e segnatamente, la fede della carità (di cui si è detto in precedenza, n.255, 256, 1025). Che il regno celeste sia dato a questa discendenza, cioè a chi ha fede in lui, è chiaramente evidente dalle parole del Signore stesso in Giovanni:

Il Padre ama il figlio e ha dato tutte le cose nella sua mano. Chi crede nel figlio ha la vita eterna, ma chi non crede nel figlio non vedrà la vita (Giovanni 3:35-36)

[2] Nello stesso evangelista:

A quanti l'hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio; che sono coloro che credono nel suo nome; che non sono nati da sangue, né dalla volontà della carne, né della volontà dell'uomo (Giovanni 1:12-13)

Da queste parole è evidente che la fede o il credere in lui è presso coloro che lo ricevono e credono in lui, non da per volontà della carne, né per volontà dell'uomo. La volontà della carne è ciò che è contrario all'amore e alla carità, per questo ciò è rappresentato dalla carne (n. 999). E la volontà dell'uomo è ciò che è contrario alla fede, che è dall'amore o dalla carità, perché questo ciò è rappresentato dall'uomo. Perché la volontà della carne e la volontà dell'uomo sono ciò che disgiunge. Viceversa l'amore e la fede che ne deriva sono ciò che congiunge; perciò coloro in cui sono l'amore e la fede che ne deriva, sono quelli che sono nati da Dio. E dato che sono nati da Dio, sono chiamati figli di Dio e sono la suo discendenza [seme] , a cui è dato il regno celeste. Queste cose sono rappresentate dalle seguenti parole in questo verso: tutta la terra che tu vedi, la darò a te e alla tua discendenza per sempre.

[3] Che il regno celeste non possa essere dato a coloro che sono fede senza la carità, cioè a coloro che dicono di avere fede e nondimeno hanno il prossimo in odio, può essere compreso da chiunque sia disposto a riflettere. Perché non vi può essere vita in tale fede, quando la morte, che è l'inferno, costituisce la vita. Perché l'inferno consiste in nient'altro che nell'odio. Non l'odio che un uomo ha ricevuto per via ereditaria, ma quello che ha acquisito nella sua attuale vita.

  
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