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Daniel 9:4

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4 E feci la mia preghiera e la mia confessione all’Eterno, al mio Dio, dicendo: "O Signore, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e continui la benignità a quelli che t’amano e osservano i tuoi comandamenti!

From Swedenborg's Works

 

Arcana Coelestia #987

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987. Che su tutti gli animali della terra significhi sulle cupidità, che sono della mente, si evince dal significato di animali nella Parola, in cui essi significano sia le affezioni, sia le cupidità; le affezioni del bene sono rappresentate dagli animali miti, utili e puri; e le affezioni del male, ovvero le cupidità, sono rappresentate dagli animali feroci, inutili e impuri (riguardo ai quali si veda sopra, n. 45-46, 142-143, 246, 776).

Qui, siccome significano le cupidità, sono chiamati animali della terra anziché bestie del campo. Riguardo al dominio dell'uomo rigenerato sulle cupidità, deve essere noto che sono nel più grande errore, e non sono affatto rigenerati quelli che credono di avere da se stessi il dominio sui mali. Perché l'uomo non è altro che male; egli è una ammasso di mali; tutta la sua volontà è semplicemente malvagia; che è ciò che viene detto nel capitolo precedente (Genesi 8:21), che l'immaginazione del cuore dell'uomo sono malvagi fin dalla sua infanzia. Mi è stato mostrato per esperienza diretta che un uomo e uno spirito, e perfino un angelo, considerato in sé, cioè, nel suo proprio, non è che il più vile dei rifiuti; e che lasciato a se stesso egli non aspira ad altro che odio, vendetta, crudeltà, e al più atroce degli adulteri.

[2] Queste cose sono nel suo proprio; questa è la sua volontà; come può essere evidente a chiunque rifletta, semplicemente da questo, che l'uomo, quando nasce, è più vile di tutti gli animali selvatici e le bestie. E quando cresce e diventa padrone di se stesso e, se non ostacolato da vincoli esterni, quali la legge o i doveri che lui impone a se stesso al fine di ottenere onori e ricchezza, si precipita in ogni crimine, e non si placa finché non ha soggiogato tutto l'universo, e finché non si è impossessato della ricchezza di tutti nell'universo; né risparmierebbe alcuno, se non coloro che si mostrano quali suoi umili servitori. Tale è la natura di ogni uomo, anche di quelli che non sono a conoscenza di ciò, che non ne sono capaci o che sono impossibilitati a causa dei vincoli sopra citati. Ma, quando è data loro l'opportunità ed il potere, e sono rimossi i vincoli, essi si precipitano fin dove possono. Gli animali selvatici non mostrano mai una tale indole. Essi nascono in un determinato ordine della loro natura. Coloro che sono feroci e rapaci non infieriscono sulle altre creature se non per istinto di autoconservazione; e se divorano altri animali è per placare la loro fame, e quando sono sazi, cessano di nuocere agli altri. Ma è completamente differente per l'uomo. Da tutto ciò si evince quale sia il proprio dell'uomo e quale sia la sua volontà.

[3] Poiché l'uomo è un tale male e rifiuto, è evidente che non potrà mai, da se stesso governare il male. È una contraddizione assoluta che il male sia in grado di governare sul male, e non solo sul male, ma anche sull'inferno; perché ogni uomo, attraverso gli spiriti maligni, è in comunicazione con l'inferno, e quindi il male in lui è eccitato. Di qui chiunque può conoscere, e chi ha una mente sana può concludere, che il Signore solo ha il dominio sul male nell'uomo e sull'inferno presso di lui. Affinché il male nell'uomo possa essere soggiogato, vale a dire, l'inferno, che profonde continuamente ogni sforzo per travolgerlo e distruggerlo per sempre, l'uomo è rigenerato dal Signore e dotato di una nuova volontà, che è la coscienza, attraverso la quale il Signore solo compie ogni bene. Questi sono i fondamenti della fede:

?che l'uomo non è altro che il male;

?e che tutto il bene è dal Signore.

Questi fondamenti debbono quindi essere non solo conosciuti dall'uomo, ma anche riconosciuti e creduti; e se non sono riconosciuti e creduti durante la vita del corpo, sono mostrati all'uomo nell'altra vita.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

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Ezechiele 29:5

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5 E ti getterò nel deserto, te e tutti i pesci de’ tuoi fiumi, e tu cadrai sulla faccia de’ campi; non sarai né adunato né raccolto, e io ti darò in pasto alle bestie della terra e agli uccelli del cielo.