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Egli fa sorger d’improvviso la ruina sui potenti, sì ché la ruina piomba sulle fortezze.
922. E prese di ogni animale puro e di ogni uccello puro. Che questo significa i beni della carità e le verità della fede, è stato mostrato sopra; che animale indica i beni della carità (n. 45-46, 142-143, 246); e che uccello indica le verità della fede (n. 40, 776).
Gli olocausti erano fatti con buoi, agnelli, capre, tortore e colombe (Levitico 1:3-17; Numeri 15:2-15; 28:1-31).
Questi erano animali puri, e ognuno di essi significava qualcosa di celeste, in particolare. E poiché significavano queste cose nella chiesa antica e rappresentavano le medesime cose nelle chiese successive, è evidente che gli olocausti e i sacrifici non erano altro che rappresentazioni del culto interiore; e quando la chiesa si separò dal culto interiore, divenne idolatrica. Questo, chiunque di sana ragione lo può vedere. Perché, cosa è un altare se non qualcosa di pietra, e cosa è un olocausto e sacrificio, se non l'uccisione di un animale? Se vi è il culto Divino, quelle cose debbono rappresentare qualcosa di celeste, che essi sanno e riconoscono, e che rappresentano colui che adorano.
[2] Che queste cose fossero rappresentative del Signore nessuno può ignorarlo, a meno che non sia disposto a comprendere alcunché del Signore. È dalle cose interiori, vale a dire, dalla carità e dalla fede che colui che viene rappresentato, può essere visto, riconosciuto e creduto, come si evince chiaramente nei profeti, per esempio, in Geremia:
Così dice il Signore degli eserciti, il Dio di Israele, Aggiungete i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne; perché io non diedi alcun comando ai vostri padri, riguardo agli olocausti e ai sacrifici, nel giorno in cui li feci uscire dal paese d'Egitto; ma questo ho comandato loro, Obbedite alla mia voce, e io sarò il vostro Dio (Geremia 7:21-23)
Ascoltare o obbedire alla voce significa obbedire alla legge, che fa riferimento all'unico precetto: amare Dio sopra ogni cosa, e il prossimo come se stessi; secondo la sua legge e i profeti (Matteo 22:35-40; 7:12).
In Davide:
Signore, non hai desiderato sacrifici, né offerte; non hai preteso olocausti, né offerte per il peccato. Ho desiderato fare la tua volontà, mio Dio; la tua legge è nel mio intimo (Salmi 40:7, 9)
[3] In Samuele, che disse a Saul,
Il Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l'obbedienza alla voce del Signore? Ecco, l'obbedienza è meglio del sacrificio e dare ascolto è meglio del grasso di montone (1 Samuele 15:22)
Cosa si intenda per dare ascolto alla voce può essere visto in Michea:
Mi presenterò dinanzi al Signore con olocausti, con vitelli di un anno? Sarà il Signore soddisfatto per migliaia di montoni, o miriadi di fiumi di olio? Egli ti ha mostrato, o uomo, ciò che è bene; e ciò che il Signore richiede da te, praticare la giustizia, amare la misericordia e camminare con il tuo Dio, con cuore umile? (Michea 6:6-8)
Questo è ciò che s'intende con olocausti e sacrifici di bestie e uccelli puri.
In Amos:
Anche se mi farete olocausti e offerte non li accetterò; né terrò in considerazione le offerte di pace delle vostre bestie grasse. Il giudizio sia come le acque che scorrono, e la giustizia come un fiume possente (Amos 5:22, 24)
Giudizio è la verità, e giustizia è il bene, entrambi derivanti dalla carità, e questi sono gli olocausti e i sacrifici dell'uomo interno.
In Osea:
Misericordia voglio e non sacrificio, e conoscenza di Dio, più degli olocausti (Osea 6:6)
Da questi passi si evince quali siano i sacrifici e gli olocausti dove non c'è carità e fede; ed è anche evidente che animali puri e uccelli puri rappresentano, in quanto significano, i beni della carità e della fede.
40. Con i rettili che prosperano nelle acque si intende ciò che è nella memoria dell'uomo esterno; con gli uccelli in generale, si intendono le cose razionali e intellettuali, che appartengono all'uomo interno. Che i rettili o i pesci significhino ciò che appartiene alla memoria dell'uomo esterno, è evidente da Isaia:
Sono venuto e non c'era nessun uomo; ecco con la mia minaccia prosciugo il mare, e riduco i fiumi in deserto; il loro pesce diviene fetido per mancanza d'acqua e muore di sete; rivesto i cieli di nero (Isaia 50:2-3)
[2] Ma ciò è ancora più evidente in Ezechiele, dove il Signore descrive il nuovo tempio, o una nuova chiesa in generale, e l'uomo di quella chiesa, vale a dire, una persona rigenerata, perché chi è rigenerato è un tempio del Signore:
Il Signore il Signore mi disse, queste acque, che fluiscono dal confine orientale e si dirigono verso il mare, quando saranno entrate nel mare, saranno purificate; ed avverrà che ogni anima vivente che si muove lungo il fiume prospererà, e ci sarà grande abbondanza; poiché quando queste acque fluiranno là, essi saranno risanati, e ovunque giungano le acque del fiumi vi sarà vita; e avverrà che i pescatori giungeranno da Engedi fino a En-Eglaim, per gettare le loro reti; e vi sarà pesce di diverse specie, come il pesce del mare grande, in abbondanza (Ezechiele 47:8-10)
Con pescatori da Engedi fino a En-eglaim e con il gettare le reti, si intendono coloro che istruiranno l'uomo naturale nelle verità della fede.
[3] Che gli uccelli significhino le cose razionali e intellettuali è evidente dai profeti, come in Isaia:
Chiamo da oriente un uccello, e da una terra lontana l'uomo che effettui il mio disegno (Isaia 46:11)
E in Geremia:
Ho guardato, ed ecco, non c'erano uomini, e tutti gli uccelli del cielo erano fuggiti (Geremia 4:25)
In Ezechiele:
Pianterò un germoglio di un alto cedro, e crescerà un ramo, e porterà frutto, e sarà un cedro magnifico; e sotto di esso abiteranno ogni uccelli di ogni specie, all'ombra dei suoi rami dimoreranno (Ezechiele 17:22-23)
E in Osea, parlando di una nuova chiesa, o di un uomo rigenerato:
E in quel giorno farò per loro un'alleanza con le fiere, con gli uccelli del cielo, e con ogni altra specie che prospera sulla terraferma (Osea 2:18)
Che fiera non significhi bestia feroce, né uccello, uccello, deve essere chiaro a tutti, perché il Signore afferma che farà una nuova alleanza con essi.