From Swedenborg's Works

 

Fede #2

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2. La vera fede è semplicemente riconoscere che qualcosa è così perché è vero. Ciò significa che le persone devote alla vera fede pensano e dicono: “E' vero, ed è per questo che ci credo”. Cioè, la fede dipende dalla verità, e ciò che è vero è l'oggetto della fede. Quindi, se non si comprende se qualcosa sia vero, si dice: “Non so se sia vero o no, quindi ancora non ci credo. Come potrei credere a qualcosa che per me non ha senso? Sarebbe falso.”

  
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Ultimo Giudizio (postumo) #343

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343. Ho sentito degli spiriti dire di non sapere altrimenti se non che fare del bene è respingere il male. Ma essi ottengono in risposta che, in questo caso, non si può respingere il male se non evitando di compierlo; ma che tuttavia essi non detestano il male, rigettandolo in quanto peccato, se non nella misura in cui hanno lottato contro di esso. Lottando contro di esso il male viene rimosso, ed allora gli sopravviene il bene, cioè: combattendo, il diavolo viene rimosso, e vi subentra il Signore. Fare del bene e non lottare contro il male, è fare il bene solo esteriormente e non interiormente; mentre lottare contro il male e di conseguenza fare del bene, è fare del bene interiormente. L'uomo non viene reso spirituale se non attraverso il combattimento. Alcuni di coloro che sono stati sinceri, retti, casti, ma non hanno lottato contro ciò che è insincero, ingiusto e licenzioso, dopo la morte vengono introdotti nel combattimento, ed allora appare chiaramente quanto abbiano fatto di buono da se stessi, o per proprio vantaggio, e quanto dal Signore; e attraverso il combattimento vengono riformati.

  
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