The Bible

 

Ezechiele 19

Study

   

1 E tu pronunzia una lamentazione sui principi d’Israele, e di’:

2 Che cos’era tua madre? Una leonessa. Fra i leoni stava accovacciata; in mezzo ai leoncelli, allevava i suoi piccini.

3 Allevò uno de’ suoi piccini, il quale divenne un leoncello, imparò a sbranar la preda, e divorò gli uomini.

4 Ma le nazioni ne sentiron parlare, ed ei fu preso nella lor fossa; lo menaron, con de’ raffi alle mascelle, nel paese d’Egitto.

5 E quando ella vide che aspettava invano e la sua speranza era delusa, prese un altro de’ suoi piccini, e ne fece un leoncello.

6 Questo andava e veniva fra i leoni, e divenne un leoncello; imparò a sbranar la preda, e divorò gli uomini.

7 Devastò i loro palazzi, desolò le loro città; il paese, con tutto quello che conteneva, fu atterrito al rumore dei suoi ruggiti.

8 Ma da tutte le provincie all’intorno le nazioni gli diedero addosso, gli tesero contro le loro reti, e fu preso nella loro fossa.

9 Lo misero in una gabbia con dei raffi alle mascelle e lo menarono al re di Babilonia; lo menarono in una fortezza, perché la sua voce non fosse più udita sui monti d’Israele.

10 Tua madre era, come te, simile a una vigna, piantata presso alle acque; era feconda, ricca di tralci, per l’abbondanza dell’acque.

11 aveva de’ rami forti, da servire di scettri a sovrani; s’ergeva nella sua sublimità, fra il folto dei tralci; era appariscente per la sua elevatezza, per la moltitudine de’ suoi sarmenti.

12 Ma è stata divelta con furore, e gettata a terra; il vento orientale ne ha seccato il frutto, i rami forti ne sono stati rotti e seccati, il fuoco li ha divorati.

13 Ed ora è piantata nel deserto in un suolo arido ed assetato;

14 un fuoco è uscito dal suo ramo fronzuto, e ne ha divorato il frutto, sì che non v’è in essa più ramo forte né scettro per governare". Questa la lamentazione, ch’è diventata una lamentazione.

   

Commentary

 

Babylon (Babel)

  
Babylon by Unsigned. Attributed to Lopo Homem, Pedro Reinel, Jorge Reinel and Antonio de Holanda

Babylon was an ancient city built on the Euphrates river in what is now southern Iraq. It once was the capital of a great empire which at one point conquered the land of Judah as mentioned in the second book of Kings and in Daniel. But the river changed its course and the city was abandoned long ago. Both the historic city in Mesopotamia and the parable city with its tower, mentioned in Genesis, represent the same thing, a worship that appears holy in externals, while the internals are profane. This representation expands to mean a church whose leaders use this kind of worship to gain dominion over others for their own gain and for the gain and power of the church. The city itself is the doctrinal structure that supports this kind of worship and dominion.

(References: Apocalypse Explained 1029; Arcana Coelestia 1283, 1302, 1304, 1310, 1311)