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Amos 2

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1 Così parla l’Eterno: Per tre misfatti di Moab, anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza. Perché ha bruciato, calcinato le ossa del re d’Edom,

2 io manderò in Moab un fuoco, che divorerà i palazzi di Keriot; e Moab perirà in mezzo al tumulto, ai gridi di guerra e al suon delle trombe;

3 e sterminerò di mezzo ad esso il giudice, e ucciderò tutti i suoi capi con lui, dice l’Eterno.

4 Così parla l’Eterno: Per tre misfatti di Giuda, anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza. Perché han sprezzato al legge dell’Eterno e non hanno osservato i suoi statuti, e perché si son lasciati sviare dai loro falsi dèi, dietro ai quali già i padri loro erano andati,

5 io manderò in Giuda un fuoco, che divorerà i palazzi di Gerusalemme.

6 Così parla l’Eterno: Per tre misfatti d’Israele, anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza. Perché vendono il giusto per danaro, e il povero se deve loro un paio di sandali;

7 perché bramano veder la polvere della terra sul capo de’ miseri, e violano il diritto degli umili, e figlio e padre vanno dalla stessa femmina, per profanare il nome mio santo.

8 Si stendono presso ogni altare su vesti ricevute in pegno, e nella casa dei loro dèi bevono il vino di quelli che han colpito d’ammenda.

9 Eppure, io distrussi dinanzi a loro l’Amoreo, la cui altezza era come l’altezza dei cedri, e ch’era forte come le querce; e io distrussi il suo frutto in alto e le sue radici in basso.

10 Eppure, io vi trassi fuori del paese d’Egitto, e vi condussi per quarant’anni nel deserto, per farvi possedere il paese dell’Amoreo.

11 E suscitai tra i vostri figliuoli de’ profeti, e fra i vostri giovani dei nazirei. Non è egli così, o figliuoli d’Israele? Dice l’Eterno.

12 Ma voi avete dato a bere del vino ai nazirei, e avete ordinato ai profeti di non profetare!

13 Ecco, io farò scricchiolare il suolo sotto di voi, come lo fa scricchiolare un carro pien di covoni.

14 All’agile mancherà modo di darsi alla fuga, al forte non gioverà la sua forza, e il valoroso non salverà la sua vita;

15 colui che maneggia l’arco non potrà resistere; chi ha il piè veloce non potrà scampare, e il cavaliere sul suo cavallo non salverà la sua vita;

16 il più coraggioso fra i prodi, fuggirà nudo in quel giorno, dice l’Eterno.

   

From Swedenborg's Works

 

Arcana Coelestia #348

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348. Che per frutto del suolo si intendono le opere della fede senza carità, appare anche da quanto segue; perché le opere della fede priva della carità sono opere di nessuna fede, essendo in se stesse morte, perché esse appartengono esclusivamente all'uomo esterno. Di esso è scritto in Geremia:

Da dove sortisce la via da cui gli empi prosperano? Tu li hai introdotti, e hanno messo radici; si sono moltiplicati, e hanno anche portato i loro frutti; tu sei vicino alla loro bocca, e lontano dalle loro menti. Per quanto tempo la terra deve fare cordoglio e l'erba di ogni campo appassire? (Geremia 12:1-2, 4).

Vicino alla bocca, ma lontano dalle menti indica coloro che sono nella fede separata dalla carità, di cui si dice anche che la terra piange.

Nello stesso profeta tali opere chiamate frutto delle opere:

Il cuore è ingannevole sopra ogni cosa, ed è disperato, chi lo può conoscere? Io Signore indago nel cuore e nella mente, al fine di rendere a ciascuno secondo la sue condotta, e secondo il frutto delle sue opere (Geremia 17:9-10).

In Michea:

La terra diventerà un deserto a causa di coloro che vi dimorano, e a causa del frutto delle loro opere (Michea 7:13).

Che tale frutto non è un frutto, o che l'opera non abbia in sé la vita, e che sia il frutto, sia la radice periscono, è affermato in Amos:

Ho distrutto davanti a loro gli Amorriti, la cui altezza eguagliava quella dei cedri, e la cui forza eguagliava quella delle querce; eppure ho distrutto il suo frutto dall'alto, e le sue radici da sotto (Amos 2:9).

E in Davide:

Il loro frutto tu farai distruggere dalla terra, e la loro discendenza dai figli dell'uomo (Salmi 21:10).

Viceversa le opere di carità hanno la vita in loro, e di esse si afferma che mettono radici in basso, e portano frutto verso l'alto, come in Isaia:

I superstiti sfuggiti della casa di Giuda continueranno a mettere radici in basso, e porteranno frutto verso l'alto (Isaia 37:31).

Per portare frutti verso l'alto si intende agire dalla carità. Tale frutto è chiamato il frutto dell'eccellenza nello stesso profeta:

In quel giorno il germoglio di Signore sarà magnifico e glorioso, e il frutto della terra eccellente e leggiadro per coloro che sono fuggiti da Israele (Isaia 4:2).

E anche, il frutto della salvezza, ed è così chiamato dallo stesso profeta:

Scendete o cieli dall'alto, e le nubi facciano piovere giustizia; la terra si apra, e faccia produrre loro il frutto della salvezza, e fiorisca insieme la giustizia; Io, Signore ho creato tutto questo. (Isaia 45,8).

  
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