The Bible

 

Osea 5

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1 ASCOLTATE questo, o sacerdoti, e siate attenti, o casa d’Israele, e porgete l’orecchio, o casa del re; conciossiachè a voi appartenga il giudicio; perciocchè voi siete stati un laccio in Mispa, e una rete tesa sopra Tabor.

2 Ed essi hanno di nascosto scannati quelli che si stornano dalla strada maestra: ma io sarò correzione ad essi tutti.

3 Io conosco Efraim, e Israele non mi è nascosto; conciossiachè ora, o Efraim, tu abbi fornicato, e Israele si sia contaminato.

4 Essi non dispongono le loro opere a convertirsi all’Iddio loro; perciocchè lo spirito delle fornicazioni è dentro loro, e non conoscono il Signore.

5 E la superbia d’Israele testimonia contro a lui in faccia; laonde Israele ed Efraim caderanno per la loro iniquità; Giuda ancora caderà con loro.

6 Andranno con le lor pecore, e co’ lor buoi, a cercare il Signore; ma non lo troveranno; egli si è sottratto da loro.

7 Essi si sono dislealmente portati inverso il Signore; conciossiachè abbiano generati figliuoli bastardi; ora li divorerà un mese, con le lor possessioni.

8 Sonate col corno in Ghibea, e con la tromba in Rama; sonate a stormo in Bet-aven, dietro a te, o Beniamino.

9 Efraim sarà messo in desolazione, nel giorno del castigamento; io ho fatto assapere una cosa certa fra le tribù d’Israele.

10 I principi di Giuda son simili a quelli che muovono i termini, io spanderò la mia indegnazione sopra loro, a guisa d’acqua.

11 Efraim è oppressato, egli è fiaccato per giudicio; perciocchè volontariamente è ito dietro al comandamento.

12 Perciò, io sarò ad Efraim come una tignuola, e come un tarlo alla casa di Giuda.

13 Or Efraim, avendo veduta la sua infermità, e Giuda la sua piaga, Efraim è andato ad Assur, e Giuda ha mandato ad un re, che difendesse la sua causa; ma egli non potrà risanarvi, e non vi guarirà della vostra piaga.

14 Perciocchè io sarò come un leone ad Efraim, e come un leoncello alla casa di Giuda; io, io rapirò, e me ne andrò; io porterò via, e non vi sarà alcuno che riscuota.

15 Io me ne andrò, e me ne ritornerò al mio luogo, finchè si riconoscano colpevoli, e cerchino la mia faccia. Quando saranno in distretta, mi ricercheranno.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

From Swedenborg's Works

 

Dottrina sulla Sacra Scrittura #79

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79. In molti passi nei profeti concernenti la chiesa, si tratta dell’intelligenza della Parola. E vi si insegna che la chiesa non è altrove, se non là dove la Parola è correttamente compresa; e che la chiesa è tale quale è l’intelligenza della Parola in coloro che ne sono membri. In molti passi nei profeti è anche descritta la chiesa presso la nazione israelitica e giudaica, come interamente distrutta e annientata per avere essa falsificato il senso o l’intelligenza della Parola; perché è questo che distrugge la chiesa.

[2] L’intelligenza della Parola, tanto la vera, quanto la falsa, viene descritta nei profeti per Efraim, soprattutto in Osea, perché per Efraim, nella Parola è significata l’intelligenza della Parola nella chiesa. E poiché l’intelligenza della Parola fa la chiesa, perciò Efraim è chiamato figlio prezioso e fanciullo prediletto (Geremia 31:20); primogenito (Geremia 31:9); forza del capo di Jehovah (Salmi 60:9; 108:9); possente (Zaccaria 10:7); carico d’arco (Zaccaria 9:13). E i figli di Efraim sono chiamati armati d’arco; per arco nella Parola s’intende la dottrina della Parola che combatte contro le falsità. Perciò Efraim fu condotto alla destra d’israele e benedetto; e poi accolto in luogo di Ruben (Genesi 48:5, 11ss.). E per questo anche Efraim insieme al fratello Manasse fu esaltato da Mosè sopra tutti, sotto il nome di Giuseppe padre loro, nella benedizione dei figli d’Israele (Deuteronomio 33:13-17).

[3] Ma qual è la chiesa quando l’intelligenza della Parola è perduta, questo pure è rappresentato da Efraim nei profeti, soprattutto in Osea, come si evince da questi passi:

Israele ed Efraim rovineranno […] Efraim sarà in solitudine […] Efraim colpito e scosso dal giudizio […] sarò come un leone per Efraim […] rapirò e me ne andrò, porterò via, e non vi sarà chi me lo strappi (Osea 5:5, 9, 11-14)

Che farò a te o Efraim, poiché la tua santità se ne parte come le nuvole dell’aurora, e come la rugiada che cade al mattino (Osea 6:4)

Non abiteranno nella terra di Jehovah […] ritornerà Efraim in Egitto, e in Assiria mangerà ciò che è immondo (Osea 9:3)

[4] La terra di Jehovah è la chiesa; l’Egitto rappresenta le cose mondane dell’uomo naturale, l’Assiria rappresenta il ragionamento basato su quelle cose mondane. Da questi ultimi due, la Parola, in quanto alla sua intelligenza, viene falsificata, perciò si dice che Efraim tornerà in Egitto, e in Assiria mangerà ciò che è immondo.

[5] Efraim è uno che si pasce di vento e persegue l’euro; ogni dì moltiplica menzogna e distruzione; con l’Assiro stringe il patto, e l’olio viene rimesso all’Egitto (Osea 12:2)

Pascersi di vento, perseguire l’euro e moltiplicare menzogna e distruzione significa falsificare le verità, ed in tal modo, distruggere la chiesa.

[6] Lo stesso s’intende per la depravazione di Efraim, giacché per depravazione s’intende la falsificazione del modo in cui la Parola è compresa, ovvero della sua verità autentica. Ad esempio in questi passi:

Conosco Efraim […] che si è dato fino in fondo alla depravazione […] e Israele si è contaminato (Osea 5:3)

Nella casa d’Israele ho visto cose oscene; Efraim si è dato alla depravazione e Israele si è contaminato (Osea 6:10)

Israele è la chiesa stessa; Efraim è l’intelligenza della Parola, da cui e secondo cui è la chiesa. Perciò si dice che Efraim si è dato alla depravazione, e Israele si è contaminato.

[7] Poiché la chiesa presso i giudei fu totalmente distrutta dalla falsificazione della Parola, così si dice di Efraim:

Come potrei abbandonarti, Efraim, come potrei consegnarti ad altri, Israele? Come potrei trattarti al pari di Admà, ridurti allo stato di Zeboìm? (Osea 11:8)

Poiché nel profeta Osea, in tutto il libro a lui attribuito, si parla della falsificazione della Parola, e in tal modo, della distruzione della chiesa; e poiché la depravazione significa la falsificazione della verità contenuta nella Parola, perciò fu ingiunto a quel profeta - allo scopo di rappresentare una tale condizione della chiesa - di prendere in moglie una prostituta, e di generare da essa dei figli (Osea 1). E ancora, di prendere con sé una donna adultera (Osea 3).

[8] Questi passi sono stati addotti perché si sappia e sia confermato attraverso la Parola che la chiesa è tale quale è in essa l’intelligenza della Parola; eccelsa e nobile se la sua intelligenza è dalle verità autentiche attinte dalla Parola; ovvero turpe e devastata, se la sua intelligenza è dalle verità falsificate. A conferma che per Efraim s’intende l’intelligenza della Parola, e in senso opposto l’intelligenza falsificata - ed in tal modo la distruzione della chiesa - si adducono qui di seguito ulteriori passi in cui si tratta di Efraim: Osea 4:7, 18; 7:1, 11; 8:9, 11; 9:11-13, 16; 10:11; 11:3; 12:1, 8, 14; 13:1, 12; Isaia 17:3; 28:1; Geremia 4:15; 31:6, 18; 50:19; Ezechiele 37:16; 47:5; Abdia 1:19; Zaccaria 9:10.

In ogni cosa della Parola è insito il matrimonio del Signore e della chiesa, e quindi il matrimonio del bene e della verità

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.