The Bible

 

Amos 4

Study

   

1 Ascoltate questa parola, vacche di Basan, che siete nella montagna di Samaria, che oppressate i miseri, che fiaccate i poveri, che dite a’ vostri signori: Recate, acciocchè beviamo.

2 Il Signore Iddio ha giurato per la sua santità, che ecco, i giorni vi vengono addosso, ch’egli vi trarrà fuori con uncini, e il vostro rimanente con ami da pescare.

3 E voi uscirete per le rotture, ciascuna dirincontro a sè; e lascerete in abbandono i palazzi, dice il Signore.

4 Venite pure in Betel, e commettete misfatto, moltiplicate i vostri misfatti in Ghilgal, e adducete ogni mattina i vostri sacrificii, e le vostre decime a’ tre giorni.

5 E fate ardere per profumo del pane levitato, per offerta di lode; e bandite a grida le offerte volontarie; poichè così amate di fare, o figliuoli d’Israele, dice il Signore Iddio.

6 E benchè io vi abbia data nettezza di denti in tutte le vostre città, e mancamento di pane in tutti i luoghi vostri; non però vi siete convertiti a me, dice il Signore.

7 E benchè io vi abbia divietata la pioggia, tre mesi intieri avanti la mietitura, ed abbia fatto piovere sopra una città, e non sopra l’altra; e un campo sia stato adacquato di pioggia, ed un altro, sopra il quale non è piovuto, sia seccato;

8 e due, e tre città si sieno mosse verso una città, per bere dell’acqua, e non si sieno saziate; non però vi siete convertiti a me, dice il Signore.

9 Io vi ho percossi di arsura, e di rubigine; le ruche hanno mangiata la moltitudine de’ vostri giardini, e delle vostre vigne, e de’ vostri fichi, e de’ vostri ulivi; e pur voi non vi siete convertiti a me, dice il Signore.

10 Io ho mandata fra voi la pestilenza, nella via di Egitto; io ho uccisi con la spada i vostri giovani, oltre alla presa de’ vostri cavalli; ed ho fatto salire il puzzo de’ vostri eserciti, fino alle vostre nari; e pur voi non vi siete convertiti a me, dice il Signore.

11 Io vi ho sovvertiti, come Iddio sovvertì Sodoma e Gomorra; e siete stati come un tizzone salvato da un incendio; e pur voi non vi siete convertiti a me, dice il Signore.

12 Perciò, io ti farò così, o Israele; e perciocchè io ti farò questo, preparati allo scontro dell’Iddio tuo, o Israele.

13 Perciocchè, ecco colui che ha formati i monti, e che crea il vento, e che dichiara all’uomo qual sia il suo pensiero; che fa dell’alba oscurità, e che cammina sopra gli alti luoghi della terra; il cui Nome è: Il Signore Iddio degli eserciti.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

From Swedenborg's Works

 

Arcana Coelestia #1069

Study this Passage

  
/ 10837  
  

1069. Che piantò una vigna significhi una chiesa da essi, e che una vigna è la chiesa spirituale, è evidente dal significato di vigna. Nella Parola le chiese spesso sono descritte come giardini, e anche come alberi di un giardino, e sono anche chiamate così. Questo in virtù dei loro frutti, che rappresentano le cose che appartengono all'amore e alla carità. Perciò è detto che l'uomo si riconosce dal suo frutto. La rappresentazione delle chiese con giardini, alberi e frutti, ha origine dalle rappresentazioni nel cielo, dove giardini di bellezza indicibile talvolta si presentano alla vista, in conformità delle sfere della fede. Per la stessa ragione la chiesa celeste è stata descritta attraverso un giardino paradisiaco, in cui vi erano alberi di ogni genere; e per gli alberi di quel giardino erano intese le percezioni di quella chiesa; e dai frutti, i beni dell'amore di ogni specie. La chiesa antica invece, essendo spirituale, è rappresentata da una vigna, e dal suo frutto, l'uva, che rappresenta e significa le opere della carità.

[2] Questo è chiaramente evidente da molti passi della Parola, come in Isaia:

Canterò per il mio diletto un cantico del suo amore per la vigna: il mio diletto possedeva una vigna sopra una fertile collina; egli aveva fatto una siepe e l'aveva recintata con le pietre, e aveva piantato viti pregiate, e aveva costruito una torre in mezzo ad essa, e aveva anche scavato un tino in esso. Egli aspettò che producesse uva, invece produsse uva selvatica. Or dunque, abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, giudicate, vi prego, fra me e la mia vigna: la vigna del Signore degli eserciti è la casa d'Israele (Isaia 5:1-3, 7)

Qui la vigna indica la chiesa antica, quindi la chiesa spirituale, di cui si dice chiaramente che è la casa d'Israele; perché per Israele nella Parola s'intende la chiesa spirituale, e per Giuda, la chiesa celeste.

In Geremia:

Ti costruirò di nuovo, e tu sarai riedificata, vergine d'Israele. Suonerai di nuovo i tuoi tamburi e ti unirai alle danze di gioia; pianterai ancora i vigneti sui monti di Samaria (Geremia 31:4-5)

dove i vigneti indicano la chiesa spirituale; e il soggetto è Israele, con cui s'intende la chiesa spirituale, come appena detto.

[3] In Ezechiele:

Quando avrò radunato la casa d'Israele dai popoli in mezzo ai quali è dispersa, essi abiteranno sicuri sulla terra e costruiranno case, e pianteranno vigne (Ezechiele 28:25-26)

Qui vigna è la chiesa spirituale o Israele; e piantare vigneti significa essere istruiti nella verità e nei beni di fede.

In Amos:

Vi ho colpiti con afa e parassiti; e i vostri giardini, i vigneti, i fichi e gli olivi sono stati divorati dalle cavallette. Questo farò di te, o Israele (Amos 4:9, 12)

I giardini qui rappresentano le cose della chiesa, i vigneti le cose spirituali della chiesa, fichi le cose naturali, gli olivi le cose celesti; quindi i vigneti indicano le cose della chiesa spirituale, ovvero Israele.

Nello stesso profeta:

Affrancherò ancora dalla schiavitù il mio popolo, Israele, ed essi ricostruiranno le città in rovina, e le abiteranno; ed essi pianteranno vigne, e ne berranno il vino. Essi pianteranno anche giardini, e ne mangeranno i frutti (Amos 9:14)

Piantare vigne significa impiantare la chiesa spirituale; perché per una vigna si intende la chiesa spirituale, ovvero Israele.

[4] Come vigneto significa chiesa spirituale, così anche vite; perché la vite è parte del vigneto; così essi sono come la chiesa e l'uomo della chiesa, e il significato è lo stesso.

In Geremia:

Israele è forse uno schiavo, o un servo nato in casa? Perché allora è diventato una preda? Io ti avevo piantato come una vite nobile, un seme di verità. Come mai ti sei mutata in tralci bastardi di una vite a me estranea?(Geremia 2:14, 21)

in cui vite indica la chiesa spirituale, o Israele.

In Ezechiele:

Intona un lamento sui principi d'Israele; tua madre era come una vite, nella tua somiglianza, piantata nelle acque, feconda e ricca di tralci per l'abbondanza delle acque (Ezechiele 19:1, 10)

Vite qui indica l'antica chiesa spirituale, che è la madre; quindi Israele, di cui si dice essere nella tua somiglianza.

In Osea:

Israele è un vitigno vuoto, che ha prodotto frutti secondo la sua indole (Osea 10:1)

Vite indica la chiesa spirituale o Israele, qui in rovina.

Nello stesso profeta:

Israele, torna al Signore tuo Dio. Sarò come la rugiada per Israele; coloro che abitano nella sua ombra ritorneranno; essi faranno rivivere il grano, e fiorirà come la vite; saranno rinomati come il vino del Libano (Osea 14:1, 5, 7)

dove la vite indica la chiesa spirituale o Israele.

In Mosè:

Fino a Shiloh giunge. Egli lega il suo asinello alla vite, e la sua asina alla vite scelta (Genesi 9:10-11)

Si tratta di una profezia del Signore; la vite e la vite scelta indicano le chiese spirituali.

[5] Le parabole del Signore sui braccianti nei vigneti, allo stesso modo significano le chiese spirituali (Matteo 20:1-16; 21:33-44; Marco 12:1-12; Luca 20:9-16).

Dal momento che la vite significa la chiesa spirituale, e la cosa principale della chiesa spirituale è la carità, in cui il Signore è presente, e per mezzo del quale egli si congiunge con l'uomo, e lui solo opera ogni bene, perciò il Signore paragona se stesso a una vite, e descrive l'uomo della chiesa, o la chiesa spirituale, con queste parole in Giovanni:

Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo; ogni tralcio che in me non porta frutto, egli lo estirpa; e ogni tralcio che porta frutto, egli lo pota, affinché porti più frutto; rimanete in me, e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Colui che dimora in me e io in lui, quegli stesso porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla; questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati (Giovanni 15:1-5, 12)

da queste parole si evince cosa sia la chiesa spirituale.

  
/ 10837  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.