Arcana Coelestia #908
908. Che tutti gli animali selvatici che sono con te di ogni carne significhi tutto ciò che è stato reso vitale nell'uomo di questa chiesa, si evince dal fatto che animale selvatico si riferisce a Noè ovvero, l'uomo di questa chiesa, ora rigenerato, e si riferisce manifestamente a ciò che segue, vale a dire, uccelli, bestie e rettili; poiché è detto, tutti gli animali selvatici che sono con te di ogni carne, come uccelli, bestia, e tutti i rettili che strisciano sulla terra. Lo stesso termine fera nella lingua originale è reso con vita, o ciò che è vivente; ma nella Parola viene utilizzato sia per ciò che è vitale, sia per ciò che non lo è; di conseguenza, se non si conosce il significato interiore della Parola, talvolta può risultare difficile percepire cosa si intende. La ragione di questo duplice significato è che l'uomo della chiesa più antica, nella sua umiliazione davanti al Signore, si è riconosciuto come non vivente, nemmeno come una bestia, ma solo come un animale selvatico; perché quelle genti sapevano che l'uomo era tale, considerato in se stesso, ovvero nel suo proprio. Quindi questa parola significa ciò che è vivo, e anche animale selvatico.
[2] Cosa s'intenda per ciò che è vivente si evince in Davide:
L'animale selvatico vi abiterà [nell'eredità di Dio] . Tu, o Dio, confermi il povero con il tuo bene (Salmi 68:11)
Qui per animale selvatico, che dimorerà nell'eredità di Dio, non si intende altro che l'uomo rigenerato; così come nel versetto in esame, ciò che è vitale in questo uomo si intende. Nello stesso libro:
Ogni animale selvatico della foresta è mia, e le bestie, a migliaia sui monti. Conosco tutti gli uccelli dei monti, e gli animali selvatici del mio campo sono con me. (Salmi 50:10-11)
Qui gli animali selvatici del mio campo con me, ovvero con Dio, rappresentano l'uomo rigenerato, quindi ciò che è vivente in lui.
In Ezechiele:
Tutti gli uccelli del cielo hanno fatto i loro nidi tra i suoi rami, e sotto le sue fronde tutti gli animali selvatici del campo hanno partorito (Ezechiele 31:6)
dove si fa rifermento alla chiesa spirituale, impiantata come un albero, così come ciò che è vivente, nell'uomo di quella chiesa.
In Osea:
In quel giorno farò per loro un patto con l'animale selvatico del campo e con gli uccelli del cielo (Osea 2:18)
dove il patto deve essere fatto con coloro che devono essere rigenerati. Invero animale selvatico [fera] significa ciò che è vivente, come i cherubini, ovvero gli angeli visti da Ezechiele, denominati i quattro animali selvatici o creature viventi (Ezechiele 1:5, 13-15, 19, 10:15).
[3] Che animale selvatico in senso opposto, nella Parola rappresenta ciò che non è vivente, si evince da molti passi, di cui solo il seguente sarà citato, per conferma.
In Davide:
Non abbandonare alle fiere l'anima della tua tortora (Salmi 74:19).
In Sofonia:
La città è stata ridotta alla desolazione, un rifugio per le fiere (Sofonia 2:15)
In Ezechiele:
E non saranno più preda delle nazioni, né le fiere li divoreranno (Ezechiele 34:28).
Nello stesso profeta:
Sui suoi resti si posano tutti gli uccelli del cielo, e sotto i suoi rami dimorano tutti gli animali selvatici del campo (Ezechiele 31:13)
In Osea:
Li divorerò come un leone; le fiere li dilanieranno (Osea 13:8)
In Ezechiele:
Ti darò in pasto alle fiera della terra, e agli uccelli del cielo (Ezechiele 29:5) espressioni ricorrenti. E dal momento che gli ebrei erano confinati nel solo senso letterale, e per fiera intendevano un animale selvatico; e per uccello un volatile, ignorando le cose interiori della Parola, e non avendo alcuna volontà di riconoscerle, né di essere istruiti, erano così crudeli e simili alle fiere che provavano diletto nel non seppellire i nemici uccisi in battaglia, lasciando che fossero divorati da uccelli rapaci e belve; che dimostra anche cosa sia un uomo simile ad un animale selvatico.
Ezechiele 1:13-15
13
Quanto all’aspetto degli esseri viventi, esso era come di carboni ardenti, come di fiaccole; quel fuoco circolava in mezzo agli esseri viventi, era un fuoco sfavillante, e dal fuoco uscivan de’ lampi.
14
E gli esseri viventi correvano in tutti i sensi, simili al fulmine.
15
Or com’io stavo guardando gli esseri viventi, ecco una ruota in terra, presso a ciascun d’essi, verso le loro quattro facce.