Библијата

 

Daniel 7:23

Студија

       

23 E colui mi disse così: La quarta bestia significa un quarto regno che sarà in terra, il qual sarà differente da tutti quegli altri regni, e divorerà tutta le terra, e la calpesterà, e la triterà.


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

Од делата на Сведенборг

 

Arcana Coelestia #934

Проучи го овој пасус

  
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934. Che freddo significa nessun amore, ovvero nessuna carità né fede, e che caldo o fuoco significa amore, ovvero carità e fede, si evince dai seguenti passi della Parola.

In Giovanni si dice alla chiesa di Laodicea:

Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Vorrei tu fossi freddo o caldo. Poiché sei così tiepido, né freddo, né caldo, ti vomiterò dalla mia bocca (Rivelazione 3:15-16)

dove freddo indica l'assenza di carità, e caldo, l'abbondanza di carità.

In Isaia:

Così dice il Signore, Aspetto nella mia dimora, come il calore sereno sopra la luce, come una nube di rugiada al calore della mietitura (Isaia 18:4) in cui il soggetto è la nuova chiesa che deve essere instaurata. Il calore sopra la luce e il calore della mietitura indicano l'amore e la carità.

Nello stesso profeta:

Dice il Signore, il cui fuoco è in Sion, e la cui fornace è in Gerusalemme (Isaia 31:9)

dove il fuoco rappresenta l'amore.

Dei cherubini visti da Ezechiele è detto:

Tra gli esseri viventi vi erano come carboni ardenti, simili a fiaccole che andavano su e giù tra gli esseri viventi; e il fuoco era luminoso, e dal fuoco fuoriuscivano bagliori (Ezechiele 1:13)

[2] E ancora, si dice del Signore, nello stesso capitolo:

E al di sopra della distesa che era sopra le loro teste vi era qualcosa che somigliava a un trono, di fattura simile alla pietra di zaffiro; e su quel trono vi era come un uomo al di sopra di essa; e dai sui fianchi in su ho visto qualcosa che somigliava al carbone ardente circondato dal fuoco; e dai suoi fianchi in giù ho visto qualcosa di simile al fuoco, e vi era splendore intorno ad esso (Ezechiele 1:26-27; 8:2)

Anche qui il fuoco rappresenta l'amore.

In Daniele:

Il vegliardo si è seduto; il suo trono era di fiamme di fuoco, e le sue ruote come fuoco ardente; Un fiume di fuoco fluiva da lui; migliaia di migliaia lo servivano, e miriadi di miriadi erano al suo cospetto (Daniele 7:9-10)

Qui il fuoco rappresenta l'amore del Signore.

In Zaccaria:

Poiché io, dice il Signore, sarò un muro di fuoco intorno a lei (Zaccaria 2:5)

dove si fa riferimento alla nuova Gerusalemme.

In Davide:

Il Signore fa dei suoi angeli, messaggeri e dei suoi ministri, fiamme sfavillanti (Salmi 104:4)

Le fiamme sfavillanti rappresentano lo spirituale celeste.

[3] Poiché fuoco significava amore, esso è anche rappresentativo del Signore, come è evidente dal fuoco sull'altare dell'olocausto che non deve mai estinguersi (Levitico 6:12-13), essendo una rappresentazione della misericordia del Signore. Per questo motivo, prima che Aronne andasse al propiziatorio, doveva bruciare l'incenso con il fuoco preso l'altare degli olocausti (Levitico 16:12-14).

E per la stessa ragione, affinché potesse essere rappresentato che il culto era gradito al Signore, il fuoco è stato fatto scendere dal cielo per consumare l'olocausto (come in Levitico 9:24, e altrove).

Con il fuoco si intende anche nella Parola l'amore di sé e la sua cupidità, con il quale l'amore celeste non può essere in armonia; perciò i due figli di Aronne furono consumati dal fuoco, perché avevano bruciato incenso con un fuoco profano (Levitico 10:1-2).

Fuoco profano è tutto l'amore di sé e del mondo, e tutta la cupidità di questi amori. Inoltre, l'amore celeste appare all'empio come un fuoco ardente che divora, e quindi nella Parola il Signore è rappresentato come un fuoco che consuma, come il fuoco sul monte Sinai, che rappresentava l'amore, o la misericordia del Signore, e che è stato visto dalla gente come un fuoco che consuma; e quindi essi desideravano che Mosè non li lasciasse udire la voce del Signore, e vedere quel grande fuoco, affinché non perissero (Deuteronomio 18:16).

L'amore ovvero la misericordia del Signore ha questo aspetto avverso coloro che sono nel fuoco degli amori di sé e del mondo.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

Библијата

 

Levitico 11

Студија

   

1 Poi l’Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne, dicendo loro:

2 "Parlate così ai figliuoli d’Israele: Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutte le bestie che sono sulla terra.

3 Mangerete d’ogni animale che ha l’unghia spartita e ha il piè forcuto, e che rumina.

4 Ma di fra quelli che ruminano e di fra quelli che hanno l’unghia spartita, non mangerete questi: il cammello, perché rumina, ma non ha l’unghia spartita; lo considererete come impuro;

5 il coniglio, perché rumina, ma non ha l’unghia spartita; lo considererete come impuro;

6 la lepre, perché rumina, ma non ha l’unghia spartita; la considererete come impura;

7 il porco, perché ha l’unghia spartita e il piè forcuto, ma non rumina; lo considererete come impuro.

8 Non mangerete della loro carne e non toccherete i loro corpo morti; li considererete come impuri.

9 Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutti quelli che sono nell’acqua. Mangerete tutto ciò che ha pinne e scaglie nelle acque, tanto ne’ i mari quanto ne’ fiumi.

10 Ma tutto ciò che non ha né pinne né scaglie, tanto ne’ mari quanto ne’ fiumi, fra tutto ciò che si muove nelle acque e tutto ciò che vive nelle acque, l’avrete in abominio.

11 Essi vi saranno in abominio; non mangerete della loro carne, e avrete in abominio i loro corpi morti.

12 Tutto ciò che non ha né pinne né scaglie nelle acque vi sarà in abominio.

13 E fra gli uccelli avrete in abominio questi: non se ne mangi; sono un abominio: l’aquila, l’ossifraga e l’aquila di mare;

14 il nibbio e ogni specie di falco;

15 ogni specie di corvo;

16 lo struzzo, il barbagianni, il gabbiano e ogni specie di sparviere;

17 il gufo, lo smergo, l’ibi;

18 il cigno, il pellicano, l’avvoltoio;

19 la cicogna, ogni specie di airone, l’upupa e il pipistrello.

20 Vi sarà pure in abominio ogni insetto alato che cammina su quattro piedi.

21 Però, fra tutti gl’insetti alati che camminano su quattro piedi, mangerete quelli che hanno gambe al disopra de’ piedi per saltare sulla terra.

22 Di questi potrete mangiare: ogni specie di cavalletta, ogni specie di solam, ogni specie di hargol e ogni specie di hagab.

23 Ogni altro insetto alato che ha quattro piedi vi sarà in abominio.

24 Questi animali vi renderanno impuri; chiunque toccherà il loro corpo morto sarà impuro fino alla sera.

25 E chiunque porterà i loro corpi morti si laverà le vesti, e sarà impuro fino alla sera.

26 Considererete come impuro ogni animale che ha l’unghia spartita, ma non ha il piè forcuto, e che non rumina; chiunque lo toccherà sarà impuro.

27 Considererete come impuri tutti i quadrupedi che camminano sulla pianta de’ piedi; chiunque toccherà il loro corpo morto sarà impuro fino alla sera.

28 E chiunque porterà i loro corpi morti si laverà le vesti, e sarà immondo fino alla sera. Questi animali considererete come impuri.

29 E fra i piccoli animali che strisciano sulla terra, considererete come impuri questi: la talpa, il topo e ogni specie di lucertola, il toporagno,

30 la rana, la tartaruga, la lumaca, il camaleonte.

31 Questi animali, fra tutto ciò che striscia, saranno impuri per voi; chiunque li toccherà morti, sarà impuro fino alla sera.

32 Ogni oggetto sul quale cadrà qualcun d’essi quando sarà morto, sarà immondo: siano utensili di legno, o veste, o pelle, o sacco, o qualunque altro oggetto di cui si faccia uso; sarà messo nell’acqua, e sarà impuro fino alla sera; poi sarà puro.

33 E se ne cade qualcuno in un vaso di terra, tutto quello che vi si troverà dentro sarà impuro, e spezzerete il vaso.

34 Ogni cibo che serve al nutrimento, sul quale sarà caduta di quell’acqua, sarà impuro; e ogni bevanda di cui si fa uso, qualunque sia il vaso che la contiene, sarà impura.

35 Ogni oggetto sul quale cadrà qualcosa del loro corpo morto, sarà impuro; il forno o il fornello sarà spezzato; sono impuri, e li considererete come impuri.

36 Però, una fonte o una cisterna, dov’è una raccolta d’acqua, sarà pura; ma chi toccherà i loro corpi morti sarà impuro.

37 E se qualcosa de’ loro corpi morti cade su qualche seme che dev’esser seminato, questo sarà puro;

38 ma se è stata messa dell’acqua sul seme, e vi cade su qualcosa de’ loro corpi morti, lo considererai come impuro.

39 Se muore un animale di quelli che vi servono per nutrimento, colui che ne toccherà il corpo morto sarà impuro fino alla sera.

40 Colui che mangerà di quel corpo morto si laverà le vesti, e sarà impuro fino alla sera; parimente colui che porterà quel corpo morto si laverà le vesti, e sarà impuro fino alla sera.

41 Ogni cosa che brulica sulla terra è un abominio; non se ne mangerà.

42 Di tutti gli animali che brulicano sulla terra non ne mangerete alcuno che strisci sul ventre o cammini con quattro piedi o con molti piedi, poiché sono un abominio.

43 Non rendete le vostre persone abominevoli mediante alcuno di questi animali che strisciano; e non vi rendete impuri per loro mezzo, in guisa da rimaner così contaminati.

44 Poiché io sono l’Eterno, l’Iddio vostro; santificatevi dunque e siate santi, perché io son santo; e non contaminate le vostre persone mediante alcuno di questi animali che strisciano sulla terra.

45 Poiché io sono l’Eterno che vi ho fatti salire dal paese d’Egitto, per essere il vostro Dio; siate dunque santi, perché io son santo.

46 Questa è la legge concernente i quadrupedi, gli uccelli, ogni essere vivente che si muove nelle acque e ogni essere che striscia sulla terra,

47 affinché sappiate discernere ciò ch’è impuro da ciò ch’è puro, l’animale che si può mangiare da quello che non si deve mangiare".