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E l’uomo pose nome Eva alla sua moglie, perch’è stata la madre di tutti i viventi.
207. Versetto 6. E la donna vide che l'albero era buono da mangiarsi, e che era gradevole alla vista, e desiderabile all'intelletto, e prese un frutto e ne mangiò, e ne diede anche a suo marito che era con lei, e anch'egli ne mangiò. Buono da mangiarsi, significa la cupidigia; gradevole alla vista, significa la fantasticheria; e desiderabile all'intelletto significa il piacere. Queste caratteristiche costituiscono il proprio ovvero la donna. Per marito che mangia il frutto, si intendo il consenso della parte razionale (n. 265).
265. Che per uomo [vir] è intesa la parte razionale appare dal versetto 6 del presente capitolo, in quanto la donna aveva dato il frutto al suo uomo, ed egli ne mangiò. Con ciò si intende il suo consenso, e lo stesso è evidente anche da quanto è stato detto dell'uomo al n. 158, dove per uomo si intende colui che è savio e intelligente. Qui però uomo denota la parte razionale, perché in conseguenza della distruzione della sapienza e intelligenza, conseguente alla consumazione del frutto dell'albero della conoscenza, nient'altro è rimasto. Perché il razionale è un'imitazione dell'intelligenza, essendo per così dire la sua parvenza.