Die Bibel

 

Genesi 12

Lernen

   

1 Or l’Eterno disse ad Abramo: "Vattene dal tuo paese e dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò;

2 e io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione;

3 e benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra".

4 E Abramo se ne andò, come l’Eterno gli avea detto, e Lot andò con lui. Abramo aveva settantacinque anni quando partì da Charan.

5 E Abramo prese Sarai sua moglie e Lot, figliuolo del suo fratello, e tutti i beni che possedevano e le persone che aveano acquistate in Charan, e partirono per andarsene nel paese di Canaan; e giunsero nel paese di Canaan.

6 E Abramo traversò il paese fino al luogo di Sichem, fino alla quercia di Moreh. Or in quel tempo i Cananei erano nel paese.

7 E l’Eterno apparve ad Abramo e disse: "Io darò questo paese alla tua progenie". Ed egli edificò quivi un altare all’Eterno che gli era apparso.

8 E di là si trasportò verso la montagna a oriente di Bethel, e piantò le sue tende, avendo Bethel a occidente e Ai ad oriente; e quivi edificò un altare all’Eterno e invocò il nome dell’Eterno.

9 Poi Abramo si partì, proseguendo da un accampamento all’altro, verso mezzogiorno.

10 Or venne nel paese una carestia; e Abramo scese in Egitto per soggiornarvi, perché la fame era grave nel paese.

11 E come stava per entrare in Egitto, disse a Sarai sua moglie: "Ecco, io so che tu sei una donna di bell’aspetto;

12 e avverrà che quando gli Egiziani t’avranno veduta, diranno: Ella è sua moglie; e uccideranno me, ma a te lasceranno la vita.

13 Deh, di’ che sei mia sorella, perché io sia trattato bene a motivo di te, e la vita mi sia conservata per amor tuo".

14 E avvenne che quando Abramo fu giunto in Egitto, gli Egiziani osservarono che la donna era molto bella.

15 E i principi di Faraone la videro e la lodarono dinanzi a Faraone; e la donna fu menata in casa di Faraone.

16 Ed egli fece del bene ad Abramo per amor di lei; ed Abramo ebbe pecore e buoi e asini e servi e serve e asine e cammelli.

17 Ma l’Eterno colpì Faraone e la sua casa con grandi piaghe, a motivo di Sarai, moglie d’Abramo.

18 Allora Faraone chiamò Abramo e disse: "Che m’hai tu fatto? perché non m’hai detto ch’era tua moglie? perché hai detto:

19 E’ mia sorella? ond’io me la son presa per moglie. Or dunque eccoti la tua moglie; prenditela e vattene!"

20 E Faraone diede alla sua gente ordini relativi ad Abramo, ed essi fecero partire lui, sua moglie, e tutto quello ch’ei possedeva.

   

Aus Swedenborgs Werken

 

Arcana Coelestia #1680

studieren Sie diesen Abschnitt

  
/ 10837  
  

1680. E anche gli amorei che abitavano in Azazon-Tamar. Che questo significhi i tipi di mali derivanti da queste falsità, è evidente da quanto è stato appena detto, e anche dalla valenza rappresentativa degli amorei, di cui si dirà nel prossimo capitolo, versetto 16. Riguardo ai mali e alle falsità contro cui il Signore ha combattuto, deve essere noto che quelli contro cui ha combattuto erano spiriti infernali che erano nei mali e nelle falsità, cioè erano gli inferni pieni di spiriti di questa indole, che continuavano a infestare il genere umano. Gli spiriti infernali non desiderano altro che distruggere tutti; e non provano piacere maggiore che nel torturare il prossimo.

[2] Tutti gli spiriti nell'altra vita sono distinti nel seguente modo: quelli che desiderano il male contro gli altri sono infernali o spiriti diabolici; e quelli che desiderano bene degli altri sono spiriti buoni e angelici. Un uomo è in grado di conoscere in quale di questi ambiti si colloca, se tra gli spiriti infernali o tra quelli angelici. Se le sue intenzioni verso il prossimo sono malvagie e non pensa che al male per lui, ed effettivamente lo mette in atto quando può, e prova piacere in questo, è tra gli spiriti infernali, e diventa anche infernale nell'altra vita. Mentre l'uomo le cui intenzioni verso il prossimo sono buone e non pensa ad altro che al suo bene, ed effettivamente lo mette in atto quando può, è tra gli spiriti angelici, e diventa anche un angelo nell'altra vita. Questa sono i tratti distintivi. Ciascuno si esamini in relazione ad essi, per conoscere ciò che è.

[3] Il fatto che un uomo non faccia alcun male quando non è in grado o ha paura di farlo, è irrilevante. O che faccia il bene per il bene di sé. Perché queste sono cose esteriori che vengono rimosse nell'altra vita. Un uomo lì è ciò che pensa e vuole. Ci sono molti in grado di intrattenere una piacevole conversazione in virtù di un'abitudine contratta nel mondo. Ma viene immediatamente percepito se la mente o l'intenzione concordino con essa; in caso negativo, vengono respinti e associati tra gli spiriti infernali secondo il genere e la specie loro propri.

  
/ 10837  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.