Die Bibel

 

Genesi 10:25

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25 E ad Eber nacquero due figliuoli; il nome dell’uno fu Peleg, perché ai suoi giorni la terra fu spartita; e il nome del suo fratello fu Jokthan.

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Arcana Coelestia #1151

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1151. Gomer, Magog, Madai, Javan, Tubal, Mesec e Tiras. Che queste fossero le nazioni fra le quali era in uso tale culto, e che in senso interno significhino distinti principi dottrinali, che erano gli stessi riti, che essi osservavano devotamente, è chiaramente evidente dalla Parola, in cui queste nazioni sono spesso menzionate; perché ovunque significano il culto esterno, talvolta corrispondente a quello interno, talvolta l'opposto. Il motivo per cui significano anche l'opposto è che tutte le chiese, ovunque si trovino, nel corso del tempo hanno subito dei cambiamenti, anche fino a divenire il loro opposto. Che le nazioni qui nominate significhino nient'altro che il culto esterno, di conseguenza i fondamenti della loro dottrina, che erano riti, può essere dimostrato, come si è detto, attraverso la Parola, in altri luoghi, specialmente nei profeti.

[2] Così, di Magog, Mesech, Tubal e Gomer, è scritto in Ezechiele:

Figlio dell'uomo, volgi la tua faccia verso Gog del paese di Magog, il principe a capo di Mesech e Tubal; e profetizza contro di lui: Così dice Jehovih il Signore, Ecco io sono contro di te, o Gog, principe, capo di Mesech e Tubal. Ti metterò ganci alle mascelle e ti farò uscire con tutto il tuo esercito, cavalli e cavalieri, tutti ben equipaggiati, tutti muniti di spada, truppa immensa con scudi grandi e piccoli. La Persia, l'Etiopia e Put sono con loro, tutti con scudi ed elmi. Gomer e tutte le sue schiere, la casa di Togarmà, le estreme regioni del settentrione e tutte le loro schiere. Popoli numerosi sono con te. Alla fine degli anni tu andrai contro una nazione che è sfuggita alla spada, che in mezzo a molti popoli si è radunata sui monti d'Israele, rimasti a lungo nella desolazione. (Ezechiele 38:2-6, 8)

Questo intero capitolo tratta della chiesa, che divenne perversa, e alla fine ridusse il culto in ciò che è esteriore, ovvero i rituali, essendo la carità, rappresentata dai monti d'Israele, nella desolazione. Qui Gog del paese di Magog, principe e capo di di Mesech e Tubal, è il culto esteriore. Chiunque può vedere non si tratta di Gog e Magog, perché la Parola del Signore non tratta delle cose del mondo, ma contiene all'interno cose Divine.

[3] Nello stesso profeta:

Profetizza su Gog: Così dice Jehovih il Signore, Ecco io sono contro di te, o Gog, principe, capo di Mesech e Tubal. Ti ridurrò alla sesta parte di te, e ti spingerò fino al confine settentrionale; e ti porterò sui monti d'Israele; tu cadrai sui monti d'Israele, con tutte le tue orde, e le genti che sono con te (Ezechiele 39:1-2, 4)

The tutto questo capitolo, allo stesso modo, tratta del culto esterno separato da quello interno e divenuto idolatra, qui rappresentato da Gog, Mesech e Tubal, con cui s'intendono anche i principi dottrinali che essi accoglievano e poi confermavano dal senso letterale della Parola; e quindi falsificavano le verità e distruggevano il culto interno. Infatti, come si è detto, l'opposto è anche inteso delle stesse nazioni.

[4] In Giovanni:

Quando saranno trascorsi mille anni, satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra; Gog e Magog, li raduneranno per la guerra. Salirono sulla valle della terra, e assediarono l'accampamento dei santi e la città amata (Rivelazione 20:7-9);

dove Gog e Magog, hanno un significato simile. Il culto esterno separato da quello interno, cioè separato dall'amore per il Signore e dall'amore verso il prossimo, non è altro che idolatria, che assedia l'accampamento dei santi e la città amata.

[5] Di Mesech e di Tubal si dice in Ezechiele:

C'è Mesech, Tubal, e tutta la sua moltitudine intorno al suo sepolcro; tutti incirconcisi, trafitti dalla spada; perché avevano seminato terrore nella terra dei viventi (Ezechiele 32:26)

Il soggetto qui è l'Egitto, ovvero le conoscenze mondane con le quali l'uomo desidera esplorare le cose spirituali. Mesech e Tubal, rappresentano principi dottrinali che sono rituali, i quali, quando difettano dell'amore sono chiamati incirconcisi. Di conseguenza, essi sono trafitti con la spada, e terrore nella terra dei viventi.

[6] Di Javan si dice in Gioele:

I figli di Giuda e i figli di Gerusalemme, avete venduto ai figli degli Javaniti affinché fossero allontanati dai loro confini (Gioele 3:6)

I figli di Giuda indicano le cose celesti della fede, i figli di Gerusalemme, le cose spirituali della fede; quindi le cose inerenti il culto interno. I figli degli Javaniti rappresentano il culto esterno separato da quello interno. Poiché questo culto è così lontano da quello interno, si dice che sono stati allontanati dai loro confini.

[7] Javan e Tubal indicano il culto esterno autentico, in Isaia:

Vengo per radunare tutte le nazioni di tutte lingue. Esse verranno e vedranno la mia gloria. Porrò un segnale fra loro, e manderò i superstiti tra loro, alle nazioni, a Tarsis, a Pul e a Lud che tirano d'arco, a Tubal e a Javan, alle isole lontane, che non hanno udito il mio nome, né hanno visto la mia gloria; ed essi proclameranno la mia gloria fra le nazioni (Isaia 66:18-19)

Il soggetto qui trattato è il regno del Signore e la sua venuta. Tubal e Javan indicano coloro che sono nel culto esterno corrispondente a quelli interno, che devono essere istruiti in ordine alle cose interne.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.