Die Bibel

 

Genesi 26:31

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31 E, levatisi la mattina seguente a buon’ora, giurarono l’uno all’altro. Poi Isacco li accommiatò; ed essi si partirono da lui amichevolmente.


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

Aus Swedenborgs Werken

 

Arcana Coelestia #1420

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1420. E tu sarai una benedizione. Che ciò significa che tutte le cose sia in generale, sia in particolare, sono dal Signore è evidente dal significato di benedizione, che fa riferimento ai beni; nel senso esterno, ai beni corporei, terreni e naturali; nel senso interno, ai beni spirituali e celesti. Essere una benedizione significa essere la fonte di ogni bene, e donare ogni bene. Questo non può in alcun modo essere dirsi di Abramo, e quindi è evidente che con Abramo qui è rappresentato il Signore, in quanto egli solo è la benedizione. Allo stesso modo di ciò che si dice di Abramo di seguito:

Abramo diverrà una grande e numerosa nazione e in lui tutte le nazioni della terra saranno benedette (Genesi 18:18)

di Isacco:

Nella tua discendenza tutte le nazioni della terra saranno benedette (Genesi 26:4)

e di Giacobbe:

In te e nella tua progenie tutte le famiglie della terra saranno benedette (Genesi 28:14)

Che le nazioni non possano essere benedette, né sono benedette, in Abramo, Isacco e Giacobbe, e nella loro discendenza, bensì nel Signore, chiunque può comprenderlo. Questo è chiaramente affermato in Davide:

Il suo nome durerà in eterno; prima che il sole avesse il suo nome; e tutte le nazioni saranno benedette in lui (Salmi 72:17)

in cui si fa riferimento al Signore. Nello stesso libro:

Tu lo ricolmi di eterne benedizioni (Salmi 21:6)

in cui anche si fa riferimento al Signore.

In Geremia:

Le nazioni saranno benedette in lui, e in lui si glorieranno (Geremia 4:2)

Da questi passi è ormai evidente che benedizione significa il Signore, e che quando egli è chiamato benedizione significa che da lui sono tutte cose celesti e spirituali, che sono i soli beni; e poiché questi sono i soli beni, essi soltanto sono le verità; e quindi nella misura in cui ci sono beni celesti e spirituali in quelli naturali, mondani e corporee, nella stessa proporzione questi beni sono benedetti.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.