Die Bibel

 

Genesi 19:24

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24 E il Signore fece piover dal cielo sopra Sodoma e sopra Gomorra, solfo e fuoco, dal Signore.


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

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Arcana Coelestia #1589

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1589. Come la terra d'Egitto, fino a Soar. Che questo significhi la conoscenza dall'affezione del bene è evidente dal significato di Egitto (di cui si veda n. 1164, 1165; in senso benigno, n. 1462) cioè la conoscenza esteriore. E dal significato di Soar, cioè l'affezione del bene. Soar era una città non lontana da Sodoma, dove anche Lot si rifugiò quando gli angeli lo salvarono dall'incendio di Sodoma (descritto in Genesi 19:20, 22, 30).

Soar è anche nominata in altri luoghi (Genesi 14:2, 8; Deuteronomio 34:3, Isaia 15:5, Geremia 48:34), dove anche significa l'affezione del bene, e nel senso opposto, come è usuale, significa l'affezione del male.

[2] Ci sono tre facoltà che costituiscono l'uomo esterno, vale a dire quella razionale, la conoscenza e le percezioni esteriori dei sensi. La facoltà razionale è l'interiore, la conoscenza è esteriore, e le percezioni dei sensi sono ciò che è esteriormente più remoto. È attraverso la facoltà razionale che l'uomo interno è congiunto con quello esterno; e quale è il razionale, tale è la congiunzione. L'esteriore sensuale qui, è la vista e l'udito. Ma in sé, il razionale non è nulla, a meno che l'affezione non scorra in esso e lo renda attivo e vitale. Da ciò consegue che la facoltà razionale è tale quale è l'affezione. Quando l'affezione del bene fluisce, diviene nella facoltà razionale l'affezione per la verità. Al contrario quando è l'affezione del male a fluire. Dato che la conoscenza esteriore aderisce alla facoltà razionale e rappresenta uno strumento di questa, ne consegue che l'affezione entra anche in essa e la influenza. Nulla vive nell'uomo se non in ragione dell'affezione. La causa di ciò è che l'affezione del bene procede dal celeste, cioè dall'amore celeste, che vivifica tutto ciò in cui fluisce. Essa vivifica anche l'affezione del male, ovvero le cupidità.

[3] Il bene dell'amore dal Signore fluisce continuamente attraverso l'uomo interno nell'esterno. Ma l'uomo che è nell'affezione del male o nella cupidità perverte il bene; e nondimeno, è mantenuto in vita dal bene. Questo può essere percepito dal confronto con gli oggetti che ricevono i raggi solari. Ci sono alcuni che ricevono questi raggi più magnificamente e li trasformano nei colori più incantevoli, come il diamante, il rubino, il giacinto, lo zaffiro e le altre pietre preziose. Ma ci sono altri che non ricevono allo stesso modo i raggi solari, e li trasformano in colori più sgradevoli. Lo stesso può anche vedersi dalla differente inclinazione degli uomini. Ci sono quelli che ricevono i beni da un altro con tutta l'affezione; e ci sono quelli che li trasformano in mali. Ciò dimostra quale sia la conoscenza dall'affezione del bene rappresentata dalla terra d'Egitto, fino a Soar, quando la facoltà razionale è come il giardino di Jehovah.

  
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Arcana Coelestia #1462

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1462. Che Egitto, in relazione al Signore, è la conoscenza mondana dei saperi, ma relativamente a tutti gli altri uomini è la conoscenza mondana in generale, è evidente dal suo significato nella Parola (di cui si veda in precedenza in vari luoghi, specialmente ai n. 1164, 1165). Perché la chiesa antica era in Egitto così come in molti altri luoghi (n 1238.). E quando questa chiesa era lì, le conoscenze mondane fiorirono più che ogni altra; di qui l'Egitto ha rappresentato la conoscenze mondane. Ma quando le persone hanno desiderato entrare nei misteri della fede tramite le conoscenze mondane, e quindi hanno inteso investigare con le capacità loro proprie, le verità degli arcani Divini, l'Egitto è degradato nella magia, e ha iniziato a rappresentare le conoscenze mondane che pervertono, da cui derivano le falsità, e da queste i mali, come è evidente in Isaia 19:11.

[2] Che nel versetto corrente con Egitto si faccia riferimento alle conoscenze mondane utili, in grado di servire come recipienti per le cose celesti e spirituali, è evidente dai seguenti passi della Parola.

In Isaia:

Hanno sedotto l'Egitto, la pietra angolare delle tribù (Isaia 19:13)

dove è chiamato pietra angolare delle tribù, in quanto serve da supporto per le cose appartengono alla fede, rappresentate dalle tribù.

Nello stesso profeta:

In quel giorno ci saranno cinque città nel paese d'Egitto, che parleranno la lingua di Canaan, e giureranno a Jehovah Zebaoth; ciascuna di esse sarà chiamata città del sole. In quel giorno ci sarà un altare al Jehovah in mezzo al paese d'Egitto, e una colonna a Jehovah al confine. E sarà come un segno e una testimonianza a Jehovah Zebaoth nel paese d'Egitto; perché essi invocheranno Jehovah, a causa degli oppressori, ed egli invierà loro un salvatore e un principe, ed egli li libererà. E Jehovah diverrà noto in Egitto, e gli egiziani conosceranno Jehovah in quel giorno; ed essi offriranno sacrifici e offerte, e faranno un giuramento a Jehovah, e lo adempiranno. E Jehovah colpirà l'Egitto al fine di sanarlo, ed essi torneranno al Signore, ed egli avrà misericordia di loro e li guarirà (Isaia 19:18-22)

qui si fa riferimento all'Egitto in un senso buono, che indica coloro che sono nelle conoscenze mondane, vale a dire nelle verità naturali, che sono i contenitori delle verità spirituali.

[3] Nello stesso profeta:

In quel giorno ci sarà una strada dall'Egitto verso l'Assiria, e l'Assiria entrerà in Egitto, e l'Egitto in Assiria, e gli egiziani saranno al servizio dell'Assiria. In quel giorno Israele sarà terzo tra Egitto e Assiria, una benedizione in mezzo alla terra, che Jehovah Zebaoth benedirà, dicendo: Benedetto sia l'Egiziano mio popolo, l'Assiro opera delle mie mani e Israele mia eredità (Isaia 19:23-25)

qui per Egitto s'intende la conoscenza delle verità naturali; per Assiria, la ragione o o le cose razionali; per Israele, le cose spirituali; ognuno dei quali si succedono; perciò è detto che in quel giorno ci sarà una strada dall'Egitto verso l'Assiria, e che Israele sarà terzo tra Egitto e Assiria.

[4] In Ezechiele:

Di lino fine ricamato in Egitto era la tua vela, che ti serviva da insegna (Ezechiele 27:7)

il riferimento è a Tiro, con cui s'intende il possesso delle conoscenze. Lino fine ricamato, indica le verità dalle conoscenze mondane, che sono utili; perché tali conoscenze mondane, che appartengono all'uomo esterno, deve essere al servizio dell'uomo interno.

Nello stesso profeta:

Così dice il Jehovih Signore, Alla fine di quarant'anni radunerò l'Egitto dai popoli trai quali l'avevo disperso, e muterò le sorti degli egiziani (Ezechiele 29:13-14)

dove si dice la stessa cosa che ricorre in molti luoghi della Parola, riguardo a Giuda e Israele, cioè che vale a dire che devono essere radunati e liberato dalla prigionia.

In Zaccaria:

Ed avverrà che su ciascuna delle famiglie della terra che non saliranno a Gerusalemme per adorare Re Jehovah Zebaoth, non ci sarà pioggia; e così anche avverrà alle famiglie d'Egitto che non saliranno (Zaccaria 14:17-18)

anche qui si fa riferimento all'Egitto in senso buono, e con analogo significato.

[5] Che le conoscenze mondane, ovvero la sapienza umana, s'intende con Egitto, è evidente anche in Daniele, in cui le conoscenze mondane delle cose celesti e spirituali sono denominate segreti d'argento e d'oro, e anche le cose desiderabili d'Egitto (Daniele 11:43).

E si dice di Salomone che la sua sapienza è stata moltiplicata sopra la sapienza di tutti i figli d'oriente, e d'Egitto (1 Re 4:30).

La casa costruita da Salomone per la figlia del faraone non rappresenta altro (1 Re 7:8, ecc).

[6] Che il Signore nella sua infanzia sia stato portato in Egitto, ha lo stesso significato di ciò che qui s'intende per Abramo. E ciò è avvenuto per l'ulteriore motivo che egli potesse così adempiere a tutte le cose che sono state rappresentate e che lo riguardano. Nel senso intimo la migrazione di Giacobbe e dei suoi figli in Egitto rappresenta la prima istruzione del Signore nelle conoscenze della Parola, come è anche manifesto dai seguenti passi. Si dice del Signore in Matteo:

Un angelo del Signore apparve a Giuseppe in sogno, dicendo: Alzati, prendi il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e rimani là finché non ti avvertirò. Ed egli si alzò, prese il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, ed restò lì fino alla morte di Erode, affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta: Dall'Egitto ho chiamato mio figlio (Matteo 2:13-15, 19-21)

al riguardo si dice in Osea:

Quando Israele era un bambino io lo ho amato, e ho chiamato mio figlio dall'Egitto (Osea 11:1)

da cui è evidente che per il bambino Israele si intende il Signore; e che la sua istruzione durante l'infanzia s'intende con le parole: Ho chiamato mio figlio dall'Egitto.

[7] Ancora in Osea:

Per mezzo di un profeta il Signore fece uscire Israele dall'Egitto, e e per mezzo di un profeta lo custodì (Osea 12:13-14)

dove allo stesso modo per Israele s'intende il Signore; per un profeta s'intende uno che insegna, e quindi la dottrina delle conoscenze.

In Davide:

Rivolgiti a noi, Dio degli eserciti, fa risplendere il tuo volto, e noi saremo salvati. Tu hai sradicato una vite dall'Egitto, hai cacciato le genti e l'hai trapiantata nella loro terra (Salmi 80:7-8)

dove anche si fa riferimento al Signore, che è chiamato vite sradicata dall'Egitto, in relazione alle per quanto riguarda le conoscenze in cui doveva essere istruito.

  
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