Die Bibel

 

Genesi 17:4

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4 Quant’è a me, ecco, io fo il mio patto teco: Tu diventerai padre d’una moltitudine di nazioni.


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

Aus Swedenborgs Werken

 

Arcana Coelestia #2026

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2026. Che per ti darò si intende che le cose che sono nei cieli e sulla terra sono sue, segue da ciò che è stato appena detto. Nel senso letterale, le parole ti darò, significano che Dio ovvero Jehovah avrebbe dato al Signore ogni cosa, esattamente come è detto nella Parola degli evangelisti, che il Padre gli ha dato tutte le cose che sono in cielo e sulla terra. Ma nel senso interno, in cui la verità stessa si presenta nella sua purezza, significa che il Signore le ha acquisite da se stesso, perché Jehovah era in lui, e in ogni cosa che gli appartiene, come detto prima. Questo può essere ulteriormente illustrato da ciò che è simile; perché è come se l'uomo interiore o razionale, ovvero il pensiero, suggerisse all’uomo esteriore che acquisterebbe pace e serenità se rinunciasse a fare questo o quello. In questo caso colui che parla è lo stesso uomo cui si rivolge la parola, perché entrambi il razionale e il corporeo appartengono all'uomo, e quindi quando si fa menzione del primo, s’intende anche l’altro.

[2] Inoltre, che ogni cosa nei cieli e sulla terra appartenga al Signore, è evidente in molti passi della Parola, sia nell'Antico Testamento, sia negli evangelisti, come in Matteo 11:27, Luca 10:22, Giovanni 3:34-35, 17:2; Matteo 28:18; e anche da quanto è stato mostrato nel primo volume n. 445, 551, 552, 1607). E dato che il Signore governa il cielo universale, governa anche tutte le cose sulla terra; perché queste sono così legate che chi governa le prime, governa tutte le cose. Perché il cielo angelico influenza il cielo degli spiriti angelici; e questo, il mondo degli spiriti; e ancora, quest’ultimo influenza il genere umano. E allo stesso modo, dai cieli, dipendono tutte le cose che sono nel mondo e nella natura, perché senza l’influsso dal Signore attraverso i cieli, nulla di ciò che è nella natura e nei suoi tre regni verrebbe ad esistenza, né sopravvivrebbe (si veda il n. 1632)

  
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Arcana Coelestia #1258

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1258. E da queste si diffusero le nazioni sopra la terra. Che questo significhi che da esse sono derivati tutti i culti della chiesa, in relazione ai beni e ai mali, che sono rappresentati dalle nazioni, si evince dal significato di nazioni. Per nazione, come è stato spiegato in precedenza, s'intende un insieme di famiglie. Nella chiesa più antica e nella chiesa antica, le collettività delle famiglie che riconoscevano uno stesso patriarca costituivano una nazione. Ma siccome le nazioni nel senso interno significano il culto della chiesa, e questo in relazione ai beni o ai mali del culto, quando le famiglie e le nazioni sono visualizzate dagli angeli, essi non concepiscono l'idea di una nazione, ma unicamente del culto in essa; perché considerano ogni cosa a partire dalla qualità che la caratterizza, vale a dire, da ciò che è in sé. La qualità o carattere di un uomo, attraverso il quale è considerato nel cielo, è la sua carità e la sua fede. Questo chiunque può comprenderlo chiaramente se considera che quando guarda ad ogni uomo, famiglia o nazione, pensa per lo più alle qualità che li caratterizzano, secondo quella che è dominante in loro in quel momento. L'idea della loro qualità affiora immediatamente nella sua mente, e in se stesso egli li stima da essa. Ancora di più è questo il caso presso il Signore; e da lui, presso gli angeli, che non possono considerare un uomo, una famiglia e una nazione, in nessun modo differente dalla loro qualità rispetto alla carità e alla fede. Perciò nel senso interno per nazioni non s'intende altro che il culto della chiesa, e ciò in relazione alla sua qualità, che è il bene della carità e la verità della fede che ne deriva. Quando il termine nazioni ricorre nella Parola, gli angeli non si soffermano in alcun modo nell'idea di nazione, secondo il senso storico della lettera, ma nell'idea del bene e della verità rappresentati da quella nazione.

  
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