Ang Bibliya

 

Deuteronomio 32:30

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30 Come potrebbe un solo inseguirne mille, e due metterne in fuga diecimila, se la Ròcca loro non li avesse venduti, se l’Eterno non li avesse dati in man del nemico?

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Dottrina sulla Sacra Scrittura # 101

Pag-aralan ang Sipi na ito

  
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101. Che un culto di sacrifici fosse noto già prima della Parola data alla nazione israelitica per mezzo di Mosè e dei profeti, e che per l’avvenire fosse stato profetizzato per bocca di Jehovah, questo è noto dai riferimenti che si fanno negli stessi libri di Mosè. Che un culto di sacrifici fosse noto, risulta da questi passi:

Fu comandato ai figli d’Israele di rovesciare gli altari delle genti, di infrangere le loro statue e di distruggere i loro sacri boschi (Esodo 34:13; Deuteronomio 7:5; 12:3)

Israele in Schittim cominciò a fornicare con le figlie di Moab, ed esse chiamarono il loro popolo ai sacrifici dei loro dei; e il popolo ne mangiò. Così essi si prostrarono agli dei di quelli, e adorarono principalmente Baalpeor; e in ragione di ciò, si accese l’ira di Jehovah contro Israele (Numeri 25:13)

Balaam, che fu di Siria, fece edificare degli altari, e vi sacrificò buoi e montoni (Numeri 22:40; 23:1-2, 4, 29-30)

[2] Che poi si fosse profetato dalla bocca di Jehovah, risulta dalle profezie di Balaam (Numeri 23:7-10, 18-23; 24:3-9, 16-24). Egli profetò perfino sul Signore, dicendo che una stella sarebbe sorta da Giacobbe, e uno scettro da Israele (Numeri 23:17). E che il suo profetare fosse dalla bocca di Jehovah, lo si vede in Numeri 22:13-18; 23:3, 5, 8, 16, 26; 24:1

Da tutto ciò è evidente che presso le altre nazioni vi era un culto Divino, simile a quello istituito ad opera di Mosè presso la nazione israelitica.

[3] Che un tale culto vi fosse stato anche prima di Abramo, emerge dalle stesse parole di Mosè in Deuteronomio 32:7-8; e con maggiore evidenza emerge da ciò che si legge di Melchisedec, re di Salem, che egli prese del pane e del vino, e benedisse Abramo; e Abramo dette a lui le decime di ogni cosa (Genesi 14:18-20). Melchisedec ivi rappresenta il Signore; infatti viene chiamato sacerdote dell’Iddio Altissimo (Genesi 14:18). E in Davide si dice del Signore:

Tu sacerdote in eterno, secondo il modo di Melchisedec (Salmi 110:4)

Fu in ragione di ciò che Melchisedec prese del pane e del vino, che significano le cose sante della chiesa, come santi sono il pane ed il vino nel sacramento della cena. E in virtù di ciò Melchisedec poté benedire Abramo, e Abramo dare a lui le decime di ogni cosa.

  
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