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Ezechiele 27:26

Studie

       

26 I tuoi vogatori ti hanno condotta in alto mare; il vento orientale ti ha rotta nel cuor del mare.


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

Från Swedenborgs verk

 

Arcana Coelestia #1158

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1158. Da questi si diffusero le isole delle nazioni nei loro territori. Che questo significhi che i culti di molte nazioni ebbero origine da questi; che isole siano particolari regioni e quindi particolari culti che erano ancora più remoti e che territori sono i loro culti in generale, è evidente dal significato di isole nella Parola. Finora si è trattato di coloro che avevano il culto esterno corrispondente all'interno. Per i sette figli di Jafet sono intesi coloro che erano prossimi all'autentico culto interno; Per i sette figli di Gomer e allo stesso tempo di Javan, sono intesi coloro che erano più lontani dall'autentico culto interno. Per le isole delle nazioni sono intesi coloro che erano ancora più lontani, e specialmente coloro che hanno vissuto nella reciproca carità, e nondimeno, nell'ignoranza del Signore, della dottrina della Chiesa e del culto interno; e tuttavia, avevano un certo culto esterno che osservavano religiosamente. Questi sono chiamati isole nella Parola. Quindi per isole, nel senso interno, ivi è significato il culto più remoto dal culto interno.

[2] Coloro che sono nel senso interno della Parola, come gli angeli, non hanno alcuna conoscenza delle isole, perché non hanno più alcuna idea di esse; ma in luogo di esse percepiscono un culto più remoto, come ad esempio è quello delle nazioni al di fuori della chiesa. E, allo stesso modo, per isole percepiscono quelle cose all'interno della chiesa che sono un po' distanti dalla carità, come l'amicizia e la cortesia. L'amicizia non è carità, e ancor meno lo è la cortesia; esse sono categorie subalterne alla carità; e quanto più esse derivino dalla carità, più sono sincere.

[3] Che tali cose siano significate per le isole può essere visto dai seguenti passi nella Parola.

In Isaia:

Mantenete il silenzio dinanzi a me, o isole; e lasciate che il popolo rinnovi la sua forza, lasciate che si avvicinino. Le isole hanno visto, e ne hanno paura; gli estremi confini della terra tremano;

e si avvicinano (Isaia 41:1, 5)

Qui isole indicano le nazioni al di fuori dalla chiesa che osservavano religiosamente il loro culto esterno. I limiti più nascosti della regione in cui è la chiesa sono chiamati gli estremi confini della terra.

Nello stesso profeta:

Egli non si oscurerà, né farà a pezzi alcunché fino a quando non sarà fatto giudizio nella terra, e le isole aspetteranno la sua legge. Cantate a Jehovah un canto nuovo, la sua lode dall'estremità della terra, voi che scendete fino al mare, tutto ciò che esso contiene, le isole e i loro abitanti. Diano gloria al Signore, proclamino la sua lode nelle isole (Isaia 42:4, 10, 12)

Qui anche isole indica le nazioni al di fuori della chiesa, che hanno vissuto nell'ignoranza, semplicità e rettitudine.

[4] Nello stesso profeta:

Ascoltatemi, o isole, e udite, voi popoli da lontano (Isaia 49:1)

allo stesso modo, qui si fa riferimento a quelle nazioni che sono più lontane dal culto del Signore, e dalla conoscenza della fede. Perciò è detto, da lontano. Ancora nello stesso profeta:

In me sperano le isole e nel mio braccio confidano (Isaia 51:5)

dove il significato è lo stesso. Perché essi sono tali in quanto vivono in rettitudine, è detto che essi sperano in me e nel mio braccio confidano.

In Geremia:

Ascoltate la parola dell'Eterno, o voi nazioni, e proclamatela nelle isole lontane (Geremia 31:10)

dove il significato è lo stesso.

In Sofonia:

Jehovah sarà terribile contro di loro, perché consumerà tutti gli dei della terra; ed essi si prostreranno davanti a lui, ognuno dal suo luogo, fino a tutte le isole delle nazioni (Sofonia 2:11)

Le isole delle nazioni indicano le nazioni più lontane dalla conoscenza della fede.

[5] In Davide:

Regna il Signore, esulti la terra; si rallegri la moltitudine delle isole. Nubi e oscurità sono intorno a lui (Salmi 97:1-2)

Dove il significato è lo stesso. La loro ignoranza è qui rappresentata da nuvole e oscurità; ma siccome sono nella semplicità e nella rettitudine si dice intorno a lui. Perché per le isole s'intendono quelle cose che sono più lontane. Anche Tarsis, Pul, Lud, Tubal e Javan – con cui è inteso il culto esterno – sono chiamate isole (Isaia 66:19).

Così pure Kittim (Geremia 2:10; Ezechiele 27:6).

Se messe a confronto con terre o montagne, le isole significano anche le verità della fede, in virtù del fatto che sono in mezzo al mare; dunque significano gli orientamenti dottrinali che sono rituali.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

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Genesi 10

Studie

   

1 Questa è la posterità dei figliuoli di Noè: Sem, Cam e Jafet; e a loro nacquero de’ figliuoli, dopo il diluvio.

2 I figliuoli di Jafet furono Gomer, Magog, Madai, Javan, Tubal, Mescec e Tiras.

3 I figliuoli di Gomer: Ashkenaz, Rifat e Togarma.

4 I figliuoli di Javan: Elisha, Tarsis, Kittim e Dodanim.

5 Da essi vennero i popoli sparsi nelle isole delle nazioni, nei loro diversi paesi, ciascuno secondo la propria lingua, secondo le loro famiglie, nelle loro nazioni.

6 I figliuoli di Cam furono Cush, Mitsraim, Put e Canaan.

7 I figliuoli di Cush: Seba, Havila, Sabta, Raama e Sabteca; e i figliuoli di Raama: Sceba e Dedan.

8 E Cush generò Nimrod, che cominciò a esser potente sulla terra.

9 Egli fu un potente cacciatore nei cospetto dell’Eterno; perciò si dice: "Come Nimrod, potente cacciatore nel cospetto dell’Eterno".

10 E il principio del suo regno fu Babel, Erec, Accad e Calne nel paese di Scinear.

11 Da quel paese andò in Assiria ed edificò Ninive, Rehoboth-Ir e Calah;

12 e, fra Ninive e Calah, Resen, la gran città.

13 Mitsraim generò i Ludim, gli Anamim, i Lehabim, i Naftuhim,

14 i Pathrusim, i Casluhim (donde uscirono i Filistei) e i Caftorim.

15 Canaan generò Sidon, suo primogenito, e Heth,

16 e i Gebusei, gli Amorei, i Ghirgasei,

17 gli Hivvei, gli Archei, i Sinei,

18 gli Arvadei, i Tsemarei e gli Hamattei. Poi le famiglie dei Cananei si sparsero.

19 E i confini dei Cananei andarono da Sidon, in direzione di Gherar, fino a Gaza; e in direzione di Sodoma, Gomorra, Adma e Tseboim, fino a Lesha.

20 Questi sono i figliuoli di Cam, secondo le loro famiglie, secondo le loro lingue, nei loro paesi, nelle loro nazioni.

21 Anche a Sem, padre di tutti i figliuoli di Eber e fratello maggiore di Jafet, nacquero de’ figliuoli.

22 I figliuoli di Sem furono Elam, Assur, Arpacshad, Lud e Aram.

23 I figliuoli di Aram: Uz, Hul, Gheter e Mash.

24 E Arpacshad generò Scelah, e Scelah generò Eber.

25 E ad Eber nacquero due figliuoli; il nome dell’uno fu Peleg, perché ai suoi giorni la terra fu spartita; e il nome del suo fratello fu Jokthan.

26 E Jokthan generò Almodad, Scelef, Hatsarmaveth,

27 Jerah, Hadoram, Uzal,

28 Diklah, Obal, Abimael, Sceba,

29 Ofir, Havila e Jobab. Tutti questi furono figliuoli di Jokthan.

30 E la loro dimora fu la montagna orientale, da Mesha, fin verso Sefar.

31 Questi sono i figliuoli di Sem, secondo le loro famiglie, secondo le loro lingue, nei loro paesi, secondo le loro nazioni.

32 Queste sono le famiglie dei figliuoli di Noè secondo le loro generazioni, nelle loro nazioni; e da essi uscirono le nazioni che si sparsero per la terra dopo il diluvio.