Библијата

 

Micah 4

Студија

   

1 Ma avverrà, negli ultimi tempi, che il monte della casa dell’Eterno si ergerà sopra la sommità de’ monti, e s’innalzerà al disopra delle colline, e i popoli affluiranno ad esso.

2 Verranno delle nazioni in gran numero e diranno: "Venite, saliamo al monte dell’Eterno e alla casa dell’Iddio di Giacobbe; egli c’insegnerà le sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri!" Poiché da Sion uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola dell’Eterno.

3 Egli sarà giudice fra molti popoli, e sederà come arbitro fra nazioni potenti e lontane. Delle loro spade fabbricheranno vomeri, delle loro lance, roncole; una nazione non leverà più la spada contro l’altra, e non impareranno più la guerra.

4 Sederanno ciascuno sotto la sua vigna e sotto il suo fico senza che alcuno li spaventi; poiché la bocca dell’Eterno degli eserciti ha parlato.

5 Mentre tutti i popoli camminano ciascuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome dell’Eterno, del nostro dio, in perpetuo.

6 In quel giorno, dice l’Eterno, io raccoglierò le pecore zoppe, radunerò quelle ch’erano state scacciate, e quelle ch’io avevo trattato duramente.

7 Di quelle che zoppicano farò un resto, che sussisterà; di quelle scacciate lontano una nazione potente; e l’Eterno regnerà su loro sul monte Sion, da allora in perpetuo.

8 E tu, torre del gregge, colle della figliuola di Sion, a te verrà, a te verrà l’antico dominio, il regno che spetta alla figliuola di Gerusalemme.

9 Ora, perché gridi tu così forte? Non v’è egli alcun re dentro di te? Il tuo consigliere è egli perito che l’angoscia ti colga come di donna che partorisce?

10 Soffri e gemi, o figliuola di Sion, come donna che partorisce! Poiché ora uscirai dalla città, dimorerai per i campi, e andrai fino a Babilonia. Là tu sarai liberata, là l’Eterno ti riscatterà dalla mano dei tuoi nemici.

11 Ora molte nazioni si son radunate contro di te, le quali dicono: "Sia profanata! e i nostri si pascan della vista di Sion!"

12 Ma esse non conoscono i pensieri dell’Eterno, non intendono i suoi disegni: poich’egli le raduna come mannelle sull’aia.

13 Figliuola di Sion, lèvati, trebbia! perché io farò che sia di ferro il tuo corno, che le tue unghie sian di rame; e tu triterai molti popoli; e consacrerò come interdetto i loro guadagni all’Eterno, e le loro ricchezze al Signore di tutta la terra.

   

Од делата на Сведенборг

 

True Christian Religion #118

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118. (ii) BUT FOR THAT REDEMPTION NO PERSON COULD HAVE BEEN SAVED, NOR COULD THE ANGELS HAVE REMAINED UNHARMED.

It must first be stated what redemption is. To redeem means to free from damnation, to reclaim from everlasting death, to snatch from hell, and to release the captives and those in bondage from the hands of the devil. The Lord performed this by conquering the hells and founding a new heaven. The reason why people could not by any other means be saved was that the spiritual world is so closely integrated with the natural world that they are inseparable. This principally affects people's interiors, what is called their souls and minds; those of the good are linked with the souls and minds of angels, those of the wicked with the souls and minds of the spirits of hell. Their union is such that if a person were deprived of them, he would fall lifeless, like a block of wood. Likewise neither could angels and spirits remain in existence, if human beings were taken away from them. This will make it plain why redemption took place in the spiritual world, and why heaven and hell had to be brought into order before a church could be established upon earth. This is clearly stated in Revelation, where it is said that after the creation of a new heaven, the New Jerusalem, which is the new church, came down from that heaven (Revelation 21:1-2).

  
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Thanks to the Swedenborg Society for the permission to use this translation.