スウェーデンボルグの著作から

 

Arcana Coelestia#8106

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8106. ‘Interdiu in columna nubis’: quod significet cum status illustrationis quod temperatus per obscurum veri, constat ex significatione ‘interdiu’ seu ‘in die’ quod sit in statu illustrationis, nam tempora diei, ut mane, meridies, vespera, et nox, correspondent illustrationibus 1 quae sunt intelligentiae et sapientiae in altera vita, n. 5672, 5962, 6110; inde ‘dies’ est status illustrationis seu perceptionis clarae, et ‘nox’ status non illustrationis seu perceptionis obscurae, n. 7680; et ex significatione ‘nubis’ quod sit obscurum veri, ex causa quia nubes aufert 2 claritatem lucis e sole, et quoque temperat illam.

[2] In Verbo passim dicitur quod ‘Jehovah apparuerit in nube’, et quod ‘cinctus nube’, tum quod ‘sub pedibus Ipsius nubes’; ibi per ‘nubem’ intelligitur obscurum veri, in specie sensus litteralis Verbi, nam hic sensus respective ad sensum internum est obscurum veri, videatur Praefatio ad Gen. xviii, tum n. 4391, 5922, 6343, 6752; hoc per ‘nubem’ 3 significabatur, cum Dominus apparuit Petro, Jacobo, et Johanni in gloria, Luc. 9:34;

cum e monte Sinai populo, 4 cumque Moschi quando intravit ad Ipsum ibi, Exod. 19:9, 20:18, 24:15-18, 34:5;

ut et per hoc quod Dominus toties dixit, quod ‘venturus in nubibus caeli’, Matth. 24:30, 26:63, 64; Marcus 13:26, 14:61, 62; 5 Luc. 21:27.

[3] Sensus litteralis Verbi vocatur ‘nubes’ quia sensus internus, qui vocatur ‘gloria’, non potest comprehendi 6 ab homine, 7 nisi regenerato, et tunc illustrato; sensus internus Verbi, seu verum Divinum in sua gloria, si appareret coram homine non regenerato, foret sicut caligo in qua prorsus nihil videret, et quoque ex qua caecutiret, hoc est, nihil crederet. Ex his constare potest quid significatur per ‘nubem interdiu’, quod nempe obscuram veri, ac ubi de Verbo agitur, sensus 8 litteralis.

[4] ‘In columna nubis et ignis’ dicitur quia per ‘columnam’ significatur firmamentum quod suffulcit, ut Jer. 1:18; Ps. 75:4 [KJV Ps. 75:3]; Apoc. 3:12; Job. 9:6;

ac praedicatur de naturali, 9 quia naturale est instar firmamenti aut baseos 10 spirituali; desinit enim spirituale in naturali, et ibi quiescit; inde est quod pedes angeli descendentis e caelo apparuerint sicut columnae ignis Apoc. 10:1, nam per ‘pedes’ 11 significatur naturale, n. 2162, 3147, 3761, 3986, 4280, 4938-4952, 5327, 5328.

脚注:

1. The Manuscript inserts quoad illa.

2. The editors of the third Latin edition made a minor correction here. For details, see the end of the appropriate volume of that edition.

3. significatur

4. et quod Moschi cum

5. The Manuscript places this before Marcus xiii.

6. The Manuscript inserts aut credi.

7. nisi e nube, et ne sic quidem nisi coram regeneratis, et tunc illustratis; si enim coram non regenerato et tunc illustrato appareret in gloria, tunc

8. The Manuscript inserts illius.

9. quod

10. The Manuscript inserts est.

11. significantur naturalia

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

スウェーデンボルグの著作から

 

Arcana Coelestia#3858

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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

聖書

 

Zaccaria 14

勉強

   

1 Ecco vien un giorno dell’Eterno, in cui le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te.

2 Io adunerò tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme, e la città sarà presa, le case saranno saccheggiate, e le donne violate; la metà della città andrà in cattività, ma il resto del popolo non sarà sterminato dalla città.

3 Poi l’Eterno si farà innanzi e combatterà contro quelle nazioni, com’egli combatté, le tante volte, il dì della battaglia.

4 I suoi piedi si poseranno in quel giorno sul monte degli Ulivi ch’è dirimpetto a Gerusalemme a levante, e il monte degli Ulivi si spaccherà per il mezzo, da levante a ponente, sì da formare una gran valle, e metà del monte si ritirerà verso settentrione, e l’altra metà verso mezzogiorno.

5 E voi fuggirete per la valle de’ miei monti, poiché la valle de’ monti s’estenderà fino ad Atsal; fuggirete, come fuggiste davanti al terremoto ai giorni di Uzzia, re di Giuda; e l’Eterno, il mio Dio, verrà, e tutti i suoi santi con lui.

6 E in quel giorno avverrà che non vi sarà più luce; gli astri brillanti ritireranno il loro splendore.

7 Sarà un giorno unico, conosciuto dall’Eterno; non sarà né giornonotte, ma in sulla sera vi sarà luce.

8 E in quel giorno avverrà che delle acque vive usciranno da Gerusalemme; metà delle quali volgerà verso il mare orientale, e metà verso il mare occidentale, tanto d’estate quanto d’inverno.

9 E l’Eterno sarà re di tutta la terra; in quel giorno l’Eterno sarà l’unico, e unico sarà il suo nome.

10 Tutto il paese sarà mutato in pianura da Gheba a Rimmon a mezzogiorno di Gerusalemme; e Gerusalemme sarà innalzata e abitata nel suo luogo, dalla porta di Beniamino al luogo della prima porta, la porta degli angoli, e dalla torre di Hananeel agli strettoi del re.

11 E la gente abiterà in essa, e non ci sarà più nulla di votato allo sterminio, e Gerusalemme se ne starà al sicuro.

12 E questa sarà la piaga con la quale l’Eterno colpirà tutti i popoli che avran mosso guerra a Gerusalemme: la loro carne si consumerà mentre stanno in piedi, gli occhi si struggeranno loro nelle orbite, la lor lingua si consumerà nella lor bocca.

13 E avverrà in quel giorno che vi sarà tra loro un gran tumulto prodotto dall’Eterno; ognun d’essi afferrerà la mano dell’altro, e la mano dell’uno si leverà contro la mano dell’altro.

14 E Giuda stesso combatterà contro Gerusalemme; e le ricchezze di tutte le nazioni all’intorno saranno ammassate: oro, argento, vesti in grande abbondanza.

15 E la piaga che colpirà i cavalli, i muli, i cammelli, gli asini e tutte le bestie che saranno in quegli accampamenti, sarà simile a quell’altra piaga.

16 E avverrà che tutti quelli che saran rimasti di tutte le nazioni venute contro Gerusalemme, saliranno d’anno in anno a prostrarsi davanti al Re, all’Eterno degli eserciti, e a celebrare la festa delle Capanne.

17 E quanto a quelli delle famiglie della terra che non saliranno a Gerusalemme per prostrarsi davanti al re, all’Eterno degli eserciti, non cadrà pioggia su loro.

18 E se la famiglia d’Egitto non sale e non viene, neppur su lei ne cadrà; sarà colpita dalla piaga con cui l’Eterno colpirà le nazioni che non saliranno a celebrare le festa delle Capanne.

19 Tale sarà la punizione dell’Egitto, e la punizione di tutte le nazioni che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne.

20 In quel giorno si leggerà sui sonagli dei cavalli: SANTITA’ ALL’ETERNO! E le caldaie nella casa dell’Eterno saranno come i bacini davanti all’altare.

21 Ogni caldaia in Gerusalemme ed in Giuda sarà consacrata all’Eterno degli eserciti; tutti quelli che offriranno sacrifizi ne verranno a prendere per cuocervi le carni; e in quel giorno non vi saran più Cananei nella casa dell’Eterno degli eserciti.