Okususelwe Emisebenzini kaSwedenborg

 

Cielo e inferno #3

Funda lesi Sigaba

  
Yiya esigabeni / 603  
  

3. Coloro i quali, entro la chiesa, hanno negato il Signore e hanno riconosciuto soltanto il Padre e si sono consolidati in questa fede, non sono nel cielo; e poiché sono incapaci di ricevere alcun influsso dal Cielo, ove viene adorato il Signore solo, gradualmente perdono la capacità di pensare ciò che è vero, riguardo a qualsiasi oggetto. Infine divengono come se fossero muti o parlano ottusamente e si muovono ciondolando e oscillando, come se le articolazioni fossero infiacchite ed avessero perduto ogni forza. Coloro che, come i sociniani, hanno negato la Divinità del Signore, sostenendo meramente la sua umanità, sono ugualmente esclusi del Cielo; essi sono condotti verso destra e sono precipitati a fondo, dunque sono totalmente separati da tutti quelli che provengono dal mondo cristiano. Infine quelli che affermano di credere in un Dio invisibile, che essi definiscono anima dell'universo [ens universi], da cui tutte le cose sarebbero state originate, e che rifiutano ogni fede nel Signore, scoprono di non credere in alcun Dio; perché credere in un Divino invisibile, è considerata da loro una qualità della natura nella sua origine, che non può essere un oggetto di fede e amore, in quanto non è un oggetto del pensiero. 1 Il destino di questi individui, è tra quelli denominati adoratori della natura. Diverso è il caso di coloro che nascono al di fuori della chiesa, cioè i gentili; di questi si tratterà di seguito.

Imibhalo yaphansi:

1. Un Divino che non sia percepito attraverso un'idea di esso, non può essere percepito attraverso la fede (Arcana Coelestia 4733, 5110, 5663, 6982, 6996, 7004, 7211, 9356, 9359, 9972, 10067, 10267).

  
Yiya esigabeni / 603  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

IBhayibheli

 

Matteo 25:23

Funda

       

23 Il suo padrone gli disse: Va bene, buono e fedel servitore; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore.

Okususelwe Emisebenzini kaSwedenborg

 

Arcana Coelestia #1754

Funda lesi Sigaba

  
Yiya esigabeni / 10837  
  

1754. ‘Aner, Eshkol et Mamre’: quod significent illa quae apud eos, constat ab illis quae supra hoc capite ad vers. 13 de iisdem dicta sunt, nempe quod per nomina horum significentur bona et vera ex quibus pugnatum, non ita angeli, quia angeli intellecti sunt per pueros et viros, ut dictum; angelis enim nusquam aliquod nomen est, sed dignoscuntur ex bonis et veris quales sunt, quare nec per ‘nomen’ in Verbo aliud significatur quam essentia et ejus qualitas, ut ostensum prius n. 144, 145, 340, ut quoque constare potest apud Esaiam ubi de Domino, Vocabitur nomen Ipsius, Mirabilis, Consiliarius, Deus, Heros, Pater aeternitatis, Princeps pacis, 9:5, 6;

ubi per ‘nomen’ intelligitur qualis est, nempe quod mirabilis, consiliarius, Deus, heros, pater aeternitatis, princeps pacis:

[2] apud Jeremiam ubi etiam de Domino, Hoc nomen Ipsius, quod appellabunt Ipsum, Jehovah justitia nostra, 23:5, 6;

ubi quod ‘nomen’ sit justitia, manifeste constat; tum apud Mosen ubi etiam de Domino, Non sustinebit praevaricationem vestram, quoniam nomen Meum in medio Ipsius, Exod. 23:21;

ubi ‘nomen’ quoque pro Essentia quod Divina; praeter a multis locis in Verbo ubi dicitur quod invocaverint nomen Jehovae; quod non in vanum acciperent nomen Jehovae; et in Oratione Domini, sanctificatum sit nomen Tuum: similiter se habet cum nominibus angelorum; et similiter hic cum nominibus Eshkol, Aner et Mamre qui repraesentant angelos, quod significentur illa quae apud angelos.

  
Yiya esigabeni / 10837  
  

This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.