Bibeln

 

Amos 3:4

Studie

       

4 Il leone rugge egli nella foresta, se non ha una preda? il leoncello fa egli udir la sua voce dalla sua tana, se non ha preso nulla?

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Osea 7

Studie

   

1 Quand’ho voluto guarire Israele, allora s’è scoperta l’iniquità d’Efraim e la malvagità di Samaria; poiché praticano la falsità; il ladro entra, e i briganti scorrazzano fuori.

2 E non dicono in cuor loro che io tengo a mente tutta la loro malvagità. Ora le loro azioni li circondano; esse stanno davanti alla mia faccia.

3 Essi rallegrano il re con la loro malvagità, e i capi con le loro menzogne.

4 Sono tutti degli adulteri; sono come un forno scaldato dal fornaio, che cessa d’attizzare il fuoco dacché ha intriso la pasta finché sia lievitata.

5 Nel giorno del nostro re, i capi si rendon malati a forza di scaldarsi col vino; il re stende la mano ai giullari.

6 Nelle loro insidie, essi rendono il cuor loro simile ad un forno; il loro fornaio dorme tutta la notte, e la mattina il forno arde come un fuoco divampante.

7 Tutti sono ardenti come un forno, e divorano i loro reggitori; tutti i loro re cadono, non ve n’è uno fra loro che gridi a me.

8 Efraim si mescola coi popoli, Efraim è una focaccia non rivoltata.

9 Degli stranieri divorano la sua forza, ed egli non vi pon mente; dei capelli bianche gli appaiono qua e là sul capo, ed egli non vi pon mente.

10 L’orgoglio d’Israele testimonia contro di lui, ma essi non tornano all’Eterno, al loro Dio, e non lo cercano, nonostante tutto questo.

11 Efraim è come una colomba stupida e senza giudizio; essi invocano l’Egitto, vanno in Assiria.

12 Mentre andranno, io stenderò su loro la mia rete; ve li farò cascare, come gli uccelli del cielo; li castigherò, com’è stato annunziato alla loro raunanza.

13 Guai a loro, perché si sono sviati da me! Ruina su loro perché mi si son ribellati! Io li redimerei, ma essi dicon menzogne contro di me.

14 Essi non gridano a me col cuor loro, ma si lamentano sui loro letti; si radunano ansiosi per il grano ed il vino, e si ribellano a me!

15 Io li ho educati, ho fortificato le loro braccia ma essi macchinano del male contro di me.

16 Essi tornano, ma non all’Altissimo; sono diventati come un arco fallace; i loro capi cadranno per la spada, a motivo della rabbia della lor lingua; nel paese d’Egitto si faran beffe di loro.

   

Från Swedenborgs verk

 

Apocalypse Revealed #728

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728. Having in her hand a golden cup full of abominations and the filthiness of her licentiousness. This symbolizes the Roman Catholic religion derived from the sacred contents of the Word profaned, and from its goods and truths defiled by dreadful falsities.

A cup or chalice has the same symbolic meaning as wine, because it is the containing vessel, as may be seen in no. 672 above, and the wine of Babylon symbolizes the Roman Catholic religion in respect to its dreadful falsities (nos. 632, 635). Abominations symbolize profanations of whatever is holy, and the filthiness of her licentiousness symbolizes defilings of the Word's goodness and truth. Consequently, the woman's having in her hand a golden cup full of abominations and the filthiness of her licentiousness symbolizes the Roman Catholic religion consisting of the sacred contents of the Word profaned, and of its goods and truths defiled by dreadful falsities.

The words here are like those the Lord spoke to the scribes and Pharisees:

Woe to you..., hypocrites! For you make yourselves like whitewashed tombs which indeed appear beautiful outwardly, but inside are full of dead men's bones and all uncleanness. (Matthew 23:27)

  
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Many thanks to the General Church of the New Jerusalem, and to Rev. N.B. Rogers, translator, for the permission to use this translation.