Arcana Coelestia #756

Av Emanuel Swedenborg

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756. Che tutte le sorgenti del grande abisso eruppero significa l'ultima tentazione inerente le cose della volontà è evidente da quanto detto sopra in merito alle tentazioni, che esse sono di due tipi, uno concernente le cose dell'intelletto, l'altro quelle della volontà, e che quest'ultimo rispetto al primo è più gravoso. Ed è evidente altresì dal fatto che fino a questo punto si è trattato della tentazione inerente le cose dell'intelletto. E ancora, è evidente dal significato di abisso vale a dire, le cupidità e le falsità che ne derivano (come prima al n. 18).

Ed è evidente anche dai seguenti passi della Parola.

In Ezechiele:

Così dice Jehovih il Signore, quando io farò di te una città desolata, come le città disabitate, quando porterò l'abisso su di te, le grandi acque ti sommergeranno (Ezechiele 26:19)

dove abisso e grandi acque indicano il culmine della tentazione.

In Giona:

Le acque mi hanno sommerso fino all'anima; l'abisso mi ha avvolto (Giona 2:5)

dove anche le acque e l'abisso denotano il culmine della tentazione.

In Davide:

Di abisso in abisso al fragore delle tue cascate; tutto il tuo impeto e la tua marea mi travolge (Salmi 42:7) anche qui abisso indica chiaramente il culmine della tentazione.

Nello stesso libro:

Egli ha prosciugato il mar Rosso con un rimprovero; e li ha condotti attraverso l'abisso come nel deserto. E li ha salvati dalla mano di chi li odiava. E li ha riscattati dalla mano del nemico. E le acque hanno sommerso i loro avversari (Salmi 106:9-11)

ove abisso indica le tentazioni nel deserto.

[2] Nei tempi antichi, l'inferno era paragonato all'abisso. E le cupidità e le false persuasioni erano paragonate alle acque, ai fiumi, e anche al fumo che fuoriesce dalle profondità. E gli inferni presso alcuni appaiono così, cioè, come abissi e come i mari, riguardo ai quali, per Divina misericordia del Signore, si tratterà qui di seguito. Da quegli inferni giungono gli spiriti maligni che infestano, e anche quelli che tentano l'uomo; e le loro fantasie che essi riversano, e le cupidità con le quali infiammano l'uomo, sono come inondazioni ed esalazioni di tali abissi. Perché come si è detto in precedenza, attraverso gli spiriti maligni l'uomo è congiunto con l'inferno, e attraverso gli angeli con il cielo. Pertanto, quando si dice che tutte le sorgenti dell'abisso eruppero si intendono tali cose. Che l'inferno è denominato abisso e che le insane emanazioni da essa sono chiamate fiumi è evidente in Ezechiele:

Così dice Signore il Signore, nel giorno in cui egli scese nell'inferno ho proclamato un lutto, ho coperto l'abisso sopra di lui, ho fermato il corso dei fiumi e le grandi acque ristagnano (Ezechiele 31:15)

L'inferno è anche chiamato abisso o baratro, in Giovanni (Rivelazione 9:1-2, 11; 11:7; 17:8; 20:1, 3).

  
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