Vita #59
59. Le affermazioni fatte al n. 55, riguardo alla proclamazione, la santità ed il potere della legge, possono essere trovate nei seguenti passi della Parola: Jehovah scese nel fuoco sul monte Sinai e la montagna fumò e tremò; e ci furono tuoni, lampi, nubi dense ed il suono di una tromba (Esodo 19:16, 18; Deuteronomio 4:11 ; 5:2223) Prima della discesa di Jehovah, la gente impiegò tre giorni per preparare e santificare se stessa (Esodo 19:10, 11, 15). La montagna venne isolata affinché nessuno si accostasse ed arrivasse vicino alla sua base e morisse. Nemmeno ai sacerdoti fu permesso di accostarsi; solo a Mosè fu permesso. (Esodo 19:12-13, 20-23; 24:1,2). La legge fu proclamata dal monte Sinai (Esodo 20:217; Deuteronomio 5:621). La legge fu scritta su due tavolette di pietra dal dito di Dio (Esodo 31:18; 32:15,16; Deuteronomio 9:10). Quando Mosè portò le tavole giù dalla montagna la seconda volta, il suo volto risplendeva (Esodo 25:1721). Le tavole furono deposte nell'arca (Esodo 25:16 ; 40:20 ; Deuteronomio 10:5 ;1 Re 8:9). In cima all'arca c'era un trono di gloria, e sul trono di gloria furono posti angeli guardiani d'oro battuto (Esodo 25:1721). L'arca, con il propiziatorio e gli angeli guardiani, formò il vero cuore del tabernacolo, mentre il candelabro, l'altare d'oro dell'incenso e il tavolo dorato per i pani dell’offerta furono posti appena all'esterno [del velo], e tutti questi oggetti furono circondati circolarmente con dieci cortine di fine lino e porpora e [filo] scarlatto (Esodo 25:1; 40:1728) . L'area separata per l'arca fu chiamata “santissimo” (Esodo 26:33). L'intera popolazione israelita si accampò attorno alla dimora, in una disposizione tribù per tribù, secondo la formazione stabilita (Numeri 2:1). C'era una nuvola sopra il tabernacolo durante il giorno, e fuoco sopra di esso durante la notte (Esodo 40:38 ; Numeri 9:15, 16; 14:14; Deuteronomio 1:33). Il Signore parlò a Mosè da sopra l'arca, fra gli angeli guardiani (Esodo 25:22; Numeri 7:89).
Siccome conteneva la legge, lì l'arca fu chiamata Jehovah. Quando l'arca veniva portata fuori, Mosè diceva: “Sorgi, Jehovah”, e quando veniva deposta diceva: “Ritorna, Jehovah” (Numeri 10:35, 36; 2 Samuele 6:2; Salmi 132:7,8). A causa della santità della legge, ad Aronne non fu consentito di oltrepassare i veli senza sacrifici ed incenso (Levitico 16:214 e ss.). Davide portò l'arca in Sion con sacrifici e celebrazioni (2 Samuele 6:119). In quei tempi Uzzah morì per avere toccato l'arca (2 Samuele 6:6, 7). [Salomone] dispose l'arca al centro del tempio di Gerusalemme, dove aveva edificato un santuario interno per essa (1 Re 6:19; 8:39). A causa della presenza e del potere della legge che era nell'arca, le acque del Giordano furono divise; e fintanto che l'arca vi rimase nel mezzo, il popolo attraversò su terreno asciutto (Giosuè 3:1-17; 4:520). Decine di migliaia del popolo di BetSemes furono abbattuti a causa dell'arca (I Sam. 6:19).
Joshua 3
1
E Giosuè si levò la mattina di buon’ora e con tutti i figliuoli d’Israele partì da Sittim. Essi arrivarono al Giordano, e quivi fecero alto prima di passarlo.
2
In capo a tre giorni, gli ufficiali percorsero il campo,
3
e dettero quest’ordine al popolo: "Quando vedrete l’arca del patto dell’Eterno, ch’è il vostro Dio, portata dai sacerdoti levitici, partirete dal luogo ove siete accampati, e andrete dietro ad essa.
4
Però, vi sarà tra voi e l’arca la distanza d’un tratto di circa duemila cubiti; non v’accostate ad essa, affinché possiate veder bene la via per la quale dovete andare; poiché non siete ancora mai passati per questa via".
5
E Giosuè disse al popolo: "Santificatevi, poiché domani l’Eterno farà delle maraviglie in mezzo a voi".
6
Poi Giosuè parlò ai sacerdoti, dicendo: "Prendete in ispalla l’arca del patto e passate davanti al popolo". Ed essi presero in ispalla l’arca del patto e camminarono davanti al popolo.
7
E l’Eterno disse a Giosuè: "Oggi comincerò a renderti grande agli occhi di tutto Israele, affinché riconoscano che, come fui con Mosè, così sarò con te.
8
E tu dà ai sacerdoti che portano l’arca del patto, quest’ordine: Quando sarete giunti alla riva delle acque del Giordano, vi fermerete nel Giordano".
9
E Giosuè disse ai figliuoli d’Israele: "Fatevi dappresso e ascoltate le parole dell’Eterno, del vostro Dio".
10
Poi Giosuè disse: "Da questo riconoscerete che l’Iddio vivente è in mezzo a voi, e ch’egli caccerà certamente d’innanzi a voi i Cananei, gli Hittei, gli Hivvei, i Ferezei, i Ghirgasei, gli Amorei e i Gebusei:
11
ecco, l’arca del patto del Signore di tutta la terra sta per passare davanti a voi per entrar nel Giordano.
12
Or dunque prendete dodici uomini fra le tribù d’Israele, uno per tribù.
13
E avverrà che, non appena i sacerdoti recanti l’arca dell’Eterno, del Signor di tutta la terra, avran posato le piante de’ piedi nelle acque del Giordano, le acque del Giordano, che scendono d’insù, saranno tagliate, e si fermeranno in un mucchio".
14
E avvenne che quando il popolo fu uscito dalle sue tende per passare il Giordano, avendo dinanzi a lui i sacerdoti che portavano l’arca del patto,
15
appena quelli che portavan l’arca giunsero al Giordano e i sacerdoti che portavan l’arca ebber tuffati i piedi nell’acqua della riva (il Giordano straripa da per tutto durante tutto il tempo della mèsse),
16
le acque che scendevano d’insù si fermarono e si elevarono in un mucchio, a una grandissima distanza, fin presso la città di Adam che è allato di Tsartan; e quelle che scendevano verso il mare della pianura, il mar Salato, furono interamente separate da esse; e il popolo passò dirimpetto a Gerico.
17
E i sacerdoti che portavano l’arca del patto dell’Eterno stettero a piè fermo sull’asciutto, in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele passava per l’asciutto, finché tutta la nazione ebbe finito di passare il Giordano.