ബൈബിൾ

 

Geremia 34:3

പഠനം

       

3 e tu non iscamperai dalla sua mano; perciocchè per certo sarai preso, e sarai dato in man sua, e vedrai il re di Babilonia a faccia a faccia, ed egli ti parlerà a bocca a bocca, e tu verrai in Babilonia.


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

വ്യാഖ്യാനം

 

Dio

  
Ancient of Days, by William Blake

Il Signore è l'amore stesso, espresso sotto forma di saggezza. L'amore, quindi, è la sua essenza, il suo intimo. La saggezza - la comprensione amorosa di come mettere in atto l'amore - è un po' più esterna, dando all'amore un modo di esprimersi.

Quando la Bibbia parla di "Geova", rappresenta quell'amore intimo che è l'essenza del Signore. Che l'amore è uno, intero e completo in sé, e anche Geova è uno, un nome applicato solo al Signore. La saggezza, tuttavia, si esprime in una grande varietà di pensieri e idee, ciò che gli Scritti chiamano collettivamente verità divina. Ci sono anche molti dei immaginari, e a volte gli angeli e le persone possono essere chiamati dei (il Signore disse che Mosè sarebbe stato come un dio per Aronne). Così, quando la Bibbia chiama il Signore "Dio", nella maggior parte dei casi si riferisce alla verità divina.

In altri casi, "Dio" fa riferimento a quello che viene chiamato l'umano divino. Il caso è questo:

Come esseri umani non possiamo impegnare direttamente il Signore come amore divino. È troppo potente e troppo puro. Dobbiamo invece avvicinarci a Lui comprendendolo attraverso la verità divina. La verità divina, quindi, è il Signore in forma umana, una forma che possiamo avvicinare e comprendere. Così "Dio" è usato anche in riferimento a questo aspetto umano, perché è espressione di verità.

(റഫറൻസുകൾ: Apocalisse Rivelata 21; Arcana Coelestia 300, 391, 624, 2001, 2769, 2807 [2], 4287 [4], 6905, 7268, 10154)

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സ്വീഡൻബർഗിന്റെ കൃതികളിൽ നിന്ന്

 

Arcana Coelestia #2001

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2001. Che l'espressione Dio sia usata per il motivo che il Signore è rappresentato dal Dio Shaddai che Abramo adorava, e anche perché la verità è il soggetto qui trattato, che doveva essere unita al bene, è evidente da quanto è stato detto prima. Nella Parola, il Signore viene talvolta chiamato Jehovah, talvolta Jehovah Dio, e anche Jehovih il Signore, oppure Dio, e sempre per una ragione recondita nel senso interno. Dove si tratta dell’amore ovvero del bene e della chiesa celeste, egli è chiamato Jehovah; dove si tratta della fede ovvero della verità e della chiesa spirituale, egli è chiamato Dio, e questo costantemente; e la ragione è che l’essenza stessa del Signore è l’amore, e l'essenza che ne deriva è la fede (n. 709, 732).

Qui dunque il Signore è chiamato Dio, perché viene trattata la verità che doveva essere unita al bene. Un'altra ragione è che il Signore volle essere rappresentato dal Dio Shaddai che Abramo adorava; perciò il nome Dio è mantenuto in ciò che segue; perché in questo capitolo è chiamato Jehovah solo una volta, e Dio più volte, come nei versetti 7-8, 15, 18-19, 22-23.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.