スウェーデンボルグの著作から

 

Arcana Coelestia#8781

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8781. ‘Ecce Ego veniens ad te in densitate nubis’: quod significet quod ea fiet in specie maxime naturali, constat ex significatione ‘venire ad te’ cum dicitur a Jehovah ad Moschen, per quem repraesentatur verum a Divino quod est Ecclesiae spiritualis, n. 8760, quod sit revelatio, et ex significatione ‘densitatis nubis’ quod sit in specie maxime naturali, in quali est Verbum Veteris Testamenti in littera; quod ‘nubes’ sit Verbum in littera, videatur Praefatio ad Gen. xviii et n. 4060, 4391, 5922, 6343 fin. , 6752, 8106, 8443; 1 ‘densitas’ est obscurum quale est cogitationis hominis ex solo lumine sensuali, hoc est, maxime naturali; in quali fuerunt illo tempore posteri Jacobi, et quoque hodie Judaei, de Divino, nam Divinum non aliter potest apparere alicui quam secundum statum ejus vitae et inde apperceptionis; ita lux caelestis illis qui in amore sui et mundi, in quo gens illa prae aliis fuit, quam sicut ‘densitas nubis’; Verbum in littera, imprimis propheticum, nec aliud est respective ad sensum ejus internum; in sensu ejus interno est lux qualis comparative est lux solis supra nubes, quae lux in Verbo vocatur ‘gloria’; quare etiam dicitur in Verbo quod Jehovah vehatur super nubes, equitet super illis, volet super illis, suum triclinium habeat super illis, quod Dominus venturus in nubibus caeli, et similia plura, quae nusquam de Jehovah, hoc est, de Domino, 2 dicta fuissent, nisi 3 significavissent lucem veri in qua Ipse in caelo, et ‘nubes’ umbram veri, in qua illi qui infra 4 .

脚注:

1. The Manuscript inserts et.

2. The Manuscript inserts ita.

3. significent

4. The Manuscript inserts coelum.

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

スウェーデンボルグの著作から

 

Arcana Coelestia#1769

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1769. Un certo spirito mi si è avvicinato non molto tempo dopo la sua dipartita dal corpo, come ho potuto dedurre dal fatto che non egli non era ancora consapevole di essere nell'altra vita, ma pensava di vivere ancora nel mondo. Si percepiva che aveva dedicato la sua vita agli studi, di cui ho parlato con lui. Ma era improvvisamente egli è stato portato in alto. Restando sorpreso da questo, immaginavo che fosse uno di coloro che aspira alle cose elevate, perché questi desiderano essere portati in alto; ovvero che considerasse il cielo come un luogo ubicato ad una grande altezza; perché anche questi, allo stesso modo sono spesso portati in alto, in modo che possano sapere attraverso l'esperienza diretta che il cielo non è in ciò che è elevato, ma in ciò che è intimo.

[2] Ma subito ho percepito che era stato portato presso gli spiriti angelici, che erano davanti, un po' a destra, all'ingresso del cielo. Poi ha parlato con me da lì, dicendo che vedeva cose più sublimi di quanto potrebbero comprendere tutte le menti umani nel loro insieme. Mentre accadeva questo, stavo leggendo il primo capitolo del Deuteronomio, riguardo al popolo ebraico, e agli uomini che furono mandati a esplorare la terra di Canaan per riferire cosa vi era in essa. Mentre stavo leggendo questo, egli ha affermato di non aver percepito nulla del senso letterale, ma soltanto cose nel senso spirituale, e che queste erano meraviglie e ineffabili. Questo era al primo ingresso del cielo degli spiriti angelici; quali meraviglie dunque sarebbero state percepite in questo stesso cielo; e quali nel cielo angelico!

[3] Alcuni spiriti che erano con me, e che prima non avevano creduto che la Parola del Signore fosse di una simile natura, poi hanno cominciato a pentirsi della loro incredulità, dicendo, in quello stato, che credevano perché avevano sentito uno spirito dire che aveva udito, visto e percepito che fosse così.

[4] Ma altri spiriti persistevano nella loro incredulità dicendo che non era così, e che queste cose erano fantasie; e perciò improvvisamente si sono alzati e mi hanno ribadito che non erano altro che fantasie, perché realmente avevano percepito che fosse così, da una percezione più acuta di quanto possa essere mai dato a qualsiasi senso durante la vita del corpo.

[5] Subito dopo altri sono stati elevati nello stesso cielo e, tra loro, uno che avevo conosciuto nella vita del corpo, che ha testimoniato allo stesso modo dei primi dicendo, tra l'altro, che era troppo stupito per poter descrivere la gloria della Parola nel suo senso interno. Poi, parlando da una sorta di compassione, ha detto che era strano che gli uomini non sapessero niente di tutte queste cose. Ha aggiunto che da dove si trovava poteva guardare più profondamente nei miei pensieri e nelle miei affezioni, e percepiva in queste molte più cose di quanto potesse riferire; quali le cause, gli influssi, da dove provengono e da chi; le idee e in che modo queste si mescolavano con le cose terrene, che dovevano essere completamente separate; oltre ad altre cose.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.