Bible

 

Genesi 8:2

Studie

       

2 le fonti dell’abisso e le cateratte del cielo furono chiuse, e cessò la pioggia dal cielo;

Ze Swedenborgových děl

 

Arcana Coelestia # 933

Prostudujte si tuto pasáž

  
/ 10837  
  

933. Che freddo e caldo significa lo stato dell'uomo quando deve essere rigenerato, che è tale da poter ricevere la fede e la carità; e che freddo significa assenza di fede e carità, e caldo, la carità, si evince dal significato di freddo e caldo nella Parola, in cui si fa riferimento all'uomo rigenerato, o che deve essere rigenerato, o alla chiesa. Lo stesso è anche evidente dalla serie di ciò che precede e di quanto segue; perché il soggetto di cui si tratta è la chiesa. Nel versetto precedente, è detto che l'uomo non sarà più in grado di distruggere se stesso, in questo verso che una chiesa verrà sempre ad esistenza, la quale è stata prima descritta circa il modo in cui viene ad esistenza, cioè quando l'uomo viene rigenerato in modo da diventare una chiesa; poi è stata descritta la qualità dell'uomo rigenerato, così la trattazione del soggetto copre ogni stato dell'uomo della chiesa.

[2] Che lo stato dell'uomo, quando è rigenerato, è così descritto,vale a dire, da uno stato di freddo e caldo, ovvero di nessuna fede né carità, e poi di fede e carità, non può essere evidente a chiunque tranne che attraverso l'esperienza, e anzi, dalla riflessione intorno all'esperienza. E poiché sono pochi ad essere rigenerati, e tra coloro che sono rigenerati ben pochi riflettono, o sono in grado di riflettere sullo stato della loro rigenerazione, è opportuno spendere qualche parola sull'argomento. Quando l'uomo viene rigenerato, riceve la vita dal Signore; perché prima di ciò non si può dire che abbia vissuto, poiché la vita del mondo e del corpo non è la vita, essendo tale solo ciò che è celeste e spirituale. Attraverso la rigenerazione uomo riceve la vita autentica dal Signore; e poiché prima non aveva la vita, vi è un'alternanza da nessuna vita, alla vita autentica, cioè, da nessuna fede, né carità, ad una qualche fede e carità. L'assenza di carità e fede è qui rappresentata dal freddo, e una qualche fede e carità, dal caldo.

[3] Fintanto che l'uomo è nelle sue cose corporali e mondane, non vi è alcuna fede, né carità, vale a dire, che egli è nel freddo, perché allora le cose corporali e mondane, che costituiscono il suo proprio, sono all'opera; e fintanto che l'uomo è in queste, egli è assente o lontano dalla fede e dalla carità, al punto da non poter concepire alcun pensiero intorno alle cose celesti e spirituali. La ragione di ciò è che le cose celesti e quelle corporee non possono mai coesistere in un uomo, perché altrimenti la volontà dell'uomo ne risulterebbe completamente estinta. Ma quando le cose corporee e la volontà dell'uomo non sono all'opera, ma sono quiescenti, allora il Signore opera attraverso il suo uomo interno, affinché egli possa essere nella fede e nella carità, che sono qui chiamate caldo. Quando egli ritorna nuovamente nel corpo è di nuovo nel freddo; e quando il corpo, o quello che appartiene al corpo, è quiescente, e come nulla, egli è al caldo, e così via in alternanza. Perché tale è la condizione dell'uomo, che le cose celesti e spirituali non possono essere in lui insieme alla sue cose corporali e mondane, ma sono presso di lui , in alternanza. Questo è ciò avviene presso tutti coloro che devono essere rigenerati, e perdura finché lo stato di rigenerazione è compiuto. Perché in nessun altro modo l'uomo può essere rigenerato, cioè passare dall'essere morto all'essere reso vivo. Perché, come è stato già detto, la sua volontà è del tutto in rovina, ed è quindi completamente separata dalla nuova volontà, che riceve dal Signore e che è del Signore e non dell'uomo. Quindi ora è evidente ciò che s'intende per freddo e caldo.

[4] Che sia così ogni uomo rigenerato può conoscerlo dall'esperienza, vale a dire, che quando è nelle cose corporee e mondane, egli è assente e lontano dalle cose interiori, in modo che il suo pensiero non si sofferma su di loro, ma si sente in se stesso e prova freddezza al pensiero di esse. Ma quando le cose corporali e mondane sono quiescenti, egli è nella fede e nella carità. Egli può anche sapere dall'esperienza che questi stati si alternano, e che quindi quando le cose corporali e mondane cominciano a essere in eccesso e ad avere il dominio sull'uomo, questo subisce le tentazioni, fino a quando non si riduce in un tale stato che l'uomo esterno diventa conforme all'interno. Tale unanimità non può mai aver luogo finché le prime non sono quiescenti e per così dire, annichilite. L'ultima posterità dell'antica chiesa non poteva più essere rigenerata, perché, come detto, presso di loro le cose dell'intelletto e della volontà costituivano una sola mente; e quindi le cose del loro intelletto non potevano essere separate da quelle della loro volontà, affinché essi potessero essere di volta in volta nelle cose celesti e spirituali, e nelle cose corporali e mondane. Ma erano continuamente al freddo, riguardo alle cose celesti e continuamente al caldo in relazione alle loro cupidità, così che non poteva esservi alcuna alternanza.

  
/ 10837  
  

Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.