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Genesi 2:2

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2 Il settimo giorno, Iddio compì l’opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l’opera che aveva fatta.

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Arcana Coelestia # 73

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73. Genesi 2

1. E i cieli e la terra e tutte le loro schiere furono compiuti.

2. E il settimo giorno Dio portò a compimento l'opera che aveva fatto; e nel settimo giorno si riposò da ogni opera che aveva fatto.

3. E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in quel giorno si riposò da ogni sua opera che aveva creato.

4. Questa è la nascita dei cieli e della terra, quando Dio li creò, nel giorno in cui il Signore fece la terra e i cieli.

5. E non c'era alcun arbusto nel campo, e nessuna erba era cresciuta, perché il Signore non aveva ancora fatto piovere sulla terra. E non c'era alcun uomo che coltivasse il suolo.

6. Ed egli fece una nebbia che saliva dalla terra, e irrigava tutta la superficie del suolo.

7. E il Signore plasmò l'uomo dalla polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita, e l'uomo divenne un essere vivente.

8. E il Signore piantò un giardino a oriente, in Eden, e vi pose l'uomo che aveva fatto.

9. E il Signore fece crescere dal suolo ogni albero meraviglioso alla vista, dai frutti deliziosi. Anche l'alberodella vita era al centro del giardino, e l'albero della conoscenza del bene e del male.

10. Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, e da lì si divideva, in quattro corsi.

11. Il nome del primo è Pison; esso scorre attorno a tutta la regione di Avìla, dove c'è l'oro.

12. E l'oro di quella terra è fine. Vi è la resina odorosa e la pietra d'onice.

13. Il nome del secondo è Gihon; esso scorre attorno alla regione di Cush.

14. Il nome del terzo è Tigri; esso scorre a oriente verso l'Assiria. E il quarto è l'Eufrate.

15. il Signore prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, affinché lo coltivasse e si prendesse cura di esso.

16. E il Signore diede un comando all'uomo, dicendo: Puoi mangiare di ogni albero del giardino.

17. Ma dell'albero della conoscenza del bene e del male, tu non dovrai mangiarne; perché nel giorno in cui ne mangerai tu morirai.

Contenuti

Quando dopo la morte, l'uomo diviene spirituale, quindi, da spirituale divieneceleste, di cui qui si tratta (versetto 1).

  
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