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Genesi 17:3

Studie

       

3 Allora Abramo si prostrò con la faccia in terra, e Dio gli parlò, dicendo:

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Arcana Coelestia # 2077

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2077. Abraham disse a Dio. Che ciò significhi la percezione del Signore dall'amore è evidente dal significato di dire a Dio, vale a dire, percepire, come è stato più volte esposto prima. Che Abraham qui significhi il Signore in tale stato e ad una tale età è stata dichiarato sopra (n. 1989).

Che il Signore abbia detto questo dall’amore è evidente, perché l'affezione dell'amore risplende dalle stesse parole quando è detto: "Possa Ismaele vivere al tuo cospetto" L'affezione ovvero l'amore del Signore era Divino, essendo universalmente verso il genere umano, che egli volle aggiungere completamente e salvare per l'eternità, mediante l'unione dell'essenza umana con la sua Divina essenza. (Riguardo a tale amore, si veda il volume I, n. 1735; e che in virtù di questo amore il Signore ha continuamente combattuto contro gli inferni, nn. 1690, 1789, 1812; ed inoltre che nell’unione della sua essenza umana con la sua Divina essenza, non considerava altro che la congiunzione del Divino con il genere umano, n. 2034).

[2] L'amore presso il Signore trascende ogni comprensione umana, ed è incomprensibile nel massimo grado a coloro che non sanno cosa sia l'amore celeste in cui sono gli angeli. Per salvare un'anima dall'inferno, gli angeli considererebbero la morte come nulla, anzi, se fosse possibile essi subirebbero l'inferno per quell'anima. Quindi traslare nel cielo un’anima che risale dalla morte, sarebbe il massimo della loro gioia. Ma essi confessano che questo amore non è da loro stessi, ma che tutto ciò che appartiene a questo amore, sia in generale, sia in particolare è unicamente dal Signore; anzi, manifestano irritazione se qualcuno la pensa diversamente.

  
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