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Ezechiele 9

Studie

   

1 Poi gridò ad alta voce ai miei orecchi, dicendo: "Fate accostare quelli che debbon punire la città, e ciascuno abbia in mano la sua arma di distruzione".

2 Ed ecco venire dal lato della porta superiore che guarda verso settentrione sei uomini, ognun dei quali aveva in mano la sua arma di distruzione; e in mezzo a loro stava un uomo vestito di lino, che aveva un corno da scrivano alla cintura; e vennero a mettersi di fianco all’altare di rame.

3 E la gloria dell’Iddio d’Israele s’alzò di sul cherubino sul quale stava, e andò verso la soglia della casa; e l’Eterno chiamò l’uomo vestito di lino, che aveva il corno da scrivano alla cintura, e gli disse:

4 "Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa’ un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono in mezzo di lei".

5 E agli altri disse, in modo ch’io intesi: "Passate per la città dietro a lui, e colpite; il vostro occhio non risparmi alcuno, e siate senza pietà;

6 uccidete, sterminate vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non vi avvicinate ad alcuno che porti il segno; e cominciate dal mio santuario". Ed essi cominciarono da quegli anziani che stavano davanti alla casa.

7 Poi egli disse loro: "Contaminate la casa ed empite di morti i cortili! Uscite!" E quelli uscirono, e andarono colpendo per la città.

8 E com’essi colpivano ed io ero rimasto solo, caddi sulla mia faccia e gridai: "Ahimè, Signore, Eterno, distruggerai tu tutto ciò che rimane d’Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?"

9 Ed egli mi rispose: "L’iniquità della casa d’Israele e di Giuda è oltremodo grande; il paese è pieno di sangue, e la città è piena di prevaricazioni; poiché dicono: L’Eterno ha abbandonato il paese, L’Eterno non vede nulla.

10 Perciò, anche l’occhio mio non risparmierà nessuno, io non avrò pietà, e farò ricadere sul loro capo la loro condotta".

11 Ed ecco, l’uomo vestito di lino, che aveva il corno dello scrivano alla cintura, venne a fare il suo rapporto, dicendo: "Ho fatto come tu hai comandato".

   

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Arcana Coelestia # 908

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908. Che tutti gli animali selvatici che sono con te di ogni carne significhi tutto ciò che è stato reso vitale nell'uomo di questa chiesa, si evince dal fatto che animale selvatico si riferisce a Noè ovvero, l'uomo di questa chiesa, ora rigenerato, e si riferisce manifestamente a ciò che segue, vale a dire, uccelli, bestie e rettili; poiché è detto, tutti gli animali selvatici che sono con te di ogni carne, come uccelli, bestia, e tutti i rettili che strisciano sulla terra. Lo stesso termine fera nella lingua originale è reso con vita, o ciò che è vivente; ma nella Parola viene utilizzato sia per ciò che è vitale, sia per ciò che non lo è; di conseguenza, se non si conosce il significato interiore della Parola, talvolta può risultare difficile percepire cosa si intende. La ragione di questo duplice significato è che l'uomo della chiesa più antica, nella sua umiliazione davanti al Signore, si è riconosciuto come non vivente, nemmeno come una bestia, ma solo come un animale selvatico; perché quelle genti sapevano che l'uomo era tale, considerato in se stesso, ovvero nel suo proprio. Quindi questa parola significa ciò che è vivo, e anche animale selvatico.

[2] Cosa s'intenda per ciò che è vivente si evince in Davide:

L'animale selvatico vi abiterà [nell'eredità di Dio] . Tu, o Dio, confermi il povero con il tuo bene (Salmi 68:11)

Qui per animale selvatico, che dimorerà nell'eredità di Dio, non si intende altro che l'uomo rigenerato; così come nel versetto in esame, ciò che è vitale in questo uomo si intende. Nello stesso libro:

Ogni animale selvatico della foresta è mia, e le bestie, a migliaia sui monti. Conosco tutti gli uccelli dei monti, e gli animali selvatici del mio campo sono con me. (Salmi 50:10-11)

Qui gli animali selvatici del mio campo con me, ovvero con Dio, rappresentano l'uomo rigenerato, quindi ciò che è vivente in lui.

In Ezechiele:

Tutti gli uccelli del cielo hanno fatto i loro nidi tra i suoi rami, e sotto le sue fronde tutti gli animali selvatici del campo hanno partorito (Ezechiele 31:6)

dove si fa rifermento alla chiesa spirituale, impiantata come un albero, così come ciò che è vivente, nell'uomo di quella chiesa.

In Osea:

In quel giorno farò per loro un patto con l'animale selvatico del campo e con gli uccelli del cielo (Osea 2:18)

dove il patto deve essere fatto con coloro che devono essere rigenerati. Invero animale selvatico [fera] significa ciò che è vivente, come i cherubini, ovvero gli angeli visti da Ezechiele, denominati i quattro animali selvatici o creature viventi (Ezechiele 1:5, 13-15, 19, 10:15).

[3] Che animale selvatico in senso opposto, nella Parola rappresenta ciò che non è vivente, si evince da molti passi, di cui solo il seguente sarà citato, per conferma.

In Davide:

Non abbandonare alle fiere l'anima della tua tortora (Salmi 74:19).

In Sofonia:

La città è stata ridotta alla desolazione, un rifugio per le fiere (Sofonia 2:15)

In Ezechiele:

E non saranno più preda delle nazioni, né le fiere li divoreranno (Ezechiele 34:28).

Nello stesso profeta:

Sui suoi resti si posano tutti gli uccelli del cielo, e sotto i suoi rami dimorano tutti gli animali selvatici del campo (Ezechiele 31:13)

In Osea:

Li divorerò come un leone; le fiere li dilanieranno (Osea 13:8)

In Ezechiele:

Ti darò in pasto alle fiera della terra, e agli uccelli del cielo (Ezechiele 29:5) espressioni ricorrenti. E dal momento che gli ebrei erano confinati nel solo senso letterale, e per fiera intendevano un animale selvatico; e per uccello un volatile, ignorando le cose interiori della Parola, e non avendo alcuna volontà di riconoscerle, né di essere istruiti, erano così crudeli e simili alle fiere che provavano diletto nel non seppellire i nemici uccisi in battaglia, lasciando che fossero divorati da uccelli rapaci e belve; che dimostra anche cosa sia un uomo simile ad un animale selvatico.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

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Ezechiele 31:13

Studie

       

13 Sul suo tronco caduto si posano tutti gli uccelli del cielo, e sopra i suoi rami stanno tutte le bestie de’ campi.