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Esodo 3:22

Studie

       

22 ma ogni donna domanderà alla sua vicina e alla sua casigliana degli oggetti d’argento, degli oggetti d’oro e dei vestiti; voi li metterete addosso ai vostri figliuoli e alle vostre figliuole, e così spoglierete gli Egiziani".

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Arcana Coelestia # 1444

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1444. E i cananei erano in quella terra. Che questo significhi l'eredità del male dalla madre, nel suo uomo esterno, si evince da ciò che è stato già detto riguardo a ciò che fu ereditato dal Signore, in quanto che egli nacque come gli altri uomini, ed ereditò i mali dalla madre, contro i quale combatté, sconfiggendoli. È abbondantemente noto che il Signore è stato sottoposto e ha resistito alle più gravi tentazioni, riguardo alle quali, per Divina misericordia del Signore si dirà di seguito. Le tentazioni sono state così terribili che ha dovuto combattere da solo, con la sua potenza contro tutto l'inferno. Nessuno è sottoposto alla tentazione se il male non aderisce a lui; colui che non ha i mali, non è sottoposto ad alcuna tentazione; il male è ciò che gli spiriti infernali eccitano.

[2] Nel Signore non vi era alcun male reale, cioè suo proprio, come vi è in tutti gli uomini; ma vi era il male ereditario dalla madre, qui denominato, i cananei erano in quella terra. Al riguardo, si veda ciò che è stato detto sopra, al versetto 1, vale a dire, che ci sono due nature ereditarie connaturate nell'uomo, una dal padre, l'altra dalla madre (n 1414).

Ciò che è dal padre rimane nell'eternità, ma ciò che è dalla madre è disperso dal Signore, quando l'uomo viene rigenerato. La natura ereditaria del Signore, dal Padre, era il Divino. E la sua eredità dalla madre era il male, oggetto del versetto corrente; ed è in ragione di questa eredità subì le tentazioni (si veda Marco 1:12-13; Matteo 4:1; Luca 4:1-2).

Ma, come è stato detto, in lui non vi era alcun male reale, cioè suo proprio, né rimase in lui alcun male ereditario, dalla madre, dopo aver sconfitto l'inferno attraverso le tentazioni. A questo riguardo qui è detto che vi era tale male in quel momento, cioè che i cananei erano in quella terra.

[3] I cananei erano coloro che abitavano sul mare, sul riva del Giordano, come si evince in Mosè. Le spie al loro ritorno dissero:

Siamo andati nel paese dove ci hai mandati. È una terra dove scorre latte e miele, e questi sono i suoi frutti. Nondimeno, il popolo Ma il popolo che abita quella terra è potente, le città sono fortificate e assai grandi e vi abbiamo anche visto i discendenti di Anak. Amalek abita a mezzogiorno. Gli ittiti, i gebusei e gli amoriti abitano in montagna; i cananei abitano sul mare, e sulla riva del Giordano (Numeri 13:27-29)

Che i cananei abitassero sul mare e lungo il Giordano, significava quindi il male nell'uomo esterno, in quanto eredità dalla madre; perché il mare e il Giordano erano i confini.

[4] Che tale male s'intendesse per i cananei è anche evidente in Zaccaria:

In quel giorno vi sarà più alcun cananeo nella casa do Jehovah Zebaoth (Zaccaria 14:21)

In cui si tratta del regno di Dio, e s'intende che il Signore conquisterà il male rappresentato dal cananeo e lo espellerà dal suo regno. Tutti i tipi di male sono rappresentati dalle nazioni idolatre nella terra di Canaan, tra le quali i cananei (si veda Genesi 15:18-21; Esodo 3:8, 17; 23:23, 28, 33:2; 34:11; Deuteronomio 7:1; 20:17; 3:10; Giosuè 24:11; Giudici 3:5).

Quale specifico male s'intenda per ogni nazione in particolare, si dirà, per Divina misericordia del Signore, altrove.

  
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