Le "porte" nei tempi antichi avevano un significato che non ha nel mondo moderno. Le città allora erano racchiuse da mura per la protezione; le porte nelle mura lasciavano entrare e uscire le persone per fare i loro affari, ma erano anche i punti deboli nelle difese delle città.

Nella Bibbia, le città a un livello rappresentano le menti delle singole persone. Ad un livello più ampio, rappresentano le credenze condivise da una comunità. Le porte, quindi, rappresentano aperture in cui il Signore può nutrirci una comprensione della verità e un desiderio di bene. Rappresentano anche i punti in cui gli inferi possono invadere e influenzarci con idee false e desideri malvagi.

Gli Scritti ci dicono che siamo tenuti in equilibrio durante la nostra vita, con influenze sia dal Signore che dall'inferno. Idealmente, nel corso della nostra vita continueremo ad invitare il Signore sempre più lontano e a ricacciare indietro gli inferni finché alla fine il Signore potrà occupare completamente la nostra mente. E a quel punto la nostra fede in Lui, nel Suo potere e nel Suo amore terrà le porte e impedirà al male di entrare.

Come individui, a quel punto diventiamo angeli. Come comunità, a quel punto diventiamo parte della chiesa del Signore. E a quel punto i cancelli diventano un punto d'ingresso, verità introduttive che permettono alle persone di entrare nelle chiese e iniziare a portare il Signore nelle loro vite.

(Odkazy: Apocalisse Rivelata 916; Arcana Coelestia 2851 [1-15], 2943, 3187, 4861, 10483 [1-4])