Bible

 

Daniel 8:8

Studie

       

8 Il capro diventò sommamente grande; ma, quando fu potente, il suo gran corno si spezzò; e, in luogo di quello, sorsero quattro corna cospicue, verso i quattro venti del cielo.

Bible

 

Daniel 10:8

Studie

       

8 E io rimasi solo, ed ebbi questa grande visione. In me non rimase più forza; il mio viso mutò colore fino a rimanere sfigurato, e non mi restò alcun vigore.

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Arcana Coelestia # 1712

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1712. E si divisero in gruppi, contro di loro, nella notte. Che questo significhi l'ombra in cui erano i beni e le verità apparenti, si evince dal significato di notte, vale a dire, una stato di ombra. Lo stato d'ombra è la condizione in cui non si sa se il bene e la verità siano apparenti o autentici. Quando qualcuno è nel bene e nella verità apparenti, suppone che siano il bene e la verità autentici. Il male e la falsità che sono nel bene e nella verità apparenti sono ciò che causa l'ombra e che li fa apparire autentici. Coloro che sono nell'ignoranza non possono sapere altrimenti che il bene che essi fanno sia loro proprio, e che la verità che pensano sia da loro stessi; ed è lo stesso per coloro che attribuiscono a se stessi il bene che fanno, e pongono in esso il merito, ignorando che questo non è il bene, seppure appaia così. Ed inoltre, il proprio e il merito che essi pongono il loro stessi, sono i mali e le falsità che oscurano e ottenebrano. Così anche in molti altri casi.

[2] Il tipo e l'intensità del male e della falsità che giacciono nascosti in loro non possono essere efficacemente percepito nella vita del corpo, come avviene nell'altra vita, dove si presentano alla vista come alla luce del sole. Ma il caso è differente se i mali e le falsità scaturiscono dall'ignoranza e non ci si consolida in essi, perché in questo caso quei mali e quelle falsità si disperdono molto facilmente. Se invece gli uomini si consolidano nella convinzione che possano fare il bene e resistere al male dalla forza loro propria, e che quindi meritino la salvezza, questa idea aderisce al bene e lo degrada in male, e alla verità, degradandola in falsità. Ciò nondimeno, è conforme all'ordine che un uomo faccia il bene come da se stesso, affinché non se ne astenga pensando: “Se non posso fare nulla di buono da me stesso, è meglio che io attenda l'influsso immediato” restando dunque in uno stato passivo, che sarebbe contrario all'ordine. Egli deve perciò fare il bene come da se stesso; e nondimeno, quando riflette sul bene che fa o che ha fatto, deve pensare, riconoscere e credere che il Signore ha operato il bene in lui.

[3] Se egli si astiene dal suo sforzo, pensando nel modo in cui si è detto prima, è un soggetto in cui il Signore non può operare. Il Signore non può fluire in chiunque si priva di tutto ciò in cui il potere può essere infuso. È come se uno non sia disposto ad apprendere alcunché senza che gli venga rivelato. o come se uno non sia disposto ad insegnare alcunché a meno che le parole non vengano messe in lui; o come se uno non voglia fare nulla a meno che non sia messo in azione, come uno senza volontà. Ma se queste cose fossero fatte, sarebbe ancora più indignato come una cosa inanimata. E tuttavia, ciò che è animato dal Signore in un uomo è quello che appare come se fosse da se stesso. È quindi una verità eterna che un uomo non vive da se stesso, e che se non gli apparisse di vivere da sé stesso, non potrebbe vivere affatto.

  
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