Bible

 

Geremia 49:6

Studie

       

6 Ma pure, dopo queste cose, io ritrarrò di cattività i figliuoli di Ammon, dice il Signore.


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

Komentář

 

Babilonia (Babele)

  
Babylon by Unsigned. Attributed to Lopo Homem, Pedro Reinel, Jorge Reinel and Antonio de Holanda

Babilonia era un'antica città costruita sul fiume Eufrate in quello che oggi è il sud dell'Iraq. Un tempo era la capitale di un grande impero che a un certo punto conquistò la terra di Giuda, come menzionato nel secondo libro dei Re e in Daniele. Ma il fiume ha cambiato corso e la città è stata abbandonata da tempo. Sia la città storica della Mesopotamia che la città della parabola con la sua torre, citata nella Genesi, rappresentano la stessa cosa, un culto che appare sacro all'esterno, mentre l'interno è profano. Questa rappresentazione si espande a significare una chiesa i cui capi usano questo tipo di culto per ottenere il dominio sugli altri per il proprio guadagno e per il guadagno e il potere della chiesa. La città stessa è la struttura dottrinale che sostiene questo tipo di culto e di dominio.

(Odkazy: Apocalisse Spiegata 1029; Arcana Coelestia 1283, 1302, 1304, 1310, 1311)

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Arcana Coelestia # 1304

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1304. Costruiamoci una città e una torre. Che ciò significhi che istituirono una dottrina e un culto, può essere visto dal significato di città, e da quello di torre, riguardo ai quali, si dirà qui di seguito. La chiesa è di natura tale che, quando la carità verso il prossimo si estingue, e ad essa succede l'amore di sé, la dottrina della fede non è tenuta in alcuna considerazione, eccetto quando essa è per il bene di sé, cioè quando si trasforma nel culto di sé. Tutto l'amore di sé è così orientato; perché colui che ama se stesso più degli altri, non solo odia tutti coloro che sono al suo servizio, e non concede loro alcun favore, tranne quando essi sono sottomessi ma, nella misura in cui sia libero da vincoli, si precipita fino ad esaltarsi al di sopra di Dio. Che questa sia la natura dell'amore di sé quando le redini sono sciolte, mi è stato mostrato dal vivo. Questo è ciò che s'intende per una città e una torre. L'amore di sé e ogni cupidigia che ne discende, tra tutte le cose, è il più sudicio, profano e squisitamente infernale. E da ciò chiunque può concludere quale sia la qualità di quel culto che contenga al suo interno una dannazione così assoluta.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.