Bible

 

Genesi 13:18

Studie

       

18 Abramo adunque andò tendendo i suoi padiglioni; e, giunto alle pianure di Mamre, che sono in Hebron, dimorò quivi, e vi edificò un altare al Signore.


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

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Arcana Coelestia # 1563

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1563. Anche Lot, che accompagnava Abramo. Che questo significhi l'uomo esterno che era nel Signore è evidente dalla presenza di Lot, rappresentativo dell'uomo sensuale, o ciò che è lo stesso, l'uomo esterno. Che ci sia un interiore ed uno esteriore, ovvero che l'uomo è interno ed esterno, è noto a chiunque all'interno della chiesa (di cui si veda ciò che è stato detto in precedenza, n. 978, 994-995, 1015). L'esterno riceve la sua vita dall'uomo interno, cioè dallo spirito o anima. Da qui viene la sua stessa vita in generale; ma questa vita non può essere ricevuta nei suoi particolari, o distintamente dall'esterno, a meno che non vengano aperti i suoi recipienti organici, destinatari dei particolari e dei singolari dell'uomo interno. Questi recipienti organici non sono aperti, salvo che attraverso i sensi, specialmente l'udito e la vista; e quando sono aperti, l'uomo interno può fluire con i suoi particolari e singolari. Sono aperti attraverso i sensi, per mezzo delle conoscenze e per mezzo dei piaceri e delle delizie. Quelli inerenti l'intelletto mediante le conoscenze; e quelli inerenti la volontà attraverso piaceri e delizie.

[2] Da ciò si può vedere che, essendo tali conoscenze discordanti con le verità spirituali, esse devono necessariamente insinuarsi nell'uomo esterno; e poiché tali piaceri e delizie non possono concordare con i beni celesti, esse devono insinuarsi nell'uomo esterno. Come avviene per tutte quelle cose che mirano alle materie corporee, mondane e terrene, in quanto fini; queste quando considerate come fini conducono l'uomo esterno verso la periferia e verso il basso, e quindi lo allontanano dall'uomo interno. Pertanto, a meno che tali cose non siano prima disperse, l'uomo interno non può concordare con l'esterno; affinché l'uomo interno possa essere in armonia l'esterno, tali cose debbono essere prima rimosse. Che tali cose presso il Signore furono rimosse o separate, è rappresentato e significato dalla separazione di Lot da Abramo.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

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Genesi 12

Studie

   

1 Or l’Eterno disse ad Abramo: "Vattene dal tuo paese e dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò;

2 e io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione;

3 e benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra".

4 E Abramo se ne andò, come l’Eterno gli avea detto, e Lot andò con lui. Abramo aveva settantacinque anni quando partì da Charan.

5 E Abramo prese Sarai sua moglie e Lot, figliuolo del suo fratello, e tutti i beni che possedevano e le persone che aveano acquistate in Charan, e partirono per andarsene nel paese di Canaan; e giunsero nel paese di Canaan.

6 E Abramo traversò il paese fino al luogo di Sichem, fino alla quercia di Moreh. Or in quel tempo i Cananei erano nel paese.

7 E l’Eterno apparve ad Abramo e disse: "Io darò questo paese alla tua progenie". Ed egli edificò quivi un altare all’Eterno che gli era apparso.

8 E di là si trasportò verso la montagna a oriente di Bethel, e piantò le sue tende, avendo Bethel a occidente e Ai ad oriente; e quivi edificò un altare all’Eterno e invocò il nome dell’Eterno.

9 Poi Abramo si partì, proseguendo da un accampamento all’altro, verso mezzogiorno.

10 Or venne nel paese una carestia; e Abramo scese in Egitto per soggiornarvi, perché la fame era grave nel paese.

11 E come stava per entrare in Egitto, disse a Sarai sua moglie: "Ecco, io so che tu sei una donna di bell’aspetto;

12 e avverrà che quando gli Egiziani t’avranno veduta, diranno: Ella è sua moglie; e uccideranno me, ma a te lasceranno la vita.

13 Deh, di’ che sei mia sorella, perché io sia trattato bene a motivo di te, e la vita mi sia conservata per amor tuo".

14 E avvenne che quando Abramo fu giunto in Egitto, gli Egiziani osservarono che la donna era molto bella.

15 E i principi di Faraone la videro e la lodarono dinanzi a Faraone; e la donna fu menata in casa di Faraone.

16 Ed egli fece del bene ad Abramo per amor di lei; ed Abramo ebbe pecore e buoi e asini e servi e serve e asine e cammelli.

17 Ma l’Eterno colpì Faraone e la sua casa con grandi piaghe, a motivo di Sarai, moglie d’Abramo.

18 Allora Faraone chiamò Abramo e disse: "Che m’hai tu fatto? perché non m’hai detto ch’era tua moglie? perché hai detto:

19 E’ mia sorella? ond’io me la son presa per moglie. Or dunque eccoti la tua moglie; prenditela e vattene!"

20 E Faraone diede alla sua gente ordini relativi ad Abramo, ed essi fecero partire lui, sua moglie, e tutto quello ch’ei possedeva.