Bible

 

Genesi 12:1

Studie

       

1 OR il Signore avea detto ad Abramo: Vattene fuor del tuo paese, e del tuo parentado, e della casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò.


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

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Arcana Coelestia # 1443

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1443. Riguardo al fatto che il querceto di Moreh sia la prima la percezione, il caso è il seguente. Nell'uomo ci sono cose intellettuali, cose razionali, e le cose della memoria. Nel suo intimo ci sono le cose intellettuali; nel suo interiore, le cose razionali; e nel suo esteriore, le cose della memoria. Tutte queste sono chiamate le sue cose spirituali, che sono nell'ordine qui riportato. Le cose intellettuali dell'uomo celeste sono paragonabili ad un giardino con alberi di ogni specie; le sue cose razionali, ad una foresta di cedri e simili alberi, come c'erano in Libano; e la sua memoria, ai boschi di querce, e questo in ragione dei loro rami intrecciati, come quelli della quercia. Con gli alberi stessi s'intendono le percezioni; in particolare, con gli alberi del giardino di Eden verso oriente, la più intima percezione, ovvero la percezione delle cose intellettuali (come mostrato n. 99, 100, 103); con gli alberi della foresta del Libano, la percezione interiore, o quella delle cose razionali; e con gli alberi di un querceto, le percezioni esterne, o quelle della memoria, che appartengono all'uomo esterno. Quindi il querceto di Moreh significa la prima percezione del Signore; perché egli era ancora un bambino, e le sue cose spirituali non erano interiori più di tanto. Inoltre, il querceto di Moreh era il luogo dove anche i figli d'Israele approdarono quando attraversarono il Giordano e videro la terra di Canaan, di cui, in Mosè:

Porrai la benedizione sul monte Gerizim, e la maledizione sul monte Ebal. Non sono essi di là del Giordano, dietro la via verso occidente, nella terra dei cananei, che abitano la pianura di fronte a Gilgal, presso il querceto di Moreh (Deuteronomio 11:29-30) con cui s'intende la prima percezione, perché l'ingresso dei figli d'Israele rappresenta l'ingresso dei fedeli nel regno del Signore.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.