Bible

 

Ezechiele 5:13

Studie

       

13 E il mio cruccio si adempierà, ed io acqueterò l’ira mia sopra loro, e mi appagherò; ed essi conosceranno che io, il Signore, ho parlato nella mia gelosia, quando avrò adempiuta l’ira mia sopra loro.


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

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Arcana Coelestia # 1186

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1186. Che Assur sia il ragionamento è evidente dal significato di Assur o Assiri nella Parola, in cui si fa sempre riferimento alle cose che appartengono alla ragione, in entrambi i sensi, vale a dire, ciò che è inerente alla ragione, e i ragionamenti. Per la ragione e per le cose razionali s'intende propriamente ciò che è vero; e per il ragionamento ed i ragionamenti, ciò che è falso. Poiché Assur significa ragione e ragionamento, è molto spesso in relazione con l'Egitto, che significa le scienze mondane; perché la ragione e il ragionamento derivano da esse. Che Assur significhi il ragionamento è evidente in Isaia:

Guai ad Assur, verga della mia ira; egli non medita ciò che è giusto, né agisce rettamente secondo il giudizio del suo cuore. Egli dice, Con la forza della mia mano ho agito, e in virtù della mia saggezza, perché sono intelligente (Isaia 10:5, 7, 13)

dove Assur indica il ragionamento, di cui dunque si dice che egli non medita ciò che è giusto né agisce rettamente: e anche, in virtù della sua saggezza, perché è intelligente.

[2] In Ezechiele:

Due donne, le figlie di una stessa madre, si sono prostituite in Egitto; si sono prostituite nella loro gioventù. La prima si prostituì e si invaghì dei suoi amanti, in Assur, (gli Assiri) suoi vicini di casa, vestiti di blu, governatori e magistrati, tutti giovani attraenti e agili cavalieri. I figli di Babele sono giunti fino a lei, e la hanno contaminata con le loro fornicazioni (Ezechiele 23:2-3, 5-6, 17)

Qui Egitto rappresenta le scienze mondane; Assur, il ragionamento; e i figli di Babele, le falsità che derivano dalle cupidità.

[3] Nello stesso profeta:

Gerusalemme, tu ti sei prostituita con i figli d'Egitto, ti sei prostituita anche con i figli di Assur, e hai moltiplicato le tue prostituzioni, anche nella terra di Canaan, fino in Caldea (Ezechiele 16:26, 28-29)

dove, allo stesso modo, Egitto rappresenta le scienze mondane; Assur, il ragionamento. Il ragionamento attraverso le scienze mondane intorno alle cose spirituali e celesti è denominato prostituzione, sia qui, sia altrove nella Parola. Che non s'intenda in alcun modo la prostituzione con gli Egizi e gli Assiri, chiunque può comprenderlo.

[4] In Geremia:

Israele, cosa vai a fare sulla via per l'Egitto, per bere le acque di Sihor? E cosa vai a fare sulla via per Assur, per bere le acque del fiume [Eufrate] ? (Geremia 2:18, 36)

Anche qui Egitto rappresenta le scienze mondane; Assur, il ragionamento.

Nello stesso profeta:

Israele è una pecora smarrita, i leoni hanno lo scacciato; prima il re di Assur l'ha divorato, e poi il re di Babele ha frantumato le sue ossa (Geremia 50:17-18)

Assur qui è il ragionamento intorno alle cose spirituali.

[5] In Michea:

Questa sarà la pace, quando Assur entrerà nella nostra terra, e metterà piede nei nostri palazzi, noi manderemo contro di lui lui sette pastori e otto principi. Ed essi governeranno sul paese di Assur con la spada, e la terra di Nimrod, nelle sue vicinanze. Ed egli li libererà da Assur, quando verrà nella nostra terra, e quando oltrepasserà il nostro confine (Michea 5:5-6)

Il tema qui è Israele, ovvero la chiesa spirituale, di cui si dice che Assur non entrerà in essa, cioè, che il ragionamento non prevarrà in essa. La terra di Nimrod indica tale culto, rappresentato da Nimrod, i cui interni sono il male e il falso.

[6] Che Assur nella Parola significhi anche la ragione, che è nell'uomo della chiesa, da cui egli discerne la verità e il bene, è evidente in Osea:

Essi torneranno come uccelli dall'Egitto e come colombe dal paese di Assur (Osea 11:11)

Egitto qui indica le scienze dell'uomo della chiesa; e Assur, la sua ragione. Che uccello sia l'intelletto e colomba la ragione retta, è stato mostrato prima.

[7] In Isaia:

In quel giorno ci sarà un sentiero dall'Egitto verso Assur, e Assur entrerà in Egitto, e l'Egitto in Assur, e gli egiziani saranno al servizio di Assur. In quel giorno Israele, tra l'Egitto e Assur, sarà una benedizione in mezzo alla terra, che il Signore Zebaoth benedirà dicendo: Benedetto sia l'Egitto mio popolo, e Assur opera delle mie mani, e Israele mia eredità (Isaia 19:23-25)

Il soggetto qui è la chiesa spirituale, cioè Israele, la cui ragione è Assur, e la cui scienza è l'Egitto. Questi tre costituiscono le cose intellettuali dell'uomo della chiesa spirituale, che seguono una dopo l'altra in questo ordine. Anche in altri luoghi, dove ricorre il nome Assur, significa la ragione, sia quella falsa, sia quella autentica, come in Isaia 20:1 fino alla fine; Isaia 23:13; 27:13; 30:31; 31:8, 36, 37; 52:4; Ezechiele 27:23-24; 31:3 fino alla fine; Ezechiele 32:22; Michea 7:12; Sofonia 2:13; Zaccaria 10:11; Salmi 83:8.

Assur indica il ragionamento in Osea 5:13; 7:11; 10:6; 11:5; 12:1; 14:3; e in Zaccaria 10:10, dove ricorre il nome di Ephraim s'intende l'intelletto pervertito.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

Bible

 

Isaiah 36

Studie

   

1 Or avvenne, il quattordicesimo anno del re Ezechia, che Sennacherib, re d’Assiria, salì contro tutte le città fortificate di Giuda, e le prese.

2 E il re d’Assiria mandò Rabshake da Lakis a Gerusalemme al re Ezechia con un grande esercito; e Rabshake si fermò presso l’acquedotto dello stagno superiore, sulla strada del campo gualchieraio.

3 Allora Eliakim, figliuolo di Hilkia, prefetto del palazzo, Scebna, il segretario, e Joah, figliuolo d’Asaf, l’archivista, si recarono da lui.

4 E Rabshake disse loro: "Dite a Ezechia: Così parla il gran re, il re d’Assiria: Che fiducia è cotesta che tu hai?

5 Io te lo dico; non sono che le parole delle labbra; per la guerra ci vuol prudenza e forza; ora, in chi hai tu riposta la tua fiducia per ribellarti a me?

6 Ecco, tu confidi nell’Egitto, in quel sostegno di canna rotta, ch’entra nella mano e la fora a chi vi s’appoggia; tal è Faraone, re d’Egitto, per tutti quelli che confidano in lui.

7 E se mi dici: Noi confidiamo nell’Eterno, nel nostro Dio, non è egli quello stesso di cui Ezechia ha soppresso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: Vi prostrerete dinanzi a questo altare qui?

8 Or dunque fa’ una scommessa col mio signore, il re d’Assiria: io ti darò duemila cavalli, se tu puoi fornire tanti cavalieri da montarli.

9 E come potresti tu far voltar le spalle a un solo capitano fra i minimi servi del mio signore? Ma tu confidi nell’Egitto per avere de’ carri e dei cavalieri.

10 E d’altronde è egli forse senza il voler dell’Eterno ch’io son salito contro questo paese per distruggerlo? E’ stato l’Eterno che m’ha detto: Sali contro questo paese e distruggilo!"

11 Allora Eliakim, Scebna e Joah dissero a Rabshake: "Deh! parla ai tuoi servi in lingua aramaica, poiché noi la intendiamo; e non in lingua giudaica, in guisa che il popolo ch’è sulle mura l’oda".

12 Ma Rabshake rispose: "Il mio signore m’ha egli forse mandato a dire queste parole al tuo signore e a te? Non m’ha egli mandato a dirle a questi uomini che stanno sulle mura, e che presto saran ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro orina con voi?"

13 Poi Rabshake si levò in piedi e gridò con forte voce in lingua giudaica: "Ascoltate le parole del gran re, del re d’Assiria!

14 Così parla il re: Ezechia non v’inganni, perch’egli non vi potrà liberare;

15 né vi faccia Ezechia riporre la vostra fiducia nell’Eterno, dicendo: L’Eterno ci libererà di certo; questa città non sarà data nelle mani del re d’Assiria.

16 Non date retta ad Ezechia, perché così dice il re d’Assiria: Fate la pace con me, arrendetevi, e ciascun di voi mangerà della sua vite e del suo fico, e berrà dell’acqua della sua cisterna,

17 finch’io venga a menarvi in un paese simile al vostro: paese di grano e di vino, paese di pane e di vigne.

18 Guardate ch’Ezechia non vi seduca, dicendo: L’Eterno ci libererà. Ha qualcuno degli dèi delle nazioni potuto liberare il suo paese dalle mani del re d’Assiria?

19 Dove sono gli dèi di Hamath e d’Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim? Hanno essi forse liberata Samaria dalle mie mani?

20 Fra tutti gli dèi di quei paesi, quali son quelli che abbian liberato il loro paese dalle mie mani? E l’Eterno avrebbe a liberare Gerusalemme dalle mie mani?"

21 E quelli si tacquero e non risposero verbo, perché il re aveva dato quest’ordine: "Non gli rispondete".

22 Ed Eliakim, figliuolo di Hilkia, prefetto del palazzo, Scebna, il segretario, e Joah, figliuolo d’Asaf, l’archivista, vennero ad Ezechia con le vesti stracciate, e gli riferirono le parole di Rabshake.