Bible

 

Ezechiele 23:2

Studie

       

2 Figliuol d’uomo, vi erano due donne, figliuole d’una medesima madre,


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

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Arcana Coelestia # 1368

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1368. Che per Ur dei caldei s'intenda il culto esterno in cui sono le falsità si evince dal significato di caldei nella Parola. È stato mostrato in precedenza, al versetto 9, che per Babele s'intende il culto nel quale interiormente ci sono i mali, e per Caldea s'intende il culto in cui interiormente ci sono le falsità. Di conseguenza per Babele s'intende il culto interiormente non vi è nulla del bene; e per Caldea, il culto in cui interiormente non vi nulla della verità. Un culto in cui interiormente non vi è alcun bene, né alcuna verità è un culto che interiormente è profano e idolatrico. Che tale culto s'intenda per Caldea può essere visto dai seguenti passi.

In Isaia:

Ecco la terra dei caldei; questo popolo non è più; Assur lo fondò in Ziim; essi ne edificano le torri di guardia fino suoi palazzi. Egli li ne farà un cumulo di rovine (Isaia 23:13)

La terra dei Caldei, che non è un popolo, significa la falsità. Assur la fondò, significa i ragionamenti. Le torri di guardia, le fantasie.

Nello stesso profeta:

Così ha detto Jehovah, il tuo Redentore, il Santo d'Israele, Per il tuo bene ho mandato un esercito contro Babilonia, e ho fatto cadere le loro difese, e sulle navi dei caldei risuonano grida di lutto (Isaia 43:14)

Babilonia indica il culto nel quale interiormente c'è il male. I caldei, il culto nel quale interiormente c'è la falsità. Le navi sono le conoscenze della verità che sono state corrotte.

[2] Nello stesso profeta:

Siedi in silenzio e nasconditi nelle tenebre, o figlia dei caldei; perché essi non ti chiamano più signora dei regni. Ero adirato con il mio popolo, e ho lasciato che la mia eredità fosse profanata, e li abbandonai nelle tue mani. Un giorno, due cose ti accadranno improvvisamente, perderai i tuoi figli e rimarrai vedova. Queste due disgrazie piomberanno su di te a causa della moltitudine delle tue stregonerie, e a causa dei tuoi incantesimi (Isaia 47:5-6, 9)

Qui è evidente che Caldea è la profanazione della verità, cui si fa riferimento con le sue stregonerie e incantesimi.

Nello stesso profeta:

Andate via da Babilonia, fuggite dai Caldei! (Isaia 48:20)

cioè dalla profanazione del bene e della verità nel culto.

In Ezechiele:

Fa' conoscere a Gerusalemme i suoi abomini; tuo padre era un amorreo, e tua madre una ittita; ti sei prostituita con i figli di Egitto; ti sei prostituita con i figli di Assur; e hai moltiplicato le tue prostituzioni anche nella Caldea (Ezechiele 16:2-3, 26, 28-29).

Questo è detto in particolare della chiesa ebraica. I figli di Egitto, indicano le conoscenze mondane. I figli di Assur, i ragionamenti. La Caldea in cui Gerusalemme ha moltiplicato la sua prostituzione, la profanazione della verità. Chiunque può comprendere che qui non si fa riferimento ai paesi d'Egitto, Assiria e Caldea, né in alcun modo alla prostituzione.

[3] Nello stesso profeta:

Ohola si è prostituita. Ella stravedeva per i suoi amanti, gli assiri, suoi vicini; e non rinunciò a prostituirsi in Egitto. Ella ha moltiplicato le sue prostituzioni; e vide uomini, ritratti sui muri, immagini di caldei dipinti di vermiglio, con cinture ai fianchi, con ampi turbanti sulle loro teste, dall'aspetto di grandi capi, rappresentanti i figli di Babilonia, della Caldea, la loro terra natia. Non appena li vide se ne innamorò, e mandò loro messaggeri in Caldea. I figli di Babilonia la contaminarono con le loro fornicazioni (Ezechiele 23:5, 8, 14-17)

Qui i caldei sono chiamati figli di Babilonia, e indicano la verità profanata nel culto. Ohola indica la chiesa spirituale, che è chiamata Samaria.

[4] In Abacuc:

Ecco, io faccio sorgere i Caldei, popolo feroce e impetuoso, che percorre ampie regioni per occupare territori altrui. È feroce e terribile; e da lui esce il suo giudizio e la sua grandezza. Più veloci dei leopardi sono i suoi cavalli, più agili dei lupi della sera. Balzano i suoi destrieri, venuti da lontano, volano come l'aquila che piomba per divorare. Tutti avanzano per la rapina. La loro faccia è infuocata come il vento d'oriente (Abacuc 1:6-9)

La nazione caldea è qui descritta attraverso molte rappresentazioni che significano le profanazioni della verità nel culto.

[5] Inoltre, Babilonia e la Caldea sono descritte in due interi capitoli in Geremia (capitoli Geremia 50 e Geremia 51), in cui ciò che s'intende per ciascuno di essi è chiaramente evidente, vale a dire, per Babilonia la profanazione delle cose celesti, e per la Caldea, la profanazione delle cose spirituali, nel culto. Da tutto questo è evidente ciò che è significato per Ur dei Caldei, cioè il culto esterno che interiormente è profano e idolatrico. Inoltre mi è stato permesso di sapere direttamente da loro stessi, che tale era la qualità del loro culto.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

Bible

 

Geremia 22

Studie

   

1 COSÌ ha detto il Signore: Scendi nella casa del re di Giuda, e pronunzia quivi questa parola, e di’:

2 Ascolta la parola del Signore o re di Giuda, che siedi sopra il trono di Davide; tu, e i tuoi servitori, e il tuo popolo ch’entrate per queste porte.

3 Così ha detto il Signore: Fate giudicio e giustizia; e riscotete di man dell’oppressore colui a cui è tolto il suo: e non fate torto al forestiere, nè all’orfano, nè alla vedova; non fate violenza, e non ispandete sangue innocente in questo luogo.

4 Perciocchè, se pur mettete ad affetto questa parola, i re del legnaggio di Davide, che seggono sopra il suo trono, entreranno per le porte di questa Casa, montati sopra carri, e sopra cavalli, essi, ed i lor servitori, ed il lor popolo.

5 Ma se voi non ascoltate queste parole, io giuro per me stesso, dice il Signore, che questa Casa sarà messa in desolazione.

6 Perciocchè, così ha detto il Signore intorno alla casa del re di Giuda: Tu mi sei stata come Galaad, come la sommità del Libano; se io non ti riduco in deserto, in città disabitate.

7 Io ordinerò contro a te de’ guastatori, che avranno ciascuno le sue armi; e taglieranno la scelta de’ tuoi cedri, e li gitteranno nel fuoco.

8 E molte genti passeranno presso di questa città, e diranno l’uno all’altro: Perchè ha il Signore fatto così a cotesta gran città?

9 E si dirà: Perciocchè hanno lasciato il patto del Signore Iddio loro, ed hanno adorati altri dii, ed hanno lor servito.

10 Non piangete per lo morto, e non ve ne condolete; piangete pur per quel che se ne va via; perciocchè egli non ritornerà più, e non vedrà più il suo natio paese.

11 Perciocchè il Signore ha detto così di Sallum, figliuolo di Giosia, re di Giuda, che ha regnato in luogo di Giosia, suo padre, ed è uscito di questo luogo: Egli non vi ritornerà più;

12 anzi morrà nel luogo dove è stato menato in cattività, e non vedrà più questo paese.

13 Guai a colui ch’edifica la sua casa, e non con giustizia; e le sue sale, e non con dirittura; che si serve del suo prossimo per nulla, e non gli il pagamento dell’opera sua; che dice:

14 Io mi edificherò una casa grande, e delle sale spaziose; e taglia a quelle delle finestre larghe, e la fa tavolata di cedri, e la dipinge di minio!

15 Regnerai tu perchè cerchi d’eccellere co’ cedri? non mangiò, e non bevve tuo padre, facendo ciò ch’è diritto, e giusto? ed allora bene gli avvenne.

16 Egli fece ragione al povero ed al bisognoso: ed allora bene gli avvenne; non è ciò conoscermi? dice il Signore.

17 Ma tu non hai gli occhi, nè il cuore, se non alla tua avarizia, ed a spandere il sangue innocente, e ad oppressione, ed a storsione, per farla.

18 Perciò, il Signore ha detto così di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda: Ei non se ne farà cordoglio, dicendo: Ahi fratel mio! Ahi sorella! Ei non se ne farà altresì cordoglio, dicendo: Ahi Signore! e: Ahi sua maestà!

19 Egli sarà seppellito della sepoltura di un asino, essendo strascinato, e gettato via lungi dalle porte di Gerusalemme.

20 Sali pure in sul Libano, e grida; e da’ fuori la tua voce in Basan, e grida a quelli che sono di là; perciocchè tutti i tuoi amanti sono stati rotti.

21 Io ti ho parlato nelle tue prosperità; ma tu hai detto: Io non ascolterò; questa è stata la tua usanza fin dalla tua fanciullezza, che tu non hai giammai ascoltata la mia voce.

22 Il vento si pascerà di tutti i tuoi pastori, ed i tuoi amanti andranno in cattività; allora sarai pure svergognata e confusa, per tutta la tua malvagità.

23 Tu dimori nel Libano, tu ti annidi sopra i cedri; oh! quanto sarai graziosa, quando ti verranno le doglie del parto; i dolori, come di donna che partorisce!

24 Come io vivo, dice il Signore, avvegnachè tu, Conia, figliuolo di Gioiachim, re di Giuda, fossi un suggello nella mia man destra, pur te ne divellerò;

25 e ti darò in man di quelli che cercano l’anima tua, e in man di quelli de’ quali tu hai spavento, e in man di Nebucadnesar, re di Babilonia, e in man de’ Caldei.

26 E caccerò te, e tua madre che ti ha partorito, in un paese strano, dove non siete nati; e quivi morrete.

27 E quant’è al paese, al quale essi hanno l’animo intento, per tornarvi, non vi torneranno.

28 È quest’uomo Conia un idolo sprezzato, e rotto in pezzi? è egli un vaso, del quale non si fa stima alcuna? perchè dunque sono stati cacciati egli, e la sua progenie, e gettati in un paese, che non conoscono?

29 O paese, o paese, o paese, ascolta la parola del Signore!

30 Così ha detto il Signore: Scrivete pure che quest’uomo sarà privo di figliuoli, e sarà uomo che non prospererà a’ suoi dì; e che niuno della sua progenie prospererà, sedendo sopra il trono di Davide, e signoreggiando per l’innanzi sopra Giuda.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.