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Ezechiele 12:24

Studie

       

24 Perciocchè per l’innanzi non vi sarà più visione alcuna di vanità, nè alcuno indovinamento di lusinghe, in mezzo della casa d’Israele.


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

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Arcana Coelestia # 1664

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1664. Che le guerre qui menzionate non significhino nient'altro, nel senso interno, che guerre spirituali o tentazioni, è stato detto sopra, all'inizio di questo capitolo. Le guerre che ricorrono nella Parola, specialmente nei profeti, non hanno altro significato. Le guerre degli uomini non trovano posto nell'intimo della Parola; perché tali cose non sono spirituali, né celesti, come quelle sole che appartengono alla Parola. Che i combattimenti con il diavolo, o ciò che è lo stesso, con l'inferno, sono significati dalle guerre citate nella Parola, si può vedere dai passi che ora seguono, oltre a molti altri.

In Giovanni:

Sono spiriti di demoni, che operano prodigi, per radunare i re della terra e del mondo intero, per riunirli insieme alla guerra nel grande giorno di Dio Onnipotente (Rivelazione 16:14)

dove chiunque può vedere che nessuna altra guerra s'intende nel gran giorno di Dio onnipotente.

[2] Nello stesso profeta:

La bestia che esce dall'abisso farà guerra (Rivelazione 11:7)

dove l'abisso è l'inferno.

Nello stesso profeta:

Il drago si infuriò con la donna e fece guerra contro i resti del suo seme, che osservano i comandamenti di Dio e hanno la testimonianza di Gesù Cristo (Rivelazione 12:17)

Gli fu dato di fare guerra contro i santi (Rivelazione 13:7)

Tutte queste guerre sono combattimenti come quelli inerenti le tentazioni. Le guerre dei re di mezzogiorno e settentrione e le altre menzionate in Daniele (capitoli 10 e 11), e anche le cose dette di Michele (Daniele 10:13, 21; 12:1; Rivelazione 12:7) hanno lo stesso significato.

[3] Che guerre non significhi altro è evidente anche dagli altri profeti.

Come in Ezechiele:

Non siete stati sulle brecce, né avete costruito baluardi a difesa della casa d'Israele, per resistere alla guerra nel giorno di Jehovah (Ezechiele 13:5)

dove questo si dice dei profeti.

In Isaia:

Forgeranno le loro spade in vomeri, e le loro lance in falci. Una nazione non solleverà più la spada contro un'altra nazione, né si eserciteranno più nell'arte della guerra (Isaia 2:4)

dove è chiaro che nessun'altra guerra s'intende qui. E di conseguenza che, con le armi da guerra, come spade, lance, scudi e altre cose, nella Parola non si intende altro che le cose che attengono a questo genere di guerre.

[4] Ancora in Isaia:

Portate acqua a colui che ha sete, voi abitanti del paese di Thema. Presentativi ai fuggiaschi con il pane. Perché fuggono dalle spade, davanti alle spade sguainate, davanti all'arco teso e davanti ai pericoli della guerra (Isaia 21:14-15)

In Geremia:

I pastori e i loro greggi giungeranno alla figlia di Sion. Pianteranno le loro tende intorno a lei. E pascoleranno nel suo spazio. Ingaggiate la guerra contro di essa, assaliamola in pieno giorno (Geremia 6:3-5)

dove non è intesa alcuna guerra, perché è contro la figlia di Sion, cioè la chiesa.

[5] Nello stesso profeta:

Come è stata abbandonata la città della lode, la città della mia gioia; così cadranno i suoi giovani nelle piazze, e tutti i guerrieri cadranno in quel giorno (Geremia 49:25-26)

la città della lode e della gioia indica le cose che sono della chiesa. I guerrieri sono coloro che combattono.

[6] In Osea:

In quel giorno farò con loro un'alleanza, con la bestia selvaggia del campo, con gli uccelli dei cieli, e con i rettili che striscia sul suolo. Spezzerò l'arco, la spada e allontanerò la guerra del paese, e li farò riposare tranquilli (Osea 2:20)

dove allo stesso modo, guerra indica i combattimenti e le varie armi da guerra, le cose concernenti il combattimento spirituale. Questi sono spezzati quando cessano le cupidità e le falsità, l'uomo raggiunge la tranquillità della pace.

[7] In Davide:

Ecco le opere di Jehovah, che ha ridotto nella desolazione la terra. Egli fa cessare le guerre fino ai confini della terra. Rompe l'arco e spezza la lancia. Fa bruciare i carri nel fuoco (Salmi 46:9-10)

dove il significato è simile.

Nello stesso libro:

In Salem è l'abitazione di Dio e la sua dimora in Sion. Lì spezzò i dardi infuocati schioccati dall'arco, lo scudo, la spada e la guerra (Salmi 76:3-4)

Poiché i sacerdoti rappresentavano il Signore, che da solo combatte per l'uomo, il loro servizio è chiamato milizia (Numeri 4:23, 35, 39, 43, 47).

[8] Che soltanto Jehovah, cioè il Signore combatta e sconfigga il diavolo che è presso l'uomo quando è nei combattimenti delle tentazioni, anche se non sembra così all'uomo, è una verità incontestabile; perché nulla può essere portato all'uomo dagli spiriti maligni che non sia permesso. E nulla, per quanto piccolo, può essere evitato dagli angeli, se non dal Signore. Pertanto è il Signore soltanto che sostiene tutto il combattimento e prevale. Ciò è rappresentato ovunque dalle guerre mosse dei figli d'Israele contro le nazioni. Che sia unicamente il Signore a combattere, è affermato anche in Mosè:

Jehovah, il tuo Dio che cammina davanti a te, combatterà per te (Deuteronomio 1:30)

Jehovah, il tuo Dio è colui che cammina con te per combattere per voi contro i tuoi nemici, Per salvarvi (Deuteronomio 20:4, così anche in Giosuè 23:3, 5)

[9] Perché le guerre condotte contro le nazioni idolatre della terra di Canaan, rappresentavano tutte i combattimenti del Signore contro l'inferno. E di conseguenza, i combattimenti della sua chiesa e quelli degli uomini della sua chiesa.

Questo concorda anche con le seguenti parole in Isaia:

Come ruggisce il leone sopra la sua preda, quando la schiera dei pastori accorre contro di lui, e non teme le loro grida né è afflitto dal loro tumulto. Così Jehovah Zebaoth scenderà per combattere sul monte Sion e sulla sua collina (Isaia 31:1)

[10] Per questo Jehovah ovvero il Signore è anche chiamato uomo di guerra.

Come in Mosè:

Jehovah è un uomo di guerra, Jehovah è il suo nome (Esodo 15:3)

E in Isaia:

Jehovah procederà come un eroe, susciterà zelo come un uomo di guerra; Egli piangerà, e leverà alte grida. Egli prevarrà contro i suoi nemici (Isaia 42:13).

Questo è anche il motivo per cui molte cose che riguardano la guerra sono attribuite al Signore; come qui piangere e levare alte grida.

[11] Spiriti e angeli appaiono anche come guerrieri quando ha luogo una rappresentazione.

Come in Giosuè:

Giosuè alzò gli occhi ed ecco, vide un uomo con la spada sguainata davanti a lui. E questi disse a Giosuè: Io sono il principe dell'esercito di Jehovah. Allora Giosuè cadde con la faccia a terra (Giosuè 5:13-14).

Queste cose erano così viste perché erano rappresentative; e per la stessa ragione i posteri di Giacobbe chiamarono le loro guerre, guerre di Jehovah.

[12] Lo stesso è avvenuto anche nelle chiese antiche. E tra queste vi erano libri che furono chiamati Guerre di Jehovah, come è evidente in Mosè:

Si dice nel libro delle guerre di Jehovah (Numeri 21:14-15).

Questo è stato scritto in modo non dissimile dall'esposizione delle guerre in questo capitolo; ma lì s'intendevano i combattimenti della chiesa. Quello stile di scrittura era familiare in quei tempi; perché allora esistevano uomini interni che pensavano a cose elevate.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

Bible

 

Geremia 50

Studie

   

1 Parola che l’Eterno pronunziò riguardo a Babilonia, riguardo al paese de’ Caldei, per mezzo del profeta Geremia:

2 Annunziatelo fra le nazioni, proclamatelo, issate una bandiera, proclamatelo, non lo celate! Dite: "Babilonia è presa! Bel è coperto d’onta, Merodac è infranto! le sue immagini son coperte d’onta; i suoi idoli, infranti!"

3 Poiché dal settentrione sale contro di lei una nazione che ne ridurrà il paese in un deserto, e non vi sarà più alcuno che abiti in lei; uomini e bestie fuggiranno, se n’andranno.

4 In que’ giorni, in quel tempo, dice l’Eterno, i figliuoli d’Israele e i figliuoli di Giuda torneranno assieme; cammineranno piangendo, e cercheranno l’Eterno, il loro Dio.

5 Domanderanno qual è la via di Sion, volgeranno le loro facce in direzione d’essa, e diranno: "Venite, unitevi all’Eterno con un patto Eterno, che non si dimentichi più!"

6 Il mio popolo era un gregge di pecore smarrite; i loro pastori le aveano sviate, sui monti dell’infedeltà; esse andavano di monte in colle, avean dimenticato il luogo del loro riposo.

7 Tutti quelli che le trovavano, le divoravano; e i loro nemici dicevano: "Noi non siamo colpevoli, poich’essi han peccato contro l’Eterno, dimora della giustizia, contro l’Eterno, speranza de’ loro padri".

8 Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese de’ Caldei, e siate come de’ capri davanti al gregge!

9 Poiché, ecco, io suscito e fo salire contro Babilonia un’adunata di grandi nazioni dal paese del settentrione, ed esse si schiereranno contro di lei; e da quel lato sarà presa. Le loro frecce son come quelle d’un valente arciere; nessuna d’esse ritorna a vuoto.

10 E la Caldea sarà depredata; tutti quelli che la prederanno saranno saziati, dice l’Eterno.

11 Sì, gioite, sì, rallegratevi, o voi che avete saccheggiato la mia eredità, sì, saltate come una giovenca che trebbia il grano, nitrite come forti destrieri!

12 La madre vostra è tutta coperta d’onta, colei che v’ha partoriti, arrossisce; ecco, essa è l’ultima delle nazioni, un deserto, una terra arida, una solitudine.

13 A motivo dell’ira dell’Eterno non sarà più abitata, sarà una completa solitudine; chiunque passerà presso a Babilonia rimarrà stupito, e fischierà per tutte le sue piaghe.

14 Schieratevi contro Babilonia d’ogn’intorno, o voi tutti che tirate d’arco! Tirate contro di lei, non risparmiate le frecce! poich’essa ha peccato contro l’Eterno.

15 Levate contro di lei il grido di guerra, d’ogn’intorno; ella si arrende; le sue colonne cadono, le sue mura crollano, perché questa è la vendetta dell’Eterno! Vendicatevi di lei! Fate a lei com’essa ha fatto!

16 Sterminate da Babilonia colui che semina, e colui che maneggia la falce al tempo della mèsse. Per scampare alla spada micidiale ritorni ciascuno al suo popolo, fugga ciascuno verso il proprio paese!

17 Israele è una pecora smarrita, a cui de’ leoni han dato la caccia; il re d’Assiria, pel primo, l’ha divorata; e quest’ultimo, Nebucadnetsar, re di Babilonia, le ha frantumate le ossa.

18 Perciò così parla l’Eterno degli eserciti, l’Iddio d’Israele: Ecco, io punirò il re di Babilonia e il suo paese, come ho punito il re d’Assiria.

19 E ricondurrò Israele ai suoi pascoli; egli pasturerà al Carmel e in Basan, e l’anima sua si sazierà sui colli d’Efraim e in Galaad.

20 In quei giorni, in quel tempo, dice l’Eterno, si cercherà l’iniquità d’Israele, ma essa non sarà più, e i peccati di Giuda, ma non si troveranno; poiché io perdonerò a quelli che avrò lasciati di resto.

21 Sali contro il paese di Merathaim e contro gli abitanti di Pekod! Inseguili colla spada, votali allo sterminio, dice l’Eterno, e fa’ esattamente come io t’ho comandato!

22 S’ode nel paese un grido di guerra, e grande è il disastro.

23 Come mai s’è rotto, s’è spezzato il martello di tutta la terra? Come mai Babilonia è divenuta una desolazione fra le nazioni?

24 Io t’ho teso un laccio, e tu, o Babilonia, vi sei stata presa, senza che te n’accorgessi; sei stata trovata, ed arrestata, perché ti sei messa in guerra contro l’Eterno.

25 L’Eterno ha aperto la sua armeria, e ha tratto fuori le armi della sua indignazione; poiché questa è un’opera che il Signore, L’Eterno degli eserciti, ha da compiere nel paese de’ Caldei.

26 Venite contro a lei da tutte le parti, aprite i suoi granai, ammucchiatela come tante mannelle, votatela allo sterminio, che nulla ne resti!

27 Uccidete tutti i suoi tori, fateli scendere al macello! Guai a loro! poiché il loro giorno è giunto, il giorno della loro visitazione.

28 S’ode la voce di quelli che fuggono, che scampano dal paese di Babilonia per annunziare in Sion la vendetta dell’Eterno, del nostro Dio, la vendetta del suo tempio.

29 Convocate contro Babilonia gli arcieri, tutti quelli che tirano d’arco; accampatevi contro a lei d’ogn’intorno, nessuno ne scampi; rendetele secondo le sue opere, fate interamente a lei com’ella ha fatto; poich’ella è stata arrogante contro l’Eterno, contro il Santo d’Israele.

30 Perciò i suoi giovani cadranno nelle sue piazze, e tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno, dice l’Eterno.

31 Eccomi a te, o arrogante, dice il Signore, l’Eterno degli eserciti; poiché il tuo giorno è giunto, il tempo ch’io ti visiterò.

32 L’arrogante vacillerà, cadrà, e non vi sarà chi lo rialzi; e io appiccherò il fuoco alle sue città, ed esso divorerà tutti i suoi dintorni.

33 Così parla l’Eterno degli eserciti: I figliuoli d’Israele e i figliuoli di Giuda sono oppressi insieme; tutti quelli che li han menati in cattività li tengono, e rifiutano di lasciarli andare.

34 Il loro vindice è forte; ha nome l’Eterno degli eserciti; certo egli difenderà la loro causa, dando requie alla terra e gettando lo scompiglio fra gli abitanti di Babilonia.

35 La spada sovrasta ai Caldei, dice l’Eterno, agli abitanti di Babilonia, ai suoi capi, ai suoi savi.

36 La spada sovrasta ai millantatori, che risulteranno insensati; la spada sovrasta ai suoi prodi, che saranno atterriti;

37 la spada sovrasta ai suoi cavalli, ai suoi carri, a tutta l’accozzaglia di gente ch’è in mezzo a lei, la quale diventerà come tante donne; la spada sovrasta ai suoi tesori, che saran saccheggiati.

38 La siccità sovrasta alle sue acque, che saran prosciugate, poiché è un paese d’immagini scolpite, vanno in delirio per quegli spauracchi dei loro idoli.

39 Perciò gli animali del deserto con gli sciacalli si stabiliranno quivi, e vi si stabiliranno gli struzzi; nessuno vi dimorerà più in perpetuo, non sarà più abitata d’età in età.

40 Come avvenne quando Dio sovvertì Sodoma, Gomorra, e le città loro vicine, dice l’Eterno, nessuno più abiterà quivi, non vi dimorerà più alcun figliuol d’uomo.

41 Ecco, un popolo viene dal settentrione; una grande nazione e molti re sorgono dalle estremità della terra.

42 Essi impugnano l’arco ed il dardo; son crudeli, non hanno pietà; la loro voce è come il muggito del mare; montan cavalli; son pronti a combattere come un solo guerriero, contro di te, o figliuola di Babilonia!

43 Il re di Babilonia n’ode la fama, e le sue mani s’illanguidiscono; l’angoscia lo coglie, un dolore come di donna che partorisce.

44 Ecco, egli sale come un leone dalle rive lussureggianti del Giordano contro la forte dimora; io ne farò fuggire ad un tratto gli abitanti e stabilirò su di essa colui che io ho scelto. Poiché chi è simile a me? chi m’ordinerà di comparire in giudizio? Qual è il pastore che possa starmi a fronte?

45 Perciò, ascoltate il disegno che l’Eterno ha concepito contro Babilonia, e i pensieri che medita contro il paese de’ Caldei! Certo, saran trascinati via come i più piccoli del gregge, certo, la loro dimora sarà devastata.

46 Al rumore della presa di Babilonia trema la terra, e se n’ode il grido fra le nazioni.