圣经文本

 

Genesi第13章

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1 Abramo adunque salì di Egitto, con la sua moglie, e con tutto ciò ch’era suo, e con Lot, traendo verso il Mezzodì.

2 Or Abramo era grandemente possente in bestiame, in argento ed in oro.

3 Ed egli, seguendo il suo viaggio, andò dal Mezzodì fino a Betel, fino al luogo dove prima erano stati i suoi padiglioni, fra Betel ed Ai,

4 nel luogo ove era l’altare che egli aveva prima fatto quivi; ed Abramo invocò quivi il nome del Signore.

5 OR Lot ancora, che andava con Abramo, avea pecore, e buoi, e padiglioni.

6 E il paese non li poteva portare, abitando amendue insieme; perciocchè le lor facoltà erano grandi, e non potevano dimorare insieme.

7 E nacque contesa fra i pastori del bestiame di Abramo, ed i pastori del bestiame di Lot. Or i Cananei ed i Ferezei abitavano allora nel paese.

8 Ed Abramo disse a Lot: Deh! non siavi contesa fra me e te, nè fra i miei pastori ed i tuoi; conciossiachè noi siamo fratelli.

9 Tutto il paese non è egli davanti a te? deh! separati d’appresso a me; se tu vai a sinistra, io andrò a destra; e se tu vai a destra, io andrò a sinistra.

10 E Lot, alzati gli occhi, riguardò tutta la pianura del Giordano, ch’era tutta adacquata; avanti che il Signore avesse distrutto Sodoma e Gomorra, quella era come il giardino del Signore, come il paese di Egitto, fino a Soar.

11 E Lot elesse per sè tutta la pianura del Giordano; ed egli si partì, traendo verso l’Oriente; e così si separarono l’uno dall’altro.

12 Abramo dimorò nel paese di Canaan, e Lot dimorò nelle terre della pianura, e andò tendendo i suoi padiglioni fin che venne a Sodoma.

13 Ora gli uomini di Sodoma erano grandemente scellerati e peccatori contro al Signore.

14 E il Signore disse ad Abramo, dopo che Lot si fu separato d’appresso a lui: Alza ora gli occhi tuoi, e riguarda, dal luogo ove tu sei, verso il Settentrione, verso il Mezzodì, verso l’Oriente, e verso l’Occidente.

15 Perciocchè io darò a te ed alla tua progenie, in perpetuo, il paese che tu vedi.

16 E farò che la tua progenie sarà come la polvere della terra; che se alcuno può annoverar la polvere della terra, anche potrassi annoverar la tua progenie.

17 Levati, va’ attorno per lo paese, per largo e per lungo; perciocchè io tel darò.

18 Abramo adunque andò tendendo i suoi padiglioni; e, giunto alle pianure di Mamre, che sono in Hebron, dimorò quivi, e vi edificò un altare al Signore.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

来自斯威登堡的著作

 

Arcana Coelestia#1604

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1604. Alza gli occhi e guarda dal luogo dove ti trovi. Che questo significhi lo stato in cui il Signore era allora, è evidente dal significato di alzare gli occhi e guardare, cioè essere illuminati e percepire (come mostrato sopra, al versetto 10). E dal significato di luogo nel senso interno, vale a dire, stato. Che per luogo non s'intenda altro che stato, è stato mostrato in, n. 1274, 1376-1379.

  
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Arcana Coelestia#1376

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1376. Seguito dei luoghi, degli spazi, delle distanze e del tempo nell'altra vita

Spesso ho conversato con gli spiriti, circa la loro idea di luogo e di distanza, che non sono sono assolutamente reali, ma appaiono come se lo fossero, essendo nient'altro che una manifestazione dei loro stati del pensiero e dell'affezione, che sono quindi molteplici, e così appaiono nel mondo degli spiriti. Ma non è così nel cielo fra gli angeli, in quanto questi non sono nelle idee del luogo e del tempo, ma in quelle degli stati. Gli spiriti ai quali aderiscono le idee corporee e mondane, non hanno acquisito questa conoscenza, perché essi suppongono che le cose siano esattamente come le vedono. Tali spiriti possono difficilmente essere portati a credere il contrario di ciò che hanno vissuto nel corpo, né sono disposti ad accettare il fatto che essi siano spiriti; e quindi difficilmente possono essere persuasi dell'esistenza di un'apparenza o fallacia in questo ambito, perché essi desiderano vivere nelle fallacie. Così facendo, si precludono la facoltà di conoscere e riconoscere le verità ed i beni, che sono quanto di più lontano ci sia dalle fallacie. È stato mostrato loro molte volte che il mutamento del luogo non è altro che un'apparenza ed una fallacia dei sensi. Perché ci sono due tipi di mutamento del luogo nell'altra vita; uno è quella che è stato esposto in precedenza, quando si dice che tutti gli spiriti e gli angeli nel grandissimo uomo mantengono costantemente la propria posizione in esso; il che è un'apparenza. L'altro è che gli spiriti appaiono in un luogo quando in realtà non sono lì; il che è una fallacia.

  
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