സ്വീഡൻബർഗിന്റെ കൃതികളിൽ നിന്ന്

 

Ultimo Giudizio (Supplemento) #1

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1. L’ultimo giudizio ha già avuto luogo

Nel precedente libretto Ultimo giudizio si è trattato dei seguenti argomenti: Ultimo giudizio non significa la fine del mondo (nn. 15)

La riproduzione del genere umano non cesserà mai (nn. 613) Il cielo e l'inferno vengono dall'umanità (nn. 1422)

Tutti gli esseri umani, senza eccezioni, che sono nati e poi morti dall'inizio della creazione sono o nel cielo o nell'inferno (nn. 2327)

Un giudizio finale deve avvenire dove tutti sono radunati, dunque deve avere luogo nel mondo spirituale, e non nel mondo fisico (nn. 2832)

Un giudizio finale si verifica quando la chiesa è alla sua fine; e la Chiesa è alla sua fine quando non c'è fede perché non c'è carità (nn. 3339)

Tutto ciò che è stato predetto nel libro dell'Apocalisse, si è pienamente compiuto nel tempo presente (nn. 4044)

Il giudizio finale ha già avuto luogo (nn. 4552) Babilonia e la sua distruzione (nn. 5364)

Il primo cielo, e in che modo è cessato (nn. 65-72) Lo stato futuro del mondo e della chiesa (nn. 7374)

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Ultimo Giudizio #27

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27. Poiché tutti quelli che nasceranno da ora in poi, giungeranno in seguito nel mondo spirituale, quel mondo deve essere così straordinario per natura e dimensione che il mondo fisico, seppure abitato da persone residenti su innumerevoli pianeti, non può essere paragonato con esso. Questo è evidente dalla moltitudine innumerevole di persone che fin dall'inizio della creazione sono passate nel mondo spirituale e sono radunate lì; nonché dal progressivo incremento del genere umano che aggiungerà a questi; e non ci sarà fine a questo processo, come è stato mostrato in uno dei capitoli che precedono (La riproduzione del genere umano sulla Terra non cesserà mai nn. 6-13).

[2] Ho visto diverse volte nel mondo spirituale, quando sono stati aperti i miei occhi, una innumerevole moltitudine di persone, così grande che difficilmente potrebbe essere contata, perché c'erano miriadi di miriadi nella sezione di un solo distretto. Quanti devono esserci allora in tutto il resto? Lì le persone sono radunate in società, e vi è un gran numero di società, ognuna nella propria particolare posizione contribuisce a formare tre cieli con tre inferni sotto. Ciò significa che alcuni sono nella sommità, altri nel mezzo, altri, un po' al sotto, e ci sono altri ancora nelle regioni inferiori, ovvero gli inferni che sono in basso sotto i cieli. Ogni singola società di coloro che vivono nelle regioni elevate può contenere fino a centinaia di migliaia di individui che vivono insieme come nelle nostre città. Da questo è chiaro che il mondo fisico, seppure abitato da persone residenti su innumerevoli pianeti, non può essere paragonato con a quel mondo in ragione della sua popolazione di gran lunga superiore.

In altre parole, quando dal mondo fisico passa nel mondo naturale, è come se partisse da un un piccolo villaggio verso una metropoli.

[3] Né il mondo naturale può essere confrontato con quello spirituale in relazione alle rispettive qualità. A riprova di ciò, tutte le cose che appaiono lì, esistono nel mondo naturale, ma ce ne sono innumerevoli altre in aggiunta, mai visto in questo mondo, né possono essere viste. Perché in quel mondo le cose spirituali si manifestano secondo un’apparenza singolare, che nella forma somiglia alle cose naturali, con una infinita varietà. La ragione di ciò è che la qualità del mondo spirituale supera il naturale a tal punto che ci sono ben poche cose che possono essere percepite dai sensi naturali; perché questi non colgono neppure la millesima parte di ciò che percepisce la mente spirituale. Tutto ciò che ha luogo nella mente spirituale si manifesta in forme visibili agli spiriti. Questo è il motivo per cui le magnifiche e sorprendenti attrazioni del mondo spirituale sono indescrivibili e incrementano in misura corrispondente all’incremento del genere umano nei cieli. Per ogni cosa lì appare in una forma corrispondente allo stato di ogni persona in relazione all’amore e alla fede, e quindi in relazione all’intelligenza e alla sapienza. Così la varietà delle cose presenti nel mondo spirituale aumenta all’aumentare della sua popolazione. È per questo che le persone che sono state elevate al cielo sostengono di aver visto e sentito quello che nessun occhio ha mai visto e nessun orecchio ha mai udito.

[4] Tutto ciò prova che il mondo spirituale è di una tale qualità che non può essere comparato con il mondo naturale.

Per ulteriori approfondimenti su questo argomento, si veda in Cielo e l'inferno, nelle sezioni dedicate ai due regni del cielo (nn. 20-28); alle società celesti (nn. 41-50); alle rappresentazioni e apparenze nel cielo (nn. 170-176); e la sapienza degli angeli nel cielo (nn. 265-275); ma in questi passi le caratteristiche del mondo spirituale sono esposte solo in minima parte.

  
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