സ്വീഡൻബർഗിന്റെ കൃതികളിൽ നിന്ന്

 

Arcana Coelestia #1530

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1530. Quod ita sit, constare etiam potuit unicuique ex Verbo, ut cum Dominus manifestatus est Petro, Jacobo et Johanni, nam tunc splenduit facies Ipsius sicut sol, et vestimenta Ipsius facta sicut lux, Matth. 17:2;

quod illis ita apparuerit, fuit modo quia visus eorum interior apertus est. Apud Prophetas idem quoque confirmatur, ut apud Esaiam,

ubi de regno Domini in caelis agitur, Erit lux lunae sicut lux solis, et lux solis erit septupla, sicut lux septem dierum, 30:26:

et apud Johannem, ubi etiam de regno Domini quod appellatur Nova Hierosolyma, Civitas non opus habet sole, neque luna, ut luceant in illa; gloria enim Dei illustrat 1 illam, et lucerna illius Agnus, Apoc. 21:23: et alibi, Nox non erit ibi, neque opus habent lucerna, et luce solis, quia Dominus Deus illustrat illos, Apoc 22:5: praeter cum Dominus apparuit Mosi, Aharoni, Nadab, Abihu, et septuaginta senioribus, Quod viderint Deum Israelis, sub Cujus pedibus erat quasi opus lapidis sapphiri, et quasi substantia caeli quoad munditiem, [Exod. ] 24:10.

Quia Domini caeleste et spirituale coram visu angelorum externo apparet ut Sol et Luna, inde est quod ‘sol’ in Verbo significet caeleste, et ‘luna’ spirituale.

അടിക്കുറിപ്പുകൾ:

1. The editors of the third Latin edition made a minor correction here. For details, see the end of the appropriate volume of that edition.

  
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This is the Third Latin Edition, published by the Swedenborg Society, in London, between 1949 and 1973.

സ്വീഡൻബർഗിന്റെ കൃതികളിൽ നിന്ന്

 

Cielo e inferno #576

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576. 60) La malvagità e gli artifici scellerati degli spiriti infernali

Tutti coloro che pensano interiormente e conoscono qualcosa del funzionamento della propria mente, possono vedere e comprendere in che modo gli spiriti siano superiori agli uomini; perché i primi, nella loro mente possono prendere in considerazione, sviluppare ragionamenti, e trarre conclusioni su più soggetti in un solo momento e molto più rapidamente di quanto non si possa fare pronunciandoli o esprimendoli in forma scritta in mezz'ora. Questo dimostra la superiorità dell'uomo quando è nel suo spirito, e quindi quando diventa uno spirito. Perché è lo spirito che pensa, e per mezzo del corpo, esprime il suo pensiero con la parola o la scrittura. In conseguenza di ciò, quando l'uomo dopo la morte diventa un angelo è in un'intelligenza ed in una sapienza ineffabili rispetto all'intelligenza e alla sapienza di cui era dotato mentre viveva nel mondo; perché quando era nel mondo il suo spirito era legato al suo corpo, ed era quindi nel mondo naturale; e quindi tutto ciò che pensava spiritualmente confluiva nelle idee naturali, che sono relativamente superficiali, grossolane, oscure, ed incapaci di contemplare innumerevoli cose che appartengono al pensiero spirituale; e tali idee naturali avviluppano il pensiero spirituale nell’oscurità che deriva dalle preoccupazioni mondane. Diverso è quando lo spirito è liberato dal corpo ed entra nel suo stato spirituale, che ha luogo quando esso passa dal mondo naturale nel mondo spirituale a cui appartiene. Da quanto è stato detto fin qui è evidente che lo stato dei suoi pensieri ed affezioni è poi incommensurabilmente superiore al suo stato precedente. A causa di ciò il pensiero degli angeli è ineffabile e indicibile, ed essi sono quindi incapaci di entrare nei pensieri naturali dell'uomo; eppure ogni angelo è nato uomo, e ha vissuto in quanto uomo nel mondo, e non sembrava a se stesso di essere più savio di qualunque altro uomo.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.