Bible

 

Levitico 3

Studie

   

1 Quand’uno offrirà un sacrifizio di azioni di grazie, se offre capi d’armenti, un maschio o una femmina, l’offrirà senza difetto davanti all’Eterno.

2 Poserà la mano sulla testa della sua offerta, e la sgozzerà all’ingresso della tenda di convegno; e i sacerdoti, figliuoli d’Aaronne, spargeranno il sangue sull’altare tutt’intorno.

3 E di questo sacrifizio di azioni di grazie offrirà, come sacrifizio mediante il fuoco all’Eterno, il grasso che copre le interiora e tutto il grasso che aderisce alle interiora,

4 i due arnioni e il grasso che v’è sopra e che copre i fianchi, e la rete del fegato, che staccherà vicino agli arnioni.

5 E i figliuoli d’Aaronne faranno fumare tutto questo sull’altare sopra l’olocausto, che è sulle legna messe sul fuoco. Questo è un sacrifizio di soave odore, fatto mediante il fuoco all’Eterno.

6 Se l’offerta ch’egli fa come sacrifizio di azioni di grazie all’Eterno è di capi di gregge, un maschio o una femmina, l’offrirà senza difetto.

7 Se presenta come offerta un agnello, l’offrirà davanti all’Eterno.

8 Poserà la mano sulla testa della sua offerta, e la sgozzerà all’ingresso della tenda di convegno; e i figliuoli d’Aaronne ne spargeranno il sangue sull’altare tutt’intorno.

9 E di questo sacrifizio di azioni di grazie offrirà, come sacrifizio mediante il fuoco all’Eterno, il grasso, tutta la coda ch’egli staccherà presso l’estremità della spina, il grasso che copre le interiora e tutto il grasso che aderisce alle interiora,

10 i due arnioni e il grasso che v’è sopra e che copre i fianchi, e la rete del fegato, che staccherà vicino agli arnioni.

11 E il sacerdote farà fumare tutto questo sull’altare. E’ un cibo offerto mediante il fuoco all’Eterno.

12 Se la sua offerta è una capra, l’offrirà davanti all’Eterno.

13 Poserà la mano sulla testa della vittima, e la sgozzerà all’ingresso della tenda di convegno; e i figliuoli d’Aaronne ne spargeranno il sangue sull’altare tutt’intorno.

14 E della vittima offrirà, come sacrifizio mediante il fuoco all’Eterno, il grasso che copre le interiora e tutto il grasso che aderisce alle interiora,

15 i due arnioni e il grasso che v’è sopra e che copre i fianchi, e la rete del fegato, che staccherà vicino agli arnioni.

16 E il sacerdote farà fumare tutto questo sull’altare. E’ un cibo di soave odore, offerto mediante il fuoco. Tutto il grasso appartiene all’Eterno.

17 Questa è una legge perpetua, per tutte le vostre generazioni, in tutti i luoghi dove abiterete: non mangerete né grassosangue".

   

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Arcana Coelestia # 925

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925. E il Signore odorò il profumo di quiete. Che questo significa che il loro culto era gradito al Signore, cioè il culto dalla carità e dalla fede che di lì procede, rappresentato con l'olocausto, è stato affermato a margine del versetto precedente. Si dice spesso nella Parola che il Signore odora un profumo di quiete, in particolare in occasione di olocausti; e questo significa sempre ciò che è gradito o accettato, come odorare un profumo di quiete dagli olocausti. (Esodo 29:18, 25, 41; Levitico 1:9, 13, 17, 23:12-13, 18; Numeri 28:6, 8, 13; 29:2, 6, 8, 13, 36), ed anche da altri sacrifici (Levitico 2:2, 9; 6:15, 21, 8:21, 28; Numeri 15:3, 7, 13).

Essi sono chiamati anche, consumati dal fuoco per un profumo di quiete in onore del Signore, con cui s'intende ciò che è dall'amore e dalla carità. Fuoco nella Parola e consumato dal fuoco, quando riferito al Signore e al culto per lui, significa amore. Così anche pane, e per questa ragione il culto rappresentativo mediante gli olocausti e i sacrifici è chiamato il pane del sacrificio offerto al Signore per il profumo di quiete (Levitico 3:11, 16).

[2] Che profumo significhi ciò che è gradito e accettato, e quindi un profumo nella chiesa ebraica era rappresentativo di ciò che è gradito, e viene offerto al Signore, ovvero del Signore, è perché il bene della carità e la verità della fede, dalla carità corrispondono a dolci e deliziosi profumi. Questa corrispondenza e la natura di essa è dimostrabile attraverso le sfere degli spiriti e degli angeli nel cielo, dove ci sono sfere di amore e di fede che sono chiaramente percepite. Le sfere sono tali che quando uno spirito retto o un angelo, o una società di spiriti retti o di angeli, si avvicina, secondo il beneplacito del Signore, è immediatamente percepita, anche a distanza, ma più sensibilmente nella sua prossimità, quale sia la qualità in relazione all'amore e alla fede di quello spirito, angelo, o società. Questo è incredibile, eppure è autenticamente vero. Tale è la comunicazione nell'altra vita, e tale è la percezione. Perciò, secondo il beneplacito del Signore, non vi è alcuna necessità di esplorare in molti modi la qualità di un anima o di uno spirito, perché essa è nota al suo primo approccio. A queste sfere corrispondono sfere di odori nel mondo. Che vi sia corrispondenza tra queste è evidente dal fatto che, quando piace al Signore le sfere di amore e di fede nel mondo degli spiriti si trasformano in sfere di dolci e piacevoli profumi, i quali sono distintamente percepiti.

[3] Da ciò è ormai evidente l'origine e il perché un profumo di quiete significa ciò che è gradito, e perché il profumo è diventato un'immagine rappresentativa nella chiesa ebraica, e perché un profumo di quiete fa riferimento a Jehovah o al Signore. Un profumo di quiete è un profumo di pace, o un gradevole senso di pace. La pace considerata nel suo insieme, abbraccia tutte le cose del regno del Signore, sia in generale, sia in particolare, perché lo stato del regno del Signore è uno stato di pace, e da uno stato di pace procedono tutti gli stati di felicità che risultano dall'amore e dalla fede nel Signore. Da ciò che è stato ora detto, appare chiaramente non solo la natura delle immagini rappresentative, ma anche perché nella chiesa ebraica si usava l'incenso, e perché vi era un altare davanti al velo e al propiziatorio; perché vi erano offerte d'incenso nei sacrifici; e anche perché così tante spezie erano usate, incenso e olio per unzione; e in tal modo ciò che è significato nella Parola per profumo di quiete, incenso e spezie, vale a dire, le cose celesti dell'amore e quelle spirituali della fede che ne derivano; in generale, tutto ciò che è gradito dall'amore e dalla fede.

[4] Come in Ezechiele:

Nella montagna della mia santità, nella montagna dell'altezza di Israele, vi sarà tutta la casa d'Israele, in tutto il paese essi mi serviranno; accetterò, e gradirò le vostre offerte e le primizie dei vostri doni, con tutte le vostre cose sante; come un profumo di quiete vi accetterò (Ezechiele 20:40-41).

Qui profumo di quiete si riferisce agli olocausti e alle offerte, vale a dire, al culto della carità e alla fede che ne deriva, che sono rappresentati dagli olocausti e dalle offerte, e di conseguenza sono gradevoli, come i profumi.

In Amos:

Detesto è respingo le vostre feste, e non voglio ricevere l'odore dei vostri cedimenti, perché se mi offrite olocausti e doni non li accetterò (Amos 5:21-22)

Qui si comprende chiaramente ciò che è gradito o accettabile. Di Isacco quando benedì Giacobbe invece di Esaù, si dice:

E Giacobbe si avvicinò e lo baciò; e lui sentì l'odore della sua veste, e lo benedisse, e disse: Ecco, l'odore di mio figlio è come il profumo di un campo che il Signore ha benedetto (Genesi 27:27)

L'odore della sua veste significa il bene naturale e la verità, che è gradevole per via della sua armonia con il bene celeste e spirituale e con le loro rispettive verità, i quali sono rappresentati dal profumo di un campo.

  
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