Bible

 

Osea 13

Studie

   

1 QUANDO Efraim parlava, si tremava; egli si era innalzato in Israele; ma egli si è renduto colpevole intorno a Baal, ed è morto.

2 Ed ora continuano a peccare, e si fanno delle statue di getto del loro argento; e degl’idoli, con la loro industria, i quali son tutti quanti lavoro di artefici. Essi dicono loro: Gli uomini che sacrificano bacino i vitelli.

3 Perciò, saranno come una nuvola mattutina, e come la rugiada che cade la mattina e poi se ne va via; come pula portata via dall’aia da un turbo, e come fumo ch’esce dal fumaiuolo.

4 Or io sono il Signore Iddio tuo, fin dal paese di Egitto; e tu non devi riconoscere altro Dio che me; e non vi è Salvatore alcuno fuori che me.

5 Io ti conobbi nel deserto, in terra aridissima.

6 Secondo ch’è stato il lor pasco, così si son satollati; si son satollati, e il lor cuore si è innalzato; perciò mi hanno dimenticato.

7 Laonde io son loro stato come un leone; io li ho spiati in su la strada, a guisa di pardo.

8 Io li ho incontrati a guisa di un’orsa che abbia perduti i suoi orsacchi; ed ho loro lacerato il chiuso del cuore; e quivi li ho divorati, a guisa di leone, o d’altra fiera della campagna, che li avesse squarciati.

9 O Israele, tu sei stato perduto; ma il tuo aiuto è in me.

10 Dove è ora il tuo re? salviti egli in tutte le tue città; dove è egli, e i tuoi rettori, de’ quali tu dicesti: Dammi un re, e de’ principi?

11 Io li ho dato un re nella mia ira, e lo torrò nella mia indegnazione.

12 L’iniquità di Efraim è legata in un fascio, il suo peccato è riposto.

13 Dolori, come di donna che partorisce, gli verranno; egli è un figliuolo non savio; perciocchè altrimenti egli non si fermerebbe tanto tempo nell’apritura della matrice.

14 Io li riscatterei dal sepolcro, io li riscoterei dalla morte; dove sarebbero, o morte, le tue pestilenze? dove sarebbe, o sepolcro, il tuo sterminio? il pentirsi sarebbe nascosto dagli occhi miei.

15 Quando egli sarà moltiplicato fra i suoi fratelli, il vento orientale, vento del Signore, che sale dal deserto, verrà; e la vena di esso sarà asciutta, e la sua fonte sarà seccata; esso prederà il tesoro di tutti i cari arredi.

16 Samaria sarà desolata, perciocchè si è ribellata contro all’Iddio suo; caderanno per la spada; i lor piccoli fanciulli saranno schiacciati, e le lor donne gravide saranno fesse.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

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Arcana Coelestia # 1950

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1950. La sua mano contro tutti. Che ciò significhi che farà guerra a qualunque falsità, e che la mano di tutti contro di lui, significhi che le falsità reagiranno, si evince dal fatto che per Ismaele, come detto prima, si intende la verità razionale separata dal bene; e quando si dice di questa verità che la sua mano è contro tutti e la mano di tutti contro di essa, è evidente che tale è il significato di queste parole. È stato detto sopra che Abramo rappresenta l'uomo interno del Signore, o ciò che è lo stesso, il suo Divino celeste e spirituale; Isacco, l'uomo interiore del Signore, o il suo Divino razionale; e Giacobbe, l'uomo esteriore del Signore, o il suo Divino naturale. Il versetto corrente tratta del razionale, in quanto separato dall'interno, cioè dal Divino celeste e spirituale. Perché questo razionale mutuava la sua natura dalla vita dell’affezione per la conoscenza esteriore, cioè da Agar l'egiziana, ancella di Sarai, e poiché questa vita riguardava l'uomo esterno, che aveva una natura ereditata dalla madre del Signore, che doveva essere combattuta e espulsa, quindi il razionale è ereditato in quanto privo del bene razionale. Ma dopo che il Signore si umiliò, cioè afflisse e soggiogò la natura ereditaria, per mezzo dei combattimenti vittoriosi contro le tentazioni, e vivificò la sua stessa facoltà razionale con il bene Divino, egli divenne Isacco, cioè, fu rappresentato da Isacco; essendo Ismaele, con sua madre Hagar, allontanati dalla casa.

[2] L’autentica facoltà razionale consiste nel bene e nella verità, cioè nel celeste e nello spirituale. Il bene, o il celeste, è la sua anima o vita; la verità, o lo spirituale, è ciò che riceve la sua vita dal primo. Senza la vita dal bene celeste, il razionale è come è stato descritto, cioè combatte contro tutti e tutti combattono contro di esso. Il bene razionale non combatte mai, ma è assalito; perché è dolce e gentile, paziente e generoso; perché il suo carattere è quello dell'amore e della misericordia. Eppure, benché non combatta, conquista tutto, né pensa al combattimento o alla gloria a causa della vittoria; e questo perché è Divino, ed è al sicuro da se stesso. Perché nessun male può attaccare il bene; non può neppure sopravvivere nella sfera in cui è il bene, perché quando questo si avvicina semplicemente, il male si ritira e precipita da se stesso; perché il male è infernale, e il bene è celeste.

Analogamente per lo spirituale celeste, cioè riguardo alla verità da un’origine celeste, ovvero la verità che proviene dal bene, poiché questa verità è la verità che è formata dal bene, in modo che possa essere chiamata la forma del bene.

[3] Ma la verità separata dal bene, che qui è rappresentata da Ismaele ed è descritta in questo versetto, è del tutto diversa, essendo simile a un asino selvatico che combatte contro tutti, e tutti contro di esso; infatti non pensa ad altro se non ai combattimenti. Il suo piacere principale, o affezione regnante, è quella di conquistare, e quando ciò avviene, si gloria nella vittoria. A questo riguardo è descritto come un onagro o mulo del deserto, cioè l'asino selvatico, che non può stare con gli altri. Tale vita è una vita di verità senza bene, una vita di fede senza carità, e perciò quando un uomo viene rigenerato, questo è effettuato per mezzo della verità della fede, ma allo stesso tempo per mezzo di una vita di carità, che il Signore insinua secondo la progressione nella verità della fede.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.