Bible

 

Genesi 16

Studie

   

1 OR Sarai, moglie di Abramo, non gli partoriva figliuoli;

2 ed avendo una serva egizia, nominata Agar, disse ad Abramo: Ecco, ora il Signore mi ha fatta sterile, tal che non posso far figliuoli; deh! entra dalla mia serva; forse avrò progenie da lei. Ed Abramo acconsentì alla voce di Sarai.

3 Sarai adunque, moglie di Abramo, prese Agar egizia, sua serva, dopo che Abramo fu abitato nel paese di Canaan lo spazio di dieci anni, e la diede ad Abramo suo marito, da essergli per moglie.

4 Ed egli entrò da lei, ed ella concepette; e, veggendo che avea conceputo, sprezzò la sua padrona.

5 E Sarai disse ad Abramo: L’ingiuria ch’è fatta a me è sopra te; io ti ho data la mia serva in seno; ed ella, veggendo che ha conceputo, mi sprezza; il Signore giudichi fra me e te.

6 Ed Abramo rispose a Sarai: Ecco, la tua serva è in mano tua; falle come ti piacerà. Sarai adunque l’afflisse; laonde ella se ne fuggì dal suo cospetto.

7 E l’Angelo del Signore la trovò presso di una fonte d’acqua, nel deserto, presso della fonte ch’è in su la via di Sur.

8 E le disse: Agar, serva di Sarai, onde vieni? ed ove vai? Ed ella rispose: Io me ne fuggo dal cospetto di Sarai, mia padrona.

9 E l’Angelo del Signore le disse: Ritornatene alla tua padrona, ed umiliati sotto la sua mano.

10 L’Angelo del Signore le disse ancora: Io moltiplicherò grandemente la tua progenie; e non si potrà annoverare, per la moltitudine.

11 L’Angelo del Signore le disse oltre a ciò: Ecco, tu sei gravida, e partorirai un figliuolo, al quale poni nome Ismaele; perciocchè il Signore ha udita la tua afflizione.

12 Ed esso sarà un uomo simigliante ad un asino salvatico; la man sua sarà contro a tutti, e la man di tutti contro a lui; ed egli abiterà dirimpetto a tutti i suoi fratelli.

13 Allora Agar chiamò il nome del Signore che parlava con lei: Tu sei l’Iddio della veduta; perciocchè disse: Ho io pur qui ancora veduto, dopo la mia visione?

14 Perciò quel pozzo è stato nominato: Il pozzo del Vivente che mi vede; ecco, egli è fra Cades e Bered.

15 Ed Agar partorì un figliuolo ad Abramo; ed Abramo nominò il suo figliuolo, che Agar avea partorito, Ismaele.

16 Ed Abramo era di età d’ottantasei anni, quando Agar gli partorì Ismaele.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

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Arcana Coelestia # 1950

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1950. La sua mano contro tutti. Che ciò significhi che farà guerra a qualunque falsità, e che la mano di tutti contro di lui, significhi che le falsità reagiranno, si evince dal fatto che per Ismaele, come detto prima, si intende la verità razionale separata dal bene; e quando si dice di questa verità che la sua mano è contro tutti e la mano di tutti contro di essa, è evidente che tale è il significato di queste parole. È stato detto sopra che Abramo rappresenta l'uomo interno del Signore, o ciò che è lo stesso, il suo Divino celeste e spirituale; Isacco, l'uomo interiore del Signore, o il suo Divino razionale; e Giacobbe, l'uomo esteriore del Signore, o il suo Divino naturale. Il versetto corrente tratta del razionale, in quanto separato dall'interno, cioè dal Divino celeste e spirituale. Perché questo razionale mutuava la sua natura dalla vita dell’affezione per la conoscenza esteriore, cioè da Agar l'egiziana, ancella di Sarai, e poiché questa vita riguardava l'uomo esterno, che aveva una natura ereditata dalla madre del Signore, che doveva essere combattuta e espulsa, quindi il razionale è ereditato in quanto privo del bene razionale. Ma dopo che il Signore si umiliò, cioè afflisse e soggiogò la natura ereditaria, per mezzo dei combattimenti vittoriosi contro le tentazioni, e vivificò la sua stessa facoltà razionale con il bene Divino, egli divenne Isacco, cioè, fu rappresentato da Isacco; essendo Ismaele, con sua madre Hagar, allontanati dalla casa.

[2] L’autentica facoltà razionale consiste nel bene e nella verità, cioè nel celeste e nello spirituale. Il bene, o il celeste, è la sua anima o vita; la verità, o lo spirituale, è ciò che riceve la sua vita dal primo. Senza la vita dal bene celeste, il razionale è come è stato descritto, cioè combatte contro tutti e tutti combattono contro di esso. Il bene razionale non combatte mai, ma è assalito; perché è dolce e gentile, paziente e generoso; perché il suo carattere è quello dell'amore e della misericordia. Eppure, benché non combatta, conquista tutto, né pensa al combattimento o alla gloria a causa della vittoria; e questo perché è Divino, ed è al sicuro da se stesso. Perché nessun male può attaccare il bene; non può neppure sopravvivere nella sfera in cui è il bene, perché quando questo si avvicina semplicemente, il male si ritira e precipita da se stesso; perché il male è infernale, e il bene è celeste.

Analogamente per lo spirituale celeste, cioè riguardo alla verità da un’origine celeste, ovvero la verità che proviene dal bene, poiché questa verità è la verità che è formata dal bene, in modo che possa essere chiamata la forma del bene.

[3] Ma la verità separata dal bene, che qui è rappresentata da Ismaele ed è descritta in questo versetto, è del tutto diversa, essendo simile a un asino selvatico che combatte contro tutti, e tutti contro di esso; infatti non pensa ad altro se non ai combattimenti. Il suo piacere principale, o affezione regnante, è quella di conquistare, e quando ciò avviene, si gloria nella vittoria. A questo riguardo è descritto come un onagro o mulo del deserto, cioè l'asino selvatico, che non può stare con gli altri. Tale vita è una vita di verità senza bene, una vita di fede senza carità, e perciò quando un uomo viene rigenerato, questo è effettuato per mezzo della verità della fede, ma allo stesso tempo per mezzo di una vita di carità, che il Signore insinua secondo la progressione nella verità della fede.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.