Bible

 

Esodo 17

Studie

   

1 POI tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele si partì dal deserto di Sin, movendosi da un luogo all’altro, secondo il comandamento del Signore: e si accampò in Refidim. Or non vi era acqua per lo bere del popolo.

2 E il popolo contese con Mosè, e disse: Dateci dell’acqua da bere. E Mosè disse loro: Perchè contendete voi meco? e perchè tentate il Signore?

3 Avendo adunque il popolo quivi sete di acqua, mormorò contro a Mosè, e disse: Perchè ci hai fatti salire fuor di Egitto, per far morir di sete, noi, i nostri figliuoli, e i nostri bestiami?

4 E Mosè gridò al Signore, dicendo: Che farò io a questo popolo? tantosto mi lapideranno.

5 E il Signore disse a Mosè: Passa davanti al popolo, e prendi teco degli Anziani d’Israele; piglia eziandio in mano la bacchetta con la quale tu percuotesti il fiume, e va’.

6 Ecco, io starò ivi davanti a te sopra la roccia in Horeb; e tu percuoterai la roccia, e d’essa uscirà acqua, e il popolo berrà. E Mosè fece così alla vista degli Anziani d’Israele.

7 E pose nome a quel luogo Massa, e Meriba, per la contesa de’ figliuoli d’Israele; e perchè essi aveano tentato il Signore, dicendo: Il Signore è egli nel mezzo di noi, o no?

8 ALLORA gli Amalechiti vennero per combattere contro agl’Israeliti, in Refidim.

9 E Mosè, disse a Giosuè: Sceglici degli uomini, ed esci fuori, e combatti contro agli Amalechiti; domani io mi fermerò in su la sommità del colle, avendo la bacchetta di Dio in mano.

10 E Giosuè fece come Mosè gli avea comandato, combattendo contro agli Amalechiti. E Mosè, Aaronne, e Hur, salirono in su la sommità del colle.

11 Or avvenne, che quando Mosè alzava la sua mano, gl’Israeliti vincevano; ma, quando egli la posava, gli Amalechiti vincevano.

12 Or essendo le mani di Mosè pesanti, Aaronne, ed Hur, presero una pietra, e la misero sotto lui, ed egli vi si pose sopra a sedere; ed Aaronne, e Hur, gli sostenevano le mani, l’un di qua, e l’altro di là; e così le sue mani furono ferme fino al tramontar del sole.

13 E Giosuè ruppe gli Amalechiti, e la lor gente, e li mise a fil di spada.

14 E il Signore disse a Mosè: Scrivi questa cosa per ricordanza, nel libro; e metti nell’orecchie di Giosuè che io del tutto spegnerò la memoria di Amalec di sotto al cielo.

15 E Mosè edificò un altare, al quale pose nome: Il Signore è la mia bandiera.

16 E disse: Certo, e’ v’è una mano in sul trono del Signore, che il Signore avrà per ogni età guerra con Amalec.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

Ze Swedenborgových děl

 

Arcana Coelestia # 8610

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8610. 'And put it under him, and he sat on it' means correspondence with the highest level of truth. This becomes clear from the consideration that the stone supported Moses and 'Moses' represents the highest level of truth, which is God's truth that goes forth directly from the Lord. When the lowest level of truth corresponds with this highest level of truth it supports it, for they act as one. Interior truths are joined to exterior, and finally to the lowest through the correspondence [of each level with the one above it]. Highest truth then has might within the lowest, because it resides in it and acts through it. But if there is no such correspondence they are disjoined, and consequently highest truth has no might within lowest. What correspondence is may be seen from the extensive presentation, at the ends of a number of chapters, of the correspondence of all aspects of the human being with the Grand Man.

  
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Thanks to the Swedenborg Society for the permission to use this translation.