Bible

 

Amos 2

Studie

   

1 Così ha detto il Signore: Per tre misfatti di Moab, nè per quattro, io non gli renderò la sua retribuzione; ma, perciocchè ha arse le ossa del re di Edom, fino a calcinarle.

2 E manderò un fuoco in Moab, il quale consumerà i palazzi di Cheriot; e Moab morrà con fracasso, con istormo, e con suon di tromba.

3 Ed io sterminerò del mezzo di quella il rettore, ed ucciderò con lui i principi di essa, ha detto il Signore.

4 Così ha detto il Signore: Per tre misfatti di Giuda, nè per quattro, io non gli renderò la sua retribuzione; ma, perciocchè hanno sprezzata la Legge del Signore, e non hanno osservati i suoi statuti; e le lor menzogne, dietro alle quali andarono già i lor padri, li hanno traviati.

5 E manderò un fuoco in Giuda, il quale consumerà i palazzi di Gerusalemme.

6 Così ha detto il Signore: Per tre misfatti d’Israele, nè per quattro, io non gli renderò la sua retribuzione; ma, perciocchè hanno venduto il giusto per danari; e il bisognoso, per un paio di scarpe.

7 Essi, che anelano di veder la polvere della terra sul capo de’ poveri, e pervertono la via degli umili; e un uomo, e suo padre, vanno amendue a una stessa fanciulla, per profanare il Nome mio santo.

8 E si coricano sopra i vestimenti tolti in pegno, presso ad ogni altare; e bevono il vino delle ammende, nelle case de’ loro iddii.

9 Or io distrussi già d’innanzi a loro gli Amorrei, ch’erano alti come cedri, e forti come querce; e distrussi il lor frutto di sopra, e le lor radici di sotto.

10 Ed io vi trassi fuor del paese di Egitto, e vi condussi per lo deserto, lo spazio di quarant’anni, a possedere il paese degli Amorrei.

11 Oltre a ciò, io ho suscitati de’ vostri figliuoli per profeti, e de’ vostri giovani per Nazirei. Non è egli vero, o figliuoli d’Israele? dice il Signore.

12 Ma voi avete dato a bere del vino a’ Nazirei, ed avete fatto divieto a’ profeti, dicendo: Non profetizzate.

13 Ecco, io vi stringerò ne’ vostri luoghi, come si stringe un carro, pieno di fasci di biade.

14 Ed ogni modo di fuggire verrà meno al veloce, e il forte non potrà rinforzar le sue forze, nè il prode scampar la sua vita.

15 E chi tratta l’arco non potrà star fermo, nè il leggier di piedi scampare, nè chi cavalca cavallo salvar la vita sua.

16 E il più animoso d’infra gli uomini prodi se ne fuggirà nudo, in quel giorno, dice il Signore.

   


To many Protestant and Evangelical Italians, the Bibles translated by Giovanni Diodati are an important part of their history. Diodati’s first Italian Bible edition was printed in 1607, and his second in 1641. He died in 1649. Throughout the 1800s two editions of Diodati’s text were printed by the British Foreign Bible Society. This is the more recent 1894 edition, translated by Claudiana.

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Arcana Coelestia # 922

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922. E prese di ogni animale puro e di ogni uccello puro. Che questo significa i beni della carità e le verità della fede, è stato mostrato sopra; che animale indica i beni della carità (n. 45-46, 142-143, 246); e che uccello indica le verità della fede (n. 40, 776).

Gli olocausti erano fatti con buoi, agnelli, capre, tortore e colombe (Levitico 1:3-17; Numeri 15:2-15; 28:1-31).

Questi erano animali puri, e ognuno di essi significava qualcosa di celeste, in particolare. E poiché significavano queste cose nella chiesa antica e rappresentavano le medesime cose nelle chiese successive, è evidente che gli olocausti e i sacrifici non erano altro che rappresentazioni del culto interiore; e quando la chiesa si separò dal culto interiore, divenne idolatrica. Questo, chiunque di sana ragione lo può vedere. Perché, cosa è un altare se non qualcosa di pietra, e cosa è un olocausto e sacrificio, se non l'uccisione di un animale? Se vi è il culto Divino, quelle cose debbono rappresentare qualcosa di celeste, che essi sanno e riconoscono, e che rappresentano colui che adorano.

[2] Che queste cose fossero rappresentative del Signore nessuno può ignorarlo, a meno che non sia disposto a comprendere alcunché del Signore. È dalle cose interiori, vale a dire, dalla carità e dalla fede che colui che viene rappresentato, può essere visto, riconosciuto e creduto, come si evince chiaramente nei profeti, per esempio, in Geremia:

Così dice il Signore degli eserciti, il Dio di Israele, Aggiungete i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne; perché io non diedi alcun comando ai vostri padri, riguardo agli olocausti e ai sacrifici, nel giorno in cui li feci uscire dal paese d'Egitto; ma questo ho comandato loro, Obbedite alla mia voce, e io sarò il vostro Dio (Geremia 7:21-23)

Ascoltare o obbedire alla voce significa obbedire alla legge, che fa riferimento all'unico precetto: amare Dio sopra ogni cosa, e il prossimo come se stessi; secondo la sua legge e i profeti (Matteo 22:35-40; 7:12).

In Davide:

Signore, non hai desiderato sacrifici, né offerte; non hai preteso olocausti, né offerte per il peccato. Ho desiderato fare la tua volontà, mio Dio; la tua legge è nel mio intimo (Salmi 40:7, 9)

[3] In Samuele, che disse a Saul,

Il Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l'obbedienza alla voce del Signore? Ecco, l'obbedienza è meglio del sacrificio e dare ascolto è meglio del grasso di montone (1 Samuele 15:22)

Cosa si intenda per dare ascolto alla voce può essere visto in Michea:

Mi presenterò dinanzi al Signore con olocausti, con vitelli di un anno? Sarà il Signore soddisfatto per migliaia di montoni, o miriadi di fiumi di olio? Egli ti ha mostrato, o uomo, ciò che è bene; e ciò che il Signore richiede da te, praticare la giustizia, amare la misericordia e camminare con il tuo Dio, con cuore umile? (Michea 6:6-8)

Questo è ciò che s'intende con olocausti e sacrifici di bestie e uccelli puri.

In Amos:

Anche se mi farete olocausti e offerte non li accetterò; né terrò in considerazione le offerte di pace delle vostre bestie grasse. Il giudizio sia come le acque che scorrono, e la giustizia come un fiume possente (Amos 5:22, 24)

Giudizio è la verità, e giustizia è il bene, entrambi derivanti dalla carità, e questi sono gli olocausti e i sacrifici dell'uomo interno.

In Osea:

Misericordia voglio e non sacrificio, e conoscenza di Dio, più degli olocausti (Osea 6:6)

Da questi passi si evince quali siano i sacrifici e gli olocausti dove non c'è carità e fede; ed è anche evidente che animali puri e uccelli puri rappresentano, in quanto significano, i beni della carità e della fede.

  
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Many thanks to Fondazione Swedenborg for making this translating publicly available.

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Numeri 23:1-7

Studie

      

1 Balaam disse a Balak: "Edificami qui sette altari e preparami qui sette giovenchi e sette montoni".

2 Balak fece come Balaam avea detto e Balak e Balaam offrirono un giovenco e un montone su ciascun altare.

3 E Balaam disse a Balak: "Stattene presso al tuo olocausto, e io andrò: forse l’Eterno mi verrà incontro; e quei che mi avrà fatto vedere, te lo riferirò". E se ne andò sopra una nuda altura.

4 E Dio si fece incontro a Balaam, e Balaam gli disse: "Io ho preparato i sette altari, ed ho offerto un giovenco e un montone su ciascun altare".

5 Allora l’Eterno mise delle parole in bocca a Balaam e gli disse: "Torna da Balak, e parla così".

6 Balaam tornò da Balak, ed ecco che questi stava presso al suo olocausto: egli con tutti i principi di Moab.

7 Allora Balaam pronunziò il suo oracolo e disse: Balak m’ha fatto venire da Aram, re di Moab, dalle montagne d’Oriente. "Vieni", disse, "maledicimi Giacobbe! Vieni, esecra Israele!"